15. Grifondoro contro Tassorosso

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Terminate le lezioni, arrivò l'ora dell'allenamento di Quidditch.

Nessuno aveva voglia di scendere in campo, soprattutto con quel cielo grigiastro e cupo, del tutto diverso dai precedenti giorni di primavera.

I ragazzi si cambiarono svogliatamente e andarono in mezzo all'enorme prato verde con in mano le loro scope.

"Allora ragazzi"

Iniziò Oliver Baston, il capitano della squadra di Grifondoro

"La partita contro Tassorosso è vicina e perdere è assolutamente fuori discussione"

George emise un sonoro sbadiglio e ricevette un'occhiata severa da Baston.

"Dobbiamo fare in modo di vincere rapidamente in modo tale che non facciano troppi punti. Per questa ragione Harry, tieni gli occhi sul boccino dal momento in cui viene liberato"

"Furbone, credi che di solito mi giri dalla parte opposta ?"

Avrebbe voluto rispondergli lui, ancora molto nervoso a causa dei recenti avvenimenti.

"I Tassorosso non sono dei fenomeni quest'anno, hanno perso quasi tutte le partite ma riescono comunque ad ottenere numerosi punti; e sono appena sotto di noi in classifica."

"Quindi cos'hai intenzione di fare ?"

Chiese Angelina corrugando la fronte

"Direi di curare molto la difesa. Io non devo lasciarmi sfuggire neanche una palla e i battitori devono colpire chiunque stia cercando di segnare. Tutto chiaro?"

I compagni di squadra annuirono annoiati e si misero a cavallo della loro scopa, dalla quale non scesero fino a che non calò il buio. Ormai il vento freddo e la poca visibilità avevano reso impossibile continuare.

Rientrarono al castello all'ora di cena ed Harry si sedette tra Fred ed Hermione.

I due amici iniziarono ad osservarlo stupiti, a causa di tutto il cibo che Harry aveva messo nel piatto. Divorava patate, carne arrosto e pane alla velocità di una Firebolt e inghiottiva tutto con abbondanti sorsate di succo di zucca.

Era stanco per il duro allenamento, preoccupato per la storia di Ron ed Hermione e un po' triste; aveva voglia di passare del tempo con i suoi amici e con Draco, senza preoccupazioni.

Ripulì il piatto per la seconda volta e poi si alzò da tavola.

"Ma Harry si può sapere che ti prende ?"

"Niente ragazzi sono solo molto stanco"

E sparì alla volta del suo dormitorio.

Arrivato nella stanza si tolse la divisa di Quidditch rimanendo in boxer. Poi si mise a letto, cercando di dormire.

Difficile capire se fosse la cena, il freddo o la tristezza, a conferirgli quel senso di nausea ma ben presto fu costretto a mettersi seduto. Forti crampi allo stomaco lo stavano comprimendo.

Esattamente quattro secondi dopo, Harry era seduto sul pavimento freddo del bagno, con la faccia dentro al gabinetto, a vomitare tutto ciò che aveva appena mangiato.

"Miseriaccia Harry che cos'hai ?"

Accorse preoccupato Ron qualche minuto dopo.

"Nie-niente, sto be-BLUAHHH"

E di nuovo con la testa nel cesso.
Ron si sedette accanto a lui, mettendogli una mano dietro alla schiena.

Finita di vomitare tutta la cena, il ragazzo fece vestire velocemente l'amico e lo accompagnò in infermeria.

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