5. Polvere bianca

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Ora dopo ora, perfino il tetro sotterraneo della scuola pareva rischiarato dall'aurora. Decisamente era il momento di togliersi di torno.

Quella mattina per di più, gli studenti avrebbero preso l'espresso molto presto, per tornare dalle famiglie a festeggiare il Natale.

Svelto, Harry si rimise addosso il mantello e tornò al suo letto nella torre.

Essendo rimasto sveglio buona parte della notte, cercò di sfruttare quelle poche ore del mattino che gli restavano per dormire. Rimanendo a scuola per le vacanze, volendo, sarebbe potuto rimanere a letto anche fino alla mattina di Natale; ma ci teneva a salutare i suoi amici prima che partissero.

Dormì profondamente fino alle otto, poi venne svegliato da Neville e Seamus, che goffamente cercavano di chiudere i loro bauli colmi.

Si alzò e andò ad aiutarli a trasportare le loro valige giù dalle scale, fino all'ingresso. Ron era già lì, a salutare timidamente Hermione con un abbraccio, che si preparava per partire.

Anche Harry la abbracciò, e non le si staccò di dosso fino a quando non sentirono il professor Vitius chiamare i ragazzi per partite. Terminati anche gli ultimi saluti, i pochi studenti che erano rimasti per le vacanze andarono a fare colazione.

Era strano sedersi al tavolo senza Hermione...nessuno che ricordasse loro le lezioni da frequentare la mattina, o i compiti da fare nel pomeriggio. Harry si guardò in torno, cercando il viso di Draco tra gli altri.

Eccolo.

Stava seduto in fondo al tavolo dei Serpeverde, da solo. Non sembrava felice di essere rimasto a scuola, il suo piatto parlava chiaro: c'era solo un misero pezzetto di uovo che veniva continuamente sballottato da un lato all'altro.

Harry faceva molta fatica a non fissare Draco quando era assorto nei pensieri. Aveva un'aria così misteriosa...così attraente.

Il sopracciglio sinistro era
lievemente sollevato, lo sguardo perso nel vuoto e una sottile e biondissima ciocca di capelli davanti agli occhi. Quanto gli sarebbe piaciuto scostarla dolcemente per baciarlo...

"Harry cosa guardi così concentrato? Guarda che non credo tu sia il tipo di Malfoy "

E così dicendo, scoppiò in una fragorosa risata.

"Stai zitto scemo !"

Anche Harry iniziò a ridere. In realtà sapeva che le parole di Ron, pur non facendolo apposta, non avrebbero potuto essere più vere di così. In quale più strana fantasia Draco si sarebbe mai innamorato di lui?

Una fitta bruciante gli trapassò il cuore.

*

Ron ed Harry non parlarono molto e, terminata la colazione, decisero di recarsi in biblioteca per sfogliare qualche libro sul Quidditch.

"Harry vedrai, un giorno finiremo anche noi su uno di questi"

Ed indicò uno dei tanti libri polverosi accatastati sulla scrivania.

"Sì, il giorno in cui Piton arriverà a scuola con un vestito rosa a pallini e un sorriso stampato in faccia"

Il che equivaleva a dire che non avevano neanche la più remota delle speranze. Dove l'avrebbe trovato Piton un vestito rosa che gli donasse?

Si divertirono molto a guardare vecchie fotografie, nelle quali i giocatori erano vestiti in modo abbastanza ridicolo.

In alcune portavano tutti dei buffi cappellini a punta con i colori della propria squadra, e in altre, indossavano pantaloni a righe all'altezza dello stomaco.

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