11. Solstizio di primavera

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Non c'era luogo ad Hogwarts dove Harry e Draco non fossero stati insieme. Ogni momento era buono per rintanarsi da qualche parte, lontano dagli occhi indiscreti dei compagni.

Nella serra di erbologia, nei ripostigli delle scope, e perfino negli spogliatoi di Quidditch. Passavano il tempo a chiacchierare e sbaciucchiarsi, quasi fossero una normale coppia come tutte le altre.

E lo sarebbe tranquillamente stata se non fosse che la famiglia di Malfoy detestava qualsiasi cosa potesse fare da famiglia ad Harry. Ma pareva che ogni tanto se ne dimenticassero entrambi di questo piccolo dettaglio; pur sapendo che i Malfoy erano decisamente tradizionalisti, ed un figlio omosessuale, qualsiasi partner avesse scelto, non sarebbe stato visto come una benedizione.

Ad ogni modo era strano che nessuno nella scuola sospettasse qualcosa.
Erano passati mesi dai loro primi incontri e solo una volta avevano rischiato di essere scoperti.

Era l'inizio di Febbraio ed entrambi si trovavano in un aula del secondo piano inutilizzata da qualche anno. Harry stava seduto sulla cattedra, con le gambe leggermente divaricate e Draco stava nel mezzo. Le loro bocche erano incollate.

Dopo una decina di minuti di insaziabili baci, sentendo dei passi avvicinarsi a loro, si staccarono spaventati. Harry scese dalla cattedra e Malfoy si allontanò leggermente.

Qualche secondo dopo fece capolino la testa di una ragazza mulatta, Serpeverde. Evidentemente si trovava nei paraggi quando sentì le loro voci.

" Draco che stai facendo qui ?"

Chiese con un velo di stupore lanciando uno sguardo ad Harry.

"Niente Coline"

Chiaramente Malfoy la conosceva.

"Potter ed io dovevamo fare quattro chiacchiere"

Continuò lui in modo da lasciar intendere che stavano litigando per qualche ragione.

La ragazza mostrò di aver capito e si allontanò.

Draco aveva gestito con estrema calma la situazione; non era il tipo da lasciarsi andare alle emozioni...oppure semplicemente si era già preparato la scusa nel caso fosse servita.

Harry, al contrario, aveva sudato freddo. Ma grazie a Dio lui e Malfoy godevano di una stimata reputazione da almeno i compagni delle loro case, e difficilmente gli altri si sarebbero permessi di spargere voci quasi assurde (ma in realtà azzeccate) su di loro.

Sta di fatto che anche se alle voci non veniva dato credito, sarebbe stato molto più difficile smentire la cosa, se visti da qualcuno. Perciò sapevano di dover prestare ancora più attenzione.

Da quell'episodio sino ai primi giorni di marzo però, non successe più niente del genere.

La primavera si stava avvicinando e gli ultimi residui di neve lasciavano spazio alle poche margherite che sbucavano dal terreno. Il sole diventava sempre più tiepido e scaldava leggermente la brezza profumata di fiori.

Sarebbe stato più difficile ora, con quelle belle giornate, rinchiudersi in qualche stanza abbandonata e polverosa.

*

Un lunedì pomeriggio, Ron, Harry ed Hermione stavano seduti in sala comune a studiare erbologia insieme a qualche altro loro amico.

"Il Pugnacio é un albero carnivoro con rami pungenti. Se la pianta viene aggredita, questi iniziano a frustare ciò che trovano."

Leggeva Hermione ai compagni.

"...E al centro della pianta c'è un grosso e orribile buco contenente baccelli verdi"

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