CAPITOLO 8

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*POV. JUNGKOOK*

SERIAMENTE!?

Mi ha seriamente rinfacciato il fatto che l'ho sposata?!

Non è mica colpa mia se suo padre mi ha offerto un affare imperdibile!!

Mado' io le ragazze non le capiro mai!!

In ogni caso, è lampante il fatto che in un modo o nell' altro dobbiamo fare pace, non possiamo lavorare assieme se nemmeno ci parliamo, e la gente la dobbiamo uccidere lo stesso, dobbiamo collaborare in un modo o nell' altro.

*POV. T/N*

"T/n, esci, voglio parlare con te!" mi urla Jeon dall'altra parte della stanza, "Vattene, non voglio parlare con te!!" gli dico in risposta, con il viso seppellito nel cuscino a piangere, "Stai piangendo?" mi fa, e sento la sua voce riempirsi di preoccupazione, "N-no...." provo a digli, ma lui mi sta già ordinando di aprire la porta.

"Ti prego, apri la porta, ti supplico!" mi fa, "No, a te non te ne frega niente di me!" frigno, "Ti prego, non fare la bambina e apri quella cazzo di porta!" mi dice, spazientito, io mi alzo tremante e gli apro la porta, lui fissa un attimo il mio viso rosso e gonfio, solcato da lacrime copiose che all' inizio non avevo nemmeno sentito scendere.

Poi lui fa una cosa che al contempo mi mette sull'attenti sia mi fa sentire a casa, ovvero mi asciuga le lacrime.

Non so sinceramente l' esatto motivo per cui mi sento a casa, visto che non mi è mai successo che qualcuno mi asciugasse le lacrime, mi sono sempre dovuta arrangiare, mi sono sempre bastata a me stessa, nonostante le interminabili notti passate in lacrime in camera mia a tentare di soffocare i singhiozzi.

Ho imparato col tempo a rialzarmi con le mie sole forze, anche se non è sempre stato semplice, specialmente quando ero una bambina circondata da adulti che pretendevano troppo da lei, oppure quando ho perso la verginità a soli 15 anni per uccidere un potente politico.

Hai miei genitori non è mai importato granchè di me, per loro contavano solo i soldi e la loro influenza politica, perciò mi sono costruita un muro attorno all' anima in modo che niente e nessuno riuscissero a scalfirlo, e fino ad ora questa cosa è pure funzionata: mi fingo una dura, una a cui non gliene frega nulla di niente e di nessuno, cosi alla gente mostro solo questo lato di me e loro se ne fregano della vera io.

Ci ho messo degli anni, e per la prima volta nella mia cazzo di vita mi sono sentita un minimo accettata dalla mia famiglia, ovviamente questo fino a quando mi hanno svenduta come una bestia, in quel momento ho capito la dura verità: hai miei gentitori non fregherà mai nulla di me e me ne devo fare una ragione.

C'e solo una cosa che mi fa piuttosto strano in questo momento:

io ci ho messo tipo 3 anni a costruirmi una corazza fatta di sangue, dolore e frustrazione e questo ragazzo me la sta demolendo in due fottuti giorni?!

*SPAZIO AUTRICE*

AWWW COMINCIA LA PARTE "AMORE TORMENTATO" SIIII

IO MI DILEGUO CIAUUUU

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