*pov. Jungkook*
Okay.
Non so cosa fare.
Non mi è mai capitato di avere una ragazza il lacrime davanti a ame che mi abbraccia, aiutoo
Non sapendo bene cosa fare le asciugo le lacrime, ma poi vedo il suo sguardo perdersi e dopo un po' si velano nuovamente di lacrime, probabilmente ho fatto qualcosa che non dovevo, cavolo!
"Tutto bene?" le chiedo, parecchio in ansia, "È che il tuo gesto ha risvegliato in me dei ricordi con cui non vorrei mai ad avere a che fare...." si giustifica, asciugando il moccio con la manica della maglietta, "Me ne vuoi parlare?" chiedo,non sapendo bene cos'altro dire, "I-io....okai.Però andiamo in camera." mi fa,probabilmente perchè si vergogna fare un putiferio sulle scale.
*POV.T/N*
"IO...non ho mai avuto un infanzia facile, ai miei genitori non gliene fregava nulla di me.Almeno fino a quando sono cominciata a servire a qualcosa." comincio, liberandosi del però che sento sul cuore ormai da troppo tempo, "Loro....in pratica mi hanno creata per i loro scopi, io credevo che quando lo sarei diventata loro mi avrebbero amato, ma non è andata esattamente così...." dico con voce debole al limite del pianto.
Lui mi prende la mano e mi fa sedere sul letto, incitandomi a continuare, "Mi hanno obbligata a diventare qualcuno che io non volevo essere, solo perché a loro servivo cosi, non si sono minimamente accorti dei miei continui attacchi di panico, delle mie crisi isteriche e quant' altro, anzi: se osavo trascurare il mio lavoro e non finivo di fare cio che dovevo, mi rinchiudevano nello stanzino delle scope nuda per due giorni al buio, con un freddo cane e una paura bestia del buio sviluppata quando ero ancora in fasce." dico, arrabbiata e non piu depressa.
"Mi sono arrabbiata con te perché non osavo immaginare cosa avrebbe provato una ragazza che non volesse stare il piu possibile lontano dai propri genitori al posto mio, ti chiedo scusa, in realtà ti dovrei essere grata per avermi tirato fuori da quella situazione familiare piuttosto spinosa." mi scuso, lui mi guarda con faccia stupita e mi dice :"Sei seria?!Ti stai seriamente scusando?!Sono io che mi devo scusare con te per averti trattato di merda dalla prima volta che ti ho vista, senza minimamente preoccuparmi di farti sentire un minimo accettata. Per non parlare del fatto che a volte io faccio le cose senza riflettere minimamente, solo perché mi arricchiscono o in ogni caso mi permettono di trarne vantaggio, senza pensare al fatto che dietro un foglio di carta ci sono delle persone in carne ed ossa che forse possono restarci male, io. mi dispiace cosi tanto T/n!" sputa fuori tutto d' un fiato.
Io ci rimango piuttosto basita, non credevo fosse quel genere di persona che si scusa, menchemeno di qualcosa di cosi delicato.
"Io....cerchero di essere un buon marito.nel limite del possibile.anche se non ci amiamo possiamo comunque essere una squadra, no?" dice, io sorrido un attimo, poi dico sogghingnando :"Presumo di si, Jeon, ma io non assicuro nulla."
*SPAZIO AUTRICE*
COME SAREBBE A DIRE "ANCHE SE NON CI AMIAMO"!?!?!
CERTO CHE VI AMATE, BEOTI!!!!!SOLO CHE JUNG E TROPPO UNA MEZZASEGA PER CONFESSARSI!
OKAY, MI CALMO.
*L'AUTRICE FA UN RESPIRO PROFONDO, TENTANDO DI CALMARSI, MA VISTO CHE NON FUNZIONA GRANCHE SFOGA LA SUA FRUSTRAZIONE SUL SUO PELUCHE GIGANTE*
BOM, CI SONO.
DICEVAMO????
AH SI, JEON SEI UN .NOOO NIENTE PAROLACCE.TANTO L'AUTRICE SONO IO, PRIMA O POI QUEI DUE LI FACCIO METTERE ASSIEME GIURO
ORA CIAO MI DILEGUO MIEI KOALA-SPARAGLITTERAGOGO VI AMO

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Mafia-Jungkook
FanfictionAllora,come sicuramente averte capito,questa storia parla di mafia,dove il giovane sicario t/n è stata promessa sposa al boss della mafia sudcoreano,Jeon Jungkook,dal padre che ha bisogno di aiuto finanziario. Buona lettura!