CAPITOLO 29

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Sono comodamente seduta sul divanetto in soggiorno, aspettando impaziente l' arrivo di Kook e insieme a lui il mio nuovo incarico.

Sono troppo impaziente!!!

Quando finalmente arriva, si siede accanto a me, passandomi un fascicolo, con scritto in prima pagina "Kim Mang- Hjuk", "E questo chi è?" chiedo curiosa, aprendo il suo fascicolo e osservando incuriosita la sua foto, "Un tizio che mi deve dei soldi. Molti soldi. E, nonostante gli avvertimenti, non si degna di darci quello che ci spetta. Uccidilo, ma riportami un pezzo riconoscibile del suo corpo, non mi importa quale. Voglio che sia chiaro a tutti che con i Bangtan non si scherza." dice, facendo ruotare il piccolo calice d' argento con all' interno del vino.

"Molto bene. Ti riporterò la sua testa. Dove sono le mie cose?" chiedo, lui mi indica con la testa una scatola appoggiata sul fine tavolino di cristallo, "Ah, principessa" dice, guardandomi negli occhi, "Sì?" chiedo spostando lo sguardo sul suo bellissimo volto, "Dentro ci troverai un paio di regalini di incoraggiamento." dice, guardandomi, "Incoraggiamento per che?" chiedo, lui mi fissa serio e dice: "A non morire.".

"Oh Jungkook, io non muoio mai. Anche perché dove non basto io, arrivate tu e i ragazzi. Se ti senti più sicuro, mi metterò addosso un rintracciatore satellitare, ma fossi in te starei tranquillo." dico, prendendogli la mano per tranquillizzarlo, lui mi guarda, e, per la prima volta in vita mia, ci vedo dentro un barlume di paura.

"Se vuoi ci rinuncio" dico, più che altro per tranquillizzarlo, "Non ci pensare nemmeno. So bene quanto per te sia stato difficile in queste settimane stare a casa con le mani in tasca, e, anche se sono preoccupato, è giusto che tu faccia quello che desideri." fa lui, scuotendo la testa.

"Jungkook" dico, osservandolo, "Sì?" chiede, spostando lo sguardo su di me, "Grazie." mormoro, "Di nulla principessa. Cerca di tornare a casa presto." mormora, poi fa per alzarsi, ma io lo afferro per un braccio e lo trascino di nuovo sul divano, fissandolo stupita, "Perché adesso sei così freddo?" chiedo, "Lo vuoi sapere veramente?" chiede lui, avvicinando il viso al mio.

"...Sì" dico, dopo un attimo di esitazione, lui si avvicina di colpo al mio orecchio, facendomi sobbalzare, e mormora: "Perché in questi momenti sei così fottutamente sexy che se non mi controllo potrei sbatterti al muro e scoparti così violentemente che non cammineresti per due settimane, principessa.".

Io sono completamente immobile.

Anche perché, anche volendolo, proprio non riuscirei a muovermi.

Riesco solo a pensare al suo fiato sul mio collo, e nemmeno pensieri il benché minimo coerenti.

Lui struscia il suo naso sulla mia giugulare, il mio respiro si fa corto, "Principessa..." ansima leggermente lui, "K-Kook" dico con la stessa voce, "Ti prego, dimmi di fermarmi ora, oppure potrei veramente non riuscire a controllarmi." dice, si vede visibilmente che si sta trattenendo per non forzarmi, ma... io cosa voglio?

"Principessa... dillo" fa, ansimando lievemente, io decido di mandare a puttane il lavoro, il buon senso, la coscienza e ogni minimo briciolo di paura e mormoro, anche se sono sicura che poi me ne pentirò: "Kokie, ti prego non smettere."

*SPAZIO AUTRICE*

JUNGKOOK STAN, LO SO CHE LO VOLETE IL CAPITOLO SUCCESSIVO VATEVI SENTIRE!

CONTINUA A CINQUE STELLINE E CINQUE COMMENTI ( LO SO CHE È UNA BASTARDATA MA MI STO DEPRIMENDO UN FOTTO IN STO' PERIODO E HO BISOGNO DI UN PO' DI AUTOSTIMA)

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