<<Venus>> Dorcas diede l'ennesimo colpetto sulla spalla della bionda, spostando periodicamente gli occhi dal volto pacifico della straniera addormentata per guardarsi intorno e non fissarla in modo quasi imbarazzante, il gatto ai suoi piedi sollevò di poco le palpebre rivelando iridi gialle e poi girò la testa tornando a dormire.
Sembrava fatta di vetro, con le lunghe ciglia nere che ricadevano come una tenda di velluto sulla pelle pallida e liscia, totalmente opposta alla mano scura della serpeverde che continuava a scuoterle leggermente il braccio per svegliarla. Dietro di loro si sentivano i sussurri assonnati degli studenti e i passi lenti e striscianti contro la pietra centenaria che faceva da pavimento alla sala comune di serpeverde.
<<Venus!>> Dorcas alzò leggermente la voce, sbuffando e scuotendo per l'ultima volta la bionda che trasalì, sbattè le palpebre un paio di volte mentre staccava la testa dal comodo cuscino del divano argenteo davanti alla finestrata della sala comune, e le sorrise calda come i raggi filtrati dall'acqua che circondava i vetri delle catacombe e che si riversavano sul suo volto in sfumature di luce e azzurro.
Dorcas aggrottò leggermente le sopracciglia, "conosceva" questa ragazza da una settimana e non ricordava una volta in cui non l'avesse vista sorridere.
<<Oh->>
<<Ti sei addormentata di nuovo qui>> la mora dichiarò mentre Venus la metteva a fuoco, la pelle bronzea e le lunghe trecce adesso raccolte in un pesante chignon in cima alla testa da cui alcune cercavano di scappare come serpenti sinuosi sulle sue spalle. <<Come potrei non farlo?>> Dorcas le vide girare il volto verso le alte vetrate che decoravano la sala comune ormai deserta, la maggior parte degli studenti aveva lezione per i MAGO che avevano deciso di seguire l'ultimo anno, e il resto era diviso tra il continuare a dormire nei propri caldi e silenziosi letti e fare colazione nella rumorosa sala grande.
Quella ragazza era strana, sempre con il naso all'insù per le ragioni meno probabili del mondo: guardare un lampadario, cercare qualche sirena o salutare un piccolo pesce colorato che passava davanti alla vetrata, osservare il cielo mutevole nella sala principale o gli studenti fuori dalla finestra alla lezione di volo. In lei vedeva lo stesso genuino entusiasmo dei piccoli primini, lo sguardo dettagliato dalla scintilla di chi vede per la prima volta la magia.
E Dorcas doveva ammettere che la invidiava per essere riuscita a tenersi quella scintilla, e per essere la boccata d'aria fresca di cui tutti loro avevano bisogno. In un periodo di sguardi spenti e occhiate periodiche da sopra la spalla per assicurarsi che la magia che tanto amavano non fosse usata contro di loro, vedere Venus così semplicemente felice di essere viva e apprezzare ogni secondo dava un certo assaggio degli anni passati a Hogwarts, quelli in cui la magia veniva sempre associata alla luce.
Dorcas, nonostante la propria natura introversa e diffidente, non poteva non provare un pizzico di gioia quando la sentiva arrivare con il fiatone dal corridoio perché in ritardo per la lezione.
STAI LEGGENDO
WRONG || sirius black
Fanfiction⋆ ⋆•°. ° ⋆• ⋆. ⋆. • ⋆ 🔭 Semplicemente guardavano sempre in direzioni opposte, sbagliate, cercando cose completamente diverse, ma chi stava sbagliando davvero? ⋆ ⋆•°. ° ⋆• ⋆. ⋆. • ⋆ 🔭 ⋆ • Enemies to lovers ⋆ • Segue la trama originale di Harry...