X. Dubbi e Prove

38 3 0
                                    

Sirius si alzò di scatto, il respiro bloccato in gola e la disperata consapevolezza che dopo un anno, lui ancora aveva paura

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Sirius si alzò di scatto, il respiro bloccato in gola e la disperata consapevolezza che dopo un anno, lui ancora aveva paura.

Ma dietro alla porta spalancata non c'era Augustus, o un suo qualche compagno che era sorprendentemente riuscito a scappare ai controlli che Silente aveva fatto dopo che la sua copertura era saltata.

Era solo Remus, sotto agli sguardi dei suoi tre amici.

James, seduto sul letto che si rigirava un boccino d'oro tra le mani da ormai dieci minuti, guardando l'orologio appeso al muro dei bigliettini per sapere quando sarebbe stato socialmente accettabile alzarsi e presentarsi in anticipo alla porta della Evans per il loro appuntamento.

Peter, con un libro aperto sulle gambe incrociate, ai piedi del proprio letto sul tappeto bordò, un piatto di avanzi della cena sul comodino alla sua sinistra.

E Sirius, nel letto centrale direttamente davanti alla porta che aveva sbattuto con un sonoro frastuono contro il muro della scrivania facendo fare un piccolo balzo sul legno alle penne e alle boccette di inchiostro.

Eppure, nonostante fosse il quarto possessore della stanza ad aver aperto la porta, nessuno dei tre aveva osato rilassarsi, troppo preoccupati dallo sguardo feroce nelle iridi scure di Lupin.

<<Rem?>> James osò, fermando il boccino e alzandosi, indossava un maglioncino rosso e il colletto bianco spuntava sbilenco, ma tanto Lily glielo avrebbe sistemato subito. Remus lo ignorò, fissando gli occhi su Sirius e prendendo un profondo respiro tremolante, incapace di nascondere la propria rabbia. <<Rem dove sei stato? Hai perso la cena>> Peter allungò timidamente la mano verso il piatto, indicandogli che era comunque rimasto nei loro pensieri.. <<Ero con Venus>>

<<Hai mangiato?>>

<<Sai cosa stavamo facendo Sirius?>> James alzò un sopracciglio, gesto che catturò per una frazione di secondo l'attenzione del moro finalmente, e Remus scosse la testa disgustato, facendo un veloce cenno con la mano per allontanare il pensiero come una mosca fastidiosa. <<Stavamo mappando il castello, con un incantesimo che sapeva lei, per la mappa dei malandrini>> le tre paia di sopracciglia si aggrottarono, Sirius fece un passo avanti, Remus scosse la testa. <<Sei un ipocrita>>

<<Cosa?>>

<<Tutti quei discorsi sulla mia ingenuità, sulla guerra, sul proteggerci, metti il broncio e non pensi neanche a morderti la lingua quando devi dirmi cosa fare e non fare per non rovinare il tuo perfetto piano di smascherare Venus>> Remus fece qualche passo avanti, occhi fissi su Sirius. James sentendolo allungò la mano e afferrò la bacchetta dal comodino, un veloce cenno e la porta si richiuse alle spalle di Remus sigillando i loro segreti nella stanza, lontani da orecchie incerte. <<Se avessi rivelato io a Venus la mappa, ormai non sono sicuro neanche di cosa mi avresti fatto, ecco quanto sei cambiato>>

WRONG || sirius blackDove le storie prendono vita. Scoprilo ora