Mariam's pov
6:30
Suona quella maledetta sveglia che si fa un volo fino alla parete, sinceramente non so come faccia a essere ancora funzionante. Mi alzo e vado in bagno. Appena mi guardo allo specchio mi spavento: ho i capelli gonfi e cotonati con delle occhiaie che mi arrivano sotto i piedi. Mi lancio in doccia ancora con gli occhi gonfi dal sonno. Appena esco mi preparo. Mi metto una maglietta nera a maniche lunghe che arriva poco più sopra del obelico lasciando vedere il piercing. Sotto metto un pantalone verde militare largo e ai piedi le mie amate vans. Corro in bagno e mi asciugo i capelli di fretta visto che sono già le 7:35. Ho dei lunghi capelli castani che accennavano dei ricci, mia madre li ama. Mi trucco con un po' di correttore e un filo di mascara. Sono abbastanza bella e non ho bisogno di troppo trucco: occhi verdi, naso alla francese e labbra carnose. Corro giù con lo zaino in spalla e saluto mamma mentre faccio colazione il più infretta possibile. Mentre mangio l'ultima fetta biscottata con sopra la marmellata mamma dice
S:(Sarah, nome della mamma): difronte a noi si sono appena trasferiti due ragazzi, credo due fratelli, della tua età. Da quello che so vivono da soli, quindi magari se ci fai amicizia.
M: vedrò ora scappo altrimenti faccio tardi. Esco di casa e guardo l'orario. Cazzo sono già le 7:53. Inizio a correre e arrivo avanti scuola proprio al sono della campanella. La mia migliore amica Tania.
T: AMOOO LO SAI CHI ARRIVA IN CLASSE NOSTRA?!?
M: va bene, dimmelo, però smetti di urlare.
T: hai presente i gemelli kaulitz, quelli dei tokio hotel. PROPRIO LORO.
M: Tania abbassa la voce. Comunque ho capito chi sono, ho ascoltato qualche canzone, non male.
Mi fermo un attimo a pensare a quello che mi ha detto la mamma.
M: ma vuoi vedere che sono i due ragazzi che si sono trasferiti di fronte a me. Mia mamma ha detto che sono fratelli
T: OH MIO DIO E QUANDO PENSAVI DI DIRMELOO
M: abbassa la voce, dopo ne parliamo, ora entriamo in classe.u Una volta in classe ci sediamo vicine come sempre, e vedo che ci sono due banchi in più. Il professore entra seguito da due ragazzi: sono identici. Il primo ha uno stile un po' emo, i capelli neri e bianchi sistemati in un modo un po' strano, però sorride e sembra simpatico. L'altro mi lascia a bocca aperta: è bellissimo. Ha i dread raccolti in una coda che sbuca dal cappello, ha sia la maglia sia i pantaloni di 4-5 taglie in più, ma il viso era perfetto. Però non sorride e i suoi occhi sono vuoti e spenti. Si siedono sotto gl'occhi di tutte le ragazze che li fissano innamorate. Inizia la lezione e io cerco di prendere appunti anche se poi chiederò sicuramente a Tania. All'intervallo tutti escono mentre loro restano seduti. Gli vado vicino e inizio a parlare
M: piacere Mariam, voi come vi chiamate.
B: piacere Bill
dice sorridendo
L'altro non risponde, mi fissa negl'occhi, poi mi fissa il seno e infine distoglie lo sguardo. Mi sento a disagio ma continuo a sorridere
B: scusalo, comunque lui è Tom.
M: piacere Tom
dico allungando la mano, ma lui mi ignora si alza e se ne va.
B: scusa, vogliamo andare fuori
Annuisco. Mio dio che stronzo che è questo Tom. Sembra un cazzone pervertito. Bill invece è simpatico e siamo diventati già amici.
Fuori*
Io, Bill e Tania ci sediamo su un panchina loro iniziano a parlare e io invece guardo Tom circondato da ragazze che urlavano cose tipo
-SCOPAMI-
-FAMMI QUELLO CHE VUOI-
-MI DAI IL TUO NUMERO-
Lui sorride e risponde. Mamma mia se lo odio, che stronzo sfacciato ed egocentrico. Nonostante ciò il sorriso mi sembra forzato e gl'occhi sono sempre spenti. Questo pensiero però viene schiacciato da quello dello stronzo egocentrico. Mi giro verso Bill e dico
M: comunque tuo fratello è proprio stronzo
B: lo so
M: allora perché lo difendi
Bill non risponde
T: secondo me è il tipico bulletto figo dei film americani
B: ei ei ei. Moderati mio fratello è stronzo ma non un bullo, e credimi non è stato sempre così
Si alza e se ne va un po' alterato
T: osp lo abbiamo fatto arrabbiare
M: già dopo gli chiediamo scusa
Chissà cosa intendeva con "non è stato sempre così"
La campanella suona e andiamo in classe.Bill's pov
Ma chi si credono, poter giudicare senza sapere. Spero che avranno un po' di buon senso e verranno a chiedere scusa. Non voglio litigare mi stanno simpatiche, ma quando è troppo è troppo.Mariam's pov
Mi sento una stupida ad averlo fatto arrabbiare, appena suona la campanella gli chiedo scusa.
Chiedo al prof dell'ultima di andare al bagno perché mi scoccio di ascoltare e esco nel corridoio. Vedo Tom nel corridoio con il telefono in mano che sembra leggere qualcosa che lo fa arrabbiare tanto da arrivare quasi a piangere. Appena mi vede però si ricompone e mi viene incontro urtandomi con la spalla e entra in classe.
Bha io questo non lo capisco proprio. Prima sembra una persona vulnerabile a tutto e poi diventa di nuovo un cazzo di stronzo. Comunque, non ci faccio caso e prendo una sigaretta dal pacchetto del bidello e vado nel bagno a fumarla. Mentre fumo penso a cosa stesse leggendo che lo turbasse a tal punto da fargli cadere la maschera da stronzo. Vabbè non sono affari miei. Suona la campanella dell'uscita e io torno in classe a prepararmi. Vedo i gemelli discutere su qualcosa. Ancora una volta Tom sembra stesse piangere, ma anche Bill è preoccupato e nervoso. Forse non è il caso di parlargli ora. Lo farò domani. Saluto Tania e mi dirigo verso casa con le cuffie nelle orecchie e la musica a tutto volume. Mentre entro in casa vedo i gemelli entrare in quella difronte. Allora erano veramente loro. Salgo in camera mia e mentre mi cambio, dalla mia finestra, che affacciava sul giardino esterno vedo una sagoma nella casa difronte. Era Tom. Mi avvicino per vedere megl... oh mio dio stava piangendoContinua...
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Spazio autrice
È la mia prima storia e non so se vi interesserà, spero di si:). Se vi piace ditemelo così la continuo. Il prossimo capitolo esce tra poco;)
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quello che non sai di me~Tom kaulitz
أدب الهواةMariam vive a Berlino, e un giorno difronte casa sua si trasferiscono due ragazzi. Si innamora di uno dei due. Ma cosa succederà quando i fantasmi del passato dei ragazzi torneranno. Leggete per scoprirlo...