XV

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Mariam's pov
Oggi è domenica e i medici hanno permesso a Tom di tornare a casa, tutto sommato sta bene. Io e Bill corriamo in ospedale e andiamo in camera di Tom, dove c'è un medico che sta finendo di visitarlo. Appena ci vede sulla sua faccia si stampa un sorriso a 32 denti. Corro da lui e lo bacio.
Il medico rotea gl'occhi
X: signorina la prego mi dia il tempo di visitarlo e poi potrà baciarlo tutte le volte che vuole.
Mi sposto imbarazzata e vado da Bill che sorride come un bimbo
B: sono troppo felice, non lo ammetterò mai ma senza di lui non riuscirei a vivere
Gli sorrido e aspettiamo la fine della visita.
X: va bene, non sei proprio un fiore ma puoi tornare a casa
T: grazie doc
X: giusto un paio di accortezze e poi vi lascio. Le bende le devi tenere per un mese ok, i farmaci te li ho scritti sul foglio prima insieme agl'anti-dolorifici. Non fare sforzi e se ti gira la testa fermati, siediti o sdraiati che sennò cadi come una pera, scusate il termine poco professionale
Ci scappa una risatina
X: detto ciò in bocca al lupo
Si congeda ed esce
M: dove eravamo rimasti?
Chiedo per poi baciarlo
B: posso salutare mio fratello o è di proprietà
Ridiamo e ci abbracciamo
Aiutiamo Tom a prepararsi, perché nonostante si sia ripreso ha ancora qualche problema a muoversi. A causa delle costole.
Appena usciti Tom si ferma e respira
T: wa come mi è mancata l'aria aperta
Ride e poi ci raggiunge con una camminata un po' ambigua, ma non ci facciamo problemi visto che sono comunque due mesi che non cammina. Apparte qualche esercizio in ospedale ovviamente. Decidiamo di andare a casa mia a piedi perché Tom ha insistito. Una volta arrivati mia madre lo abbraccia. Tom geme per il dolore, probabilmente lo ha stretto troppo
S: scusa scusa, dai entrate. vi preparo qualcosa?
T: si per favore mi hanno dato da mangiare solo minestre li dentro. Mi veniva da sboccare a ogni boccone
Scoppio a ridere e Tom ci guarda male
T: provale tu quelle robe
M: ti sei offeso
T: si
Lo bacio
M: mi perdoni
T: mhh
Lo ribacio
M: ora
T: ok
B: finito, mi fate venire voi lo sbocco se continuate così
Ci sediamo e mamma ci porge dei piatti con gli spaghetti, nonché cibo preferito di Tom
T: mio dio grazie Sarah
Finito di mangiare ci mettiamo a parlare e a fare gli scemi sempre nei limiti
T: ci fermiamo cinque minuti per favore?
Dice buttandosi sul divano con gl'occhi chiusi
B: mal di testa
T: mh mh
M: ok film
Annuiscono e accendiamo la TV
M: dormite qui?
I gemelli si guardano
B: per me ok Tom te la senti
T: si va bene
B: allora corro a prendere i pigiami e la roba per la scuola
T: come scuola
Dice sconsolato
B: si signorino ti sei fatto una vacanza di due mesi vorresti tornare?
T: no
Bill alza gl'occhi al cielo ed esce. Io e Tom saliamo in camera.
Io vado in bagno e metto il pigiama. Quando torno vedo Tom pensieroso
M: che pensi
T: penso che da quanto stamo insieme ti hanno scopato tutti tranne me
Dice con uno sguardo malizioso
M: prima o poi rimedieremo
T: perché non ora
Mentre parla si gira e urla da dolore probabilmente colpa del fianco
M: per quello
nel frattempo arriva bill con i pigiama gli zaini e un sacchetto della farmacia. Lo lancia al fratello
B: le ha comprate Sarah mentre facevamo i cretini, sono tutte le medicine che ti hanno prescritto
T: oh bene ora possiamo andare a dormire sono sfinito
M: non ti sono bastati due mesi di sonno
T: sta zitta, avresti preferito che fossi ancora lì?
M: per carità no
T: bene quindi zitta e dormi
Ci stringiamo per entrare tutti nel letto stando attenti a Tom.

Il giorno dopo
Alle sei la sveglia suona e ci alziamo. Noto che Tom è seduto alla scrivania già pronto.
M: perché sei sveglio?
T: mi sono svegliato di botto circa una due ore fa e non sono riuscito a riprendere sonno
M: ok va bene
B: vestiamoci e andiamo a fare colazione
Detto ciò ci prepariamo e facciamo colazione. Poco prima della scuola incontriamo anche Georg con Gustav e Tania mano nella mano. Abbracciano Tom e ci incamminiamo verso l'edificio. Nel cortile già gl'occhi sono tutti puntati su di noi o meglio su di Tom. Gli studenti iniziano a fare foto e vedo tutta la band coprirsi con i cappucci e le mani. Una volta dentro salutiamo Georg e Gustav perché sono più grandi e vanno in altre classi. Andiamo in classe e tutti ci fissano mentrenoi stiamofermi sulla soglia. Tom mi prende la mano e entriamo. Ci separiamo per sederci.
Entra la professoressa di matematica
X: kaulitz è tornato, come sta?
T: sono stato sicuramente meglio
Mi scappa da ridere ma mi trattengo.

Appena suona l'intervallo usciamo in cortile. Subito un gruppo di ragazze accerchia Tom e iniziano a fare domande, lo abbracciano lo toccano. Lui è a disagio e si vede, mi infilo nella mischia e lo tiro per un braccio per farlo uscire. Una ragazza però mi vede e mi tira i capelli
M: ma come ti permetti?
X: non devi toccare il mio Tom
T: scusa bella ma al massimo sono suo nemmeno ti conosco
X: ma come
dice con una voce acutissima da gallina
X: non ti ricordi di me, ci siamo anche baciati.
Tom ha la faccia confusa e io sento gl'occhi lucidi. Fortunatamente interviene Bill
B: tu sei quella dell'ospedale che lo ha baciato mentre era in coma
La ragazza si zittisce. Finalmente.

Skipp
Oggi c'è l'intervista e i ragazzi sono preoccupati perché sanno che dovranno spiegare cosa è successo. Ci prepariamo e aspettiamo che l'autista venga a prenderci. Dopo una decina di minuti arriva e saliamo. Tom ha insistito per farmi venire anche solo dietro le quinte. Una volta arrivati lo staff li sistema e poi entrano in scena...

Continua...

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Spazio autrice
Chissà che succederà all'intervista
💋💋

quello che non sai di me~Tom kaulitzDove le storie prendono vita. Scoprilo ora