IV

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No cazzo non potevo essere attratta da lui, ok è bello ma è un donnaiolo stronzo che non riesce a tenersi il cazzo nei pantaloni per un giorno. Mariam riprenditi e pensa ad altro, ma come cazzo faccio è troppo bello. Finito il concerto corro ad abbracciare Bill e gli faccio i complimenti per la voce, abbraccio e mi complimento anche con Georg e Gustav. Poi lascio Tania con loro e cerco Tom. È di spalle e non capisco cosa sta facendo. Lo chiamo e lui ci mette un paio di secondi prima di girarsi, come se stesse nascondendo qualcosa. Si gira e inizia a fissarmi un'altra volta da capo a piedi, diciamo più da capo a seno, però lascio perdere e vado ad abbracciarlo, lui non ricambia subito, ma quando lo fa... wow mi sentivo protetta da tutto e tutti. No cazzo ancora basta.

Tom's pov
Mi abbraccia e mi dice
M: sei stato bravissimo, ma come fai a sopportare tutte quelle galline che ti lanciano l'intimo
T: eeee
Era passata da fare la stronza a fare la carina. Non mi dispiaceva. Ma non si doveva affezzionare se non in amicizia. L'avrei rovinata e non volevo. Ma che cazzo sto dicendo. Perché penso a questo. Dio mi sono affezionato io. Cazzo. Spero rimarremo amici e basta.
Mi stacco e le dico
T: ei ma come hai cambiato velocemente idea sul mio conto. Non ero uno stronzo.
Arrossisce
M: te lo ha detto Bill?
T: non so se ti sfugge, ma siamo gemelli e le cose in un modo o in un altro escono fuori.
M: è comunque se preferisci la mia versione stronza dimmelo che non ci metto niente a cambiare
T: nono va bene così
M: comunque sai che hai degl'occhi molto belli.
A quel punto mi irrigidisco.
Cazzo no Mariam non ti devi affezionare a me è non ti devo piacere. La smollo lì e me ne vado.

Mariam's
Ma cosa ho detto. Bha questo tizio è proprio strano. Torno dagl'altri e li sento parlare di una festa.
B: quindi andiamo
Gu: per me ok, Tom tu stai bene?
T: sisi tranquillo
B: perfetto ragazze volete venire?
Ta: siiii
M: per ne va bene.
Usciamo e tra un autografo e qualche commento poco carino arriviamo al van. Ormai erano quasi le 23:00 e la festa era iniziata da poco. Entriamo e riusciamo a prenderci un divanetto. La verità è che io non sono mai stata una tipa tranquilla alle feste e ne uscivo quasi sempre ubriaca o fatta. Mi fiondo insieme a Tania al tavolo degli alcolici. Volevo ubriacarsi quella sera tanto domani è sabato e la scuola è chiusa. Presi diversi shottini di vodka e alcuni bicchieri di birra. Dopo circa il nono bicchiere ero completamente andata. Mi buttai nella mischia a ballare e dopo poco un tizio inizia a strusciarsi su di me. Io mi giro e sto al gioco. Dopo poco inizia a parlare
X: ei bellissima ti va di uscire fuori a fumare un po'
Totalmente ubriaca lo seguo. Mentre usciamo vedo qualcuno che mi fissa ma non ci faccio caso. Una volta fuori il tipo mi porge una canna e inizio a fumare mentre camminiamo verso un posto isolato. Una volta finito di fumare lo ringrazio e faccio per andarmene. Lui però mi tira e inizia a parlare
X: dolcezza c'è un solo modo per ringraziarmi.
Mi sbatte al muro e inizia a baciarmi palpandomi tutto il corpo. Inizio a urlare ma lui mi tira uno schiaffo. Mi butta a terra
X: dai voglio solo vedere un pochino, non essere antipatica.
Mi alza il vestito e cerca di togliermi le mutande, quando qualcuno lo colpisce dritto in faccia. Tom.
T: eiei tutto bene?
M: credo di si
Si accovaccia e mi asciuga le lacrime che avevano iniziato a scendere. Dai tranquilla e fini...
Non finisce di parlare che il tizio si rialza e lo carica dal lato. Iniziano a picchiarsi, ma Tom ha la meglio. Il tizio scappa e noi torniamo dentro.

Tom's pov
M: come hai fatto a trovarmi
T: solitamente io bevo un sacco alle feste, però visto che oggi non mi sono sentito bene, ho preferito rinunciare. E quando ti ho visto uscire con quel tizio ho voluto seguirvi.
M: ti fanno male
dice indicando il sopracciglio e il labbro spaccati
T: un po'
Lei si mise a piangere
M: scusa non volevo che ti facessi male per colpa mia
Le asciugo le lacrime
T: eiei tranquilla fa niente. Mi sono fatto di peggio credimi.
In quel momento dei pensieri mi passano per la mente ma li scaccio, non devo farmi vedere pensieroso.
Dai ti accompagno a casa che stai tutta sbronza. Avverto Bill che torno a casa e ci incamminiamo.

Mariam's pov
Camminiamo verso casa parlando del più e del meno.
T: bevi sempre così tanto?
M: si, ho un problema con l'alcol.
Lo dico mentre mi massaggio la guancia
T: ti fa male
Mi scosta la mano
T: è un poco rossa, niente che del ghiaccio non possa risolvere
M: però mi prometti che ti disinfetti anche tu quelle ferite?
T: si
Arrivammo a casa. Cercai di prendere le chiavi dalla borsetta ma avevo la vista offuscata
T: dai a me
Prende la borsa e le chiavi e apre la porta.
Saliamo di sopra io mi chiudo in bagno faccio una doccia, skin care e mi metto il pigiama.
T: ehm... allora io vado
M: Tom mica puoi rimanere qui, mamma torna domani mattina e io non voglio rimanere da sola.
T: va bene, come vuoi
Si stende di fianco a me è inizia a farmi i gattini. Dopo un po' mi giro
M: ma cosa intendevi prima alla festa con mi sono fatto di peggio?
T: niente niente tranquilla torna a dormire.
Non mi sembrava convinto della risposta ma non ci feci caso e mi rigirai.
Tom's pov
Non lo deve scoprire

Continua...
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Spazio autrice
Bhe allora lo so che ho detto che questo capitolo sarebbe stato allegro però... MI sa che una gioia ci sarà solo verso la fine;)

quello che non sai di me~Tom kaulitzDove le storie prendono vita. Scoprilo ora