Ciao sono Sara ho 18 anni e vado in quinta superiore. Siamo il primo giugno e ancora della tesina non ho fatto niente, non sono preoccupata per l'esame, forse perché la sto sopravvalutando o io mi sto sopravvalutando, non ne ho idea. Comunque, cercherò di parlare della mia vita, anche se a volte potrebbe essere noiosa, vi giuro che la mia storia avrà tanti avvenimenti in cui vi farò prendere di ansia XD e io che li ho vissuti vi giuro che l'ansia non mi è ancora passata. Credo che quello che scriverò sarà un tipo di diario segreto in cui potrò scrivere tutte le mie idee..
Bene!
Tutto dall'inizio!
Il primo giorno di scuola nella mia nuova scuola. Primo anno di liceo e non ero nemmeno preoccupata ne presa di ansia. Quel giorno mi vestì con un paio di jeans chiari che mi attillavano i fianchi, una magliettina blu a maniche corte e una giacca nera. Il vice preside mi accolse a braccia aperte, e quanto mi accompagnò in classe prima c, erano tutte ragazze nemmeno un ragazzo e la cosa mi scandalizzava un pò. C'era la prof di chimica, mi fece sedere al primo banco. Menomale che nessuno mi aveva presentato se no sarei diventata rossa, perché sapere il mio nome mi ha fatto sempre innervosire, non lo so, fatto sta che quell'anno l'avevo passato bene. C'erano prof bastardi e alcuni buoni, ma mi ci trovavo piuttosto bene anche delle amiche che avevo conosciuto lì in quella scuola. In quegli anni ero ancora una ragazzina molto più che ingenua non sapevo neanche cosa significasse vagina, ma vabbe. Ahahh vabbe a parte questo, sono cresciuta bene. La mia famiglia è composta solo da tre persone, io, mamma e nonno. Mamma ora ha 27 anni, nonna 57. Viviamo tutte tre insieme. Ci state chiedendo dov'è finito mio padre? Beh, per dirla tutta mio padre è morto con un incidente stradale, ha lasciato me e la mamma quando avevo 6 anni. È stato un brutto colpo per noi due, mamma non si è ripresa subito, ci sono voluti molti anni per quanto lei ritornava a vivere. Per fortuna abbiamo avuto accanto nonna. Nonna, cioè la mamma di mia mamma XD. Lei da quando papà se ne è andato via è rimasta accanto noi. Mai è andata via, non solo per noi due, ma perché la mamma le ricorda il nonno. Nonno è morto in guerra, io l'ho conosciuto quando ero piccolissima, mi ricordo alcuni momenti passati con lui. Mamma e il nonno si somigliano moltissimo, non solo per l'aspetto fisico ma anche nel modo di pensare. La nonna ha avuto altri cinque figli più sei con mamma, ci davano dentro tutte e due per essere all'antica XD. Quattro sono piu grandi, tra cui zio Ronald, zio Sebastian, zio Francesco e zia Sofia, poi c'è mamma Roberta, e l'ultima è la zia Cristina. Quest'ultima ha 26 anni, è colei un cui ho legato di più tra tutti gli zii, forse perché è una mia coetanea e quindi mi capisce! Questa è tutta la mia famiglia!
Bene gli anni passavano in quella scuola, alcuni momenti ero fidanzata e poi mi lasciavo, passavo quei momenti tristi e c'erano subito a tirarmi su il morale le mie compagne di classe e pure i prof. L'anno più bello è stato al terzo anno, in classe eravamo in tutto sei, le altre erano bocciate oppure si erano ritirate. Quell'anno è stato pazzesco, non pensavamo a niente, solo alla scuola e a tutte e sei avevamo voti altissimi. Al quarto anno, siamo rimaste solo tre ragazze, le altre tre si erano ritirate, quindi essendo poche ci hanno unito con la classe dove c'erano tutti ragazzi.
E da qui viene il bello!
Prima che iniziasse la scuola, mi frequentavo con Frank. Lui è il mio compagno di classe quarta. Ci vedevamo ogni giorno...
"Frank!"
"Dimmi piccola"
"Che dici se usciamo a farci una passeggiata?" dissi nel frattempo mangiando i popcorn.
Mi guardò, "ma scusa mi hai fatto venire per guardare un film" appoggiò la mano nella mia coscia.
"E ora mi sto annoiando!"
Lo guardai con gli occhi dolci e unì le mani a mò di preghiera.
"Okay cerbiatta" mi sorrise.
Gli sorrisi e gli diedi un bacio nella guancia.
"Grazie!"
"Questo per te e altro cerbiatta!"
Ci alzammo dal divano tutte e due insieme, spendi la TV e mi misi le scarpe. Uscimmo da casa in silenzio, in questo momento non sapevo che dirgli ero troppo sopra pensiero e forse un pò in ansia. In fondo lui era il mio migliore amico, quindi perché mi sentivo in questo modo. Lo guardai, e visti i suoi lineamenti perfetti rilassati,era bello da mozzar il fiato, non potevo mai piacergli, cioè chi starebbe con me, una ragazza molto semplice, non avendo nessuna qualità, non avevo nessuna speranza per lui, io non ero abbastanza per lui, e forse era meglio così, in fondo non mi dispiaceva stare amici, in qualche modo è l'unico modo da stargli accanto.
"Allora cerbiatta dove vuoi andare?" mi prese la mano e mi si bloccò il respiro.
"Non so, tu?"
"Ho un idea..."
"Dove mi porti" cominciai ad avere un pochettino di ansia.
"Stai tranquilla..."
"Ehm okay capo"
Ci avviammo verso una stradina con tante pietre, menomale che mi erk messa le vans, ma i pantaloncini che avevo messo non erano a mio favore visto che più camminando più incontravano erba alta.
"Scusami mi stai portando in bosco lontano per violentarmi?" scherzai.
"Ti piacerebbe vero?" rise a crepapelle.
"Io? Ma che dici..." guardai dove mettevo i piedi. In fondo aveva un pò ragione, mi sarei fatta violentare da lui con piacere.
"Comunque, non avere paura"
Annuì. Sa dove mi starà portando, optai per una discarica, o qualche ditta per rottamare qualche macchina, ma queste teorie erano lontane un milioni di chilometri visto che eravamo a mezzo l'erba. Forse mi stava portando in qualche cascata, ma questa subito la eliminai, lui non è tipo da cose belle e romantiche. Lui era un tipo da gioco, che se si vede al primo impatto si capisce che è un tizio che ci prova con tutte, un mafioso, uno che fa a botte, orgoglioso, esuberante, beh tutte queste cose lo descrivono, certo io in fondo non lo conoscevo bene, lui non si apriva apertamente e volevo che lo facesse con me come io lo faccio con lui.
"Siamo quasi arrivati" disse prendendo un foglia.
"Okay", non sapevo che dire. Lui era troppo in silenzio, io troppo pensierosa, si sentivano il cinguettare degli uccelli, il fruscio degli alberi in alto dove c'era più vento, il sole che mi riscaldava la schiena. Eravamo la seconda settimana di giugno e già cominciava a fare caldo.
Frank si fermò, mi prese la mano.
" Tu sei l'unica che lo faccio vedere, non so se ti piacerà, ma voglio che sei tu la prima a entrarci"
Mi preoccupai, "non è che sei come Christian Grey da 50 sfumature di grigio e mi vuoi fare vedere fruste, giocattoli e cose varie.." scherzai.
Rise come non mai, "no, non sono quel tipo di uomo"
"No, perché io ci potrei anche stare" risi.
"Davvero?" chiese sorpreso.
"Mmmm no" ridemmo a squarciagola.
"No, davvero tu sei la prima a vedere uno dei miei posti preferiti" ero così onorata da essere la prima, cominciò accelerare il cuore.
"Vieni" disse solo.
Ci incamminammo per altri due metri, e visti una cosa spettacolare, mi si illuminarono gli occhi a vederlo, il mio cuore si aprì sprigionando tutto l'amore che provavo in quel posto e forse anche per lui. "Wow" riuscì solo a dire.
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Ho voglia di te
DragosteSara, una semplice ragazza, tra cui avrà una vita non noiosa, ma piena di eventi e misteri. All'inizio è solo una semplice ragazza, ma con il passare del tempo tra delusioni e dolori, cambia totalmente. Non sarà più la Sara che conosceremo, ma nuova...