"Mamma" gridai, "un cretino con la BMW ha posteggiato davanti casa nostra" entrai in cucina e in quel momento volevo che i miei veri genitori cioè gli alieni mi prendessero per non farmi più tornare nel mondo degli umani senza rivedere Marco che stava ridendo perfino di me.
"Cosa ridi buffone?"
Posai lo zaino per terra e subito mi sentì in colpa dopo essermi resa conto di aver lanciato un pò troppo violentemente quello zaino da sentire un tonfo, non volevo farmi vedere grezza.
"Non solo cretino, ma anche buffone?"
La stupendissima macchina BMW grigia metallizzata era la sua? Cosa da non crederci.
"Se sapevo che era la tua macchina ci avrei fatto un bel regalino!" acida come sempre.
"Sara.." mi rimproverò mamma.
"Che c'è mamma, è la verità!"
Visti che già mamma e nonna avevano pranzato, così mi finì di prepararmi il pranzo da sola. Nel frattempo mamma e Marco parlottavano insieme. Ero così tanto curiosa, cosa avranno tanto da parlare, insomma si sbagliano quasi di vent'anni, cosa avranno in comune? Perché bisbigliavano? Tutto questo mistero per cosa?
Nel frattempo che tagliavo il pollo, mi suonò il cellulare e risposi al volo.
"Pronto?"
"Sara piccola?"
Te l'avevo detto che ritornava.
Zitta voce del cazzo, non è ancora detta l'ultima parola.
"Frank..." dissi freddamente.
"Scusami ho sbagliato, non volevo farti arrabbiare. Nei miei pensieri ci sei sempre tu piccola"
"Allora non stavi pensando a lei?"
"No te l'ho detto..."
"Mi dici allora di cosa stavate parlando prima che io vi interrompessi?"
"Beh a dire la verità, lei sapeva che io ero impegnato con un'altra ragazza..."
"Ma non mi dire.." brutta stronza, "continua."
"Ci ha provato con me sempre lo stesso".
"Ovviamente..." risposi acida.
"Ma ti giuro Sara che non è successo niente!"
"Oh carissimo questo lo so, ma me la pagherà la troia"
"Sara ascoltami non fare niente che sia stupido e insensato."
"Tranquillo Frank ci vediamo domani a scuola"
"Ciao piccola"
BAH, tutte cose a me devono succedere? Sto vivendo una sotria d'amore con il ragazzo più figo della scuola e arriva l'ex migliore amica di infanzia e cerca di portarmelo via. Cosa ce che non va in lei? O in me? O sono proprio destinata a rimanere per sempre da sola a casa con mamma e nonna? O che sfiga...
Quando finì di mangiare il pollo, anche se lo avevo mangiato con poca enfasi visto che quella troia di Meghan aveva sbagliato momento peggiore per entrare nella mia vita. Fra pochi giorni mi verrà il ciclo e sarà la fine per lei. Andai in soggiorno e visti Marco ormai da solo, seduto nel divano che guardava la TV.
No ma dai fai come fosse casa tua...
"Pensi di essere a casa tua, che già guardi la TV da solo, dove sono le buone maniere" sbuffai.
Buttò la testa all'indietro e rise, si si mise ancora più comodo, le braccia distese sopra il divano e le gambe sopra il tavolino trasparente. Diventai tutta rossa dalla rabbia...
"Dovresti ormai farci l'abitudine!"
"Cosa? Perché?" domandai preoccupata.
Si rimise nella posizione di prima almeno così sembrava un ragazzo molto composto.
"Non te l'ha detto tua madre?"
"Cosa mi doveva dire?" chiesi preoccupata. Mi sedetti un attimo nel divano accanto a lui, e mi fece un certo effetto, visto che quel divano l'avevamo usato per baciarci. Al quel pensiero pensai a Frank, e se lo sapesse? Si scatenerebbe la terza guerra mondiale tra Frank e Marco. Chi la vincerà? Boh, si scoprirà alla prossima puntata. Okay, ora basta fantasticare Sara.
Rise di nuovo, "vuoi parlare?" mi stavo innervosendo.
"Non voglio dirtelo io..."
"Sto perdendo la pazienza..."
"Ecco perché ti arrabbi facilmente, non voglio lasciarci le penne"
"Ecco, se non vuoi lasciarci le penne parla ora..." mi alzai subito e lo raggiunsi. Sapevo di essere diventata tutta rossa.
Stava per controbattere, quando arrivò mamma.
"Sara..." mi ricompose con una sola occhiataccia che mi lanciò.
"Siediti.." mi comandò. Mi sedetti nel posto di prima, lanciai uno sguardo a Marco che si divertiva tanto vedermi...
"Se ancora ridi non mi trattengono più a darti un pugno.."
"Che ce bambina deve venirti il ciclo?" domandò davanti a mia madre. E lei dalla domanda si divertì ancora di più.
"Mamma stai dalla sua parte?"
"No tesoro, ma voi fate una bella coppia"
"Grazie Roberta, gliel'ho detto pure io che siamo fatti l'uno per l'altra"
"Ma te lo puoi solo sognare belloccio"
"Infatti l'ho sognato più di una volta.." mi fece l'occhiolino. Spalancai la bocca, come poteva fare il deficiente perfino davanti a mia madre.
"Sei un pervertito"
"E tu hai sognato me?"
"Ma sei scemo... Mamma ma lo senti questo porco?"
"Sara basta insultare l'ospite!"
"Mamma pure lo difendi, non solo cerca di mancarmi di rispetto"
"Io ti rispetto sempre" disse Marco.
Mamma batté le mani, "ragazzi basta.."
Mi strofinai gli occhi, "va bene mamma, che volevi dirmi?"
"Sara, so che ti arrabbierà i tantissimo" mi raddrizzai, mi stava facendo venire l'ansia, "ma devi stare calma. Prima ti spiego il motivo..."
"Ehm okay"
"Ti ricordi Harry il padre di Marco?"
"Ehm certo che si"
"Bene. Sta partendo a Londra per un caso, e visto che la sua assistente non può seguirlo ha chiesto a me di accompagnarlo visto che io me ne intendo.."
"Mamma, hai voglia di andarci, non vedo il motivo per cui dovrei arrabbiarmi"
"Aspetta, non ti ho detto tutto" l'ascoltai, "resteremo fuori per tre settimane"
"Quando parti?"
"Dopo domani"
"Ma mamma, è il periodo in cui la nonna va da sua sorella in Germania..."
"Ecco qui che viene il bello. Visto che tu resterai dunque da sola senza nessuno, abbiamo pensato che per queste tre settimane ti resterà accanto Marco"
Il cuore perse un battito. Sbiancai, trattenni il respiro. Lui. A. Casa. Mia. Sta impazzendo la persona che c'è davanti ai miei occhi? Sa benissimo che io e lui non andiamo d'accordo. Potrebbe succedere un casino. Non potrò camminare nuda per casa, non potrò cantare a squarciagola, non potrò più giocare con la macchina telecomandata.
C'era un silenzio dentro casa mia, aspettavano con ansia la mia reazione. Diventai tutta rossa dalla rabbia.
Mi alzai, "sei per caso impazzita? Io non la voglio la baby sitter ho già 18 anni, me la so cavare benissimo da sola. Quindi è meglio che lui se ne va ora subito da questa casa prima che faccio un omicidio."
Si alzò pure Marco, "cos'hai contro di me? Ti ho mai trattata male? Non ho fatto proprio nulla, che tu già di scaldi così tanto e progetti un omicidio. Sai una cosa cavatela da sola"
Pensandoci bene, lui non mi ha mai fatto niente di male, ho solo del rancore nei suoi confronti per quel bacio che c'è stato tra di noi.
"Aspetta..." dissi, "non andare. Scusami.. Okay, mi sono comportata male con te."
Mi rivolsi a mia madre, "la nonna parte domani, tu dopo domani, quindi Marco si trasferirà dopo domani?"
"Si, Sara.." rispose Marco al posto di mamma.
Mi sedetti e mi diedi per vinta alla mia sconfitta.
"Oh Sara grazie non sai quando mi rendi felice..."
Marco si sedette accanto a me e cominciò a ridere, "stai zitto altrimenti tempo due minuti e cambio idea"
Si chiuse le labbra con la chiave finta e la buttò dietro di lui.
Quel gesto.. Io e mia mamma ci guardammo, ci capimmo subito dagli occhi e ridemmo come delle pazze.
"Che ho fatto?" chiese lui sorpreso e un pò divertito.
"Sei soltanto buffo!"
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Ho voglia di te
Roman d'amourSara, una semplice ragazza, tra cui avrà una vita non noiosa, ma piena di eventi e misteri. All'inizio è solo una semplice ragazza, ma con il passare del tempo tra delusioni e dolori, cambia totalmente. Non sarà più la Sara che conosceremo, ma nuova...