E in quel momento volevo scomparire dalla faccia della terra... Non era possibile, non credevo a quello che vedevo, quella scena che era davanti ai miei occhi. Forse era soltanto un sogno, strizzai gli occhi, speravo che era soltanto una mia immaginazione, aprì un occhio. E invece no, era reale, lei era reale. Dopo tanti anni era venuta qui nel mio paese, nel suo o meglio dire nel nostro paese d'origine. Lei è la mia unica migliore amica, anzi era visto che si stava pavoneggiando con Frank. Giusto giusto, oggi doveva venire e guarda caso doveva piompare sopra le gambe del mio ragazzo. Automaticamente per me era diventata una troia, anche se mi faceva piacere rivederla di nuovo e in più guardandola bene, sta da Dio. È diventata ancora più bella, in fondo sono passati solo sei anni. Che vuoi che siano Sara! Tu sei rimasta un brutto anatroccolo e lei è diventata un cigno.
Mi feci coraggio e camminai a testa alta.
Mi misi dietro di loro. Tossí per farmi notare, ma mi stavo umiliando da sola visto che neanche mi sentivano.
Su coraggio, mica mangiano.
"Scusate..." feci un finto sorriso.
Meghan si girò con uno sguardo omicida, come se l'avessi interrotta in una discussione molto importante. Al solito cercavo di essere più tranquilla che potevo anche se stavo fulminando con lo sguardo il ragazzo tra cui aveva anche la mano poggiata nel fianco di Meghan, lui capì subito il concetto e sbiancò in viso.
"Sara?" restò a bocca aperta, "oddio non ci posso credere, la mia vecchia amica d'infanzia"
Si alzò dalle gambe del mio ragazzo e mi abbracciò a volo.
"Ciao Meghan..."
"Oddio Sara, mi sei mancata moltissimo, e sei cambiata moltissimo!"
"Non quanto te..." dissi.
"Beh..." si toccò i capelli, "di questo non ne ho dubbi"
Vedo che è anche presuntuosa. Non solo è diventata una troia, ma anche più presuntuosa.
"Aspetta, vi conoscete?" domandò stupito Frank.
"Si, eravamo migliori amiche quando eravamo piccole" dissi guardandola dritta negli occhi. Eh si, anche se è un pò antipatica rimane comunque la mia vecchia migliore amica.
"Oh Sara, ti presento Frank!"
Alzai le sopracciglia e Frank sorrise.
"È meglio che te lo presenti io Meghan..." mi misi accanto a Frank, e al quando vedevo era agitato. Bene, ne avrà combinato una delle sue il bastardo.
"Lui è Frank il mio fidanzato" scandì bene le lettere dell'ultima parola.
Lei rimase più stupita quando presi anche la mano di Frank.
"Oddio, cosa ho fatto. Non volevo scusa..." si portò una mano nella bocca. Sapevo in fondo che non era colpa sua.
"Tranquilla la colpa non e tua..." gli tirai un bel ceffone sulla guancia del mio ragazzo e me ne andai in fretta e furia.
"Ci si vede Meghan"
Restarono tutte e due imbambolati a guardarmi andare via. Stupida idiota, come potevo pensare che Frank non avrebbe fatto più il cretino.
Sentì urlare il mio nome, sapevo chi era ma non mi fermai, anche perché ci speravo che lui mi seguisse per chiedermi scusa, a quel pensiero sorrisi, vuol dire che ci tiene ancora.
Mi prese dalla mano, "Sara, piccola..."
"Non sono la tua piccola brutto bastardo..."
Mi girai, già avevo gli occhi lucidi e purtroppo se ne accorse.
"Sara, non volevo farti arrabbiare. È piombata lei sopra le mie gambe..." sembrava sincero.
"Si certo..." dissi disgustata.
"Ti giuro, le ho solo parlato" vedevo che si stava sentendo in colpa.
"Non potevi dirle che già eri impegnato, ti ricordo che lei non lo sapeva, quindi era un tuo diritto dirglielo"
"Si hai ragione amore.."
A quella parola "amore", mi emozionai ancora di più, ma cercavo di far credere che ero ancora arrabbiata se no ne avrebbe approfittato.
In quel momento suonò la campanella, "andiamo in classe" dissi alla fine.
"Okay" mi baciò come se gli mancavano le mie labbra e mi abbracciò come se volesse sentire il mio calore. Quando si staccò da me, avevo ancora gli occhi chiusi e quando li riaprì mi guardava, e nei suoi occhi vedevo una bellissima luce, e forse la causa di quella luce ero io. Sorrisi, gli accarezzai la guancia e gli diedi un bacio a stampo.
Wow, pensavo a quel bacio fantastico, di certo ora mi rendevo conto che avevo perso la testa per Frank e questo era male, se mi avrebbe fatto soffrire ancora ci avrei rimesso solo io il cuore. Entrammo in classe e già c'erano alcuni dei miei compagni seduti e la prof di matematica mi fissava.
"Smith, che hai che sei tutta rossa?" disse con un sorrisetto.
"Ehm, niente prof" e andai a sedermi al mio banco accanto a Jay. E Frank stavolta non si sedette dietro di me, ma dall'altra parte della classe. Vedevo che tutti i miei compagni mi fissavano con un sorriso di merda stampato in faccia, e mi infastidì molto perché quel sorrisetto l'aveva anche Jay.
"Ma che avete tutti da ridere?"
"Forse perché si nota?"
"Cosa?" mi preoccupai, mi toccai il viso, alle volte ero sporca o qualche appiccichino appiccicato in fronte e non me ne sono accorta.
Rise, "si vede lontano un miglio che ti è successo qualcosa di bello, anzi no emozionante, visto che si nota nei tuoi occhi una piccola luce".
Luce? La luce l'avevo anche io? E solo grazie a lui, feci un sorriso a trentadue denti.
"Beh io e Frank abbiamo fatto pace"
"Mi fa piacere" sorrise, anche se quel sorriso non era per niente felice, mi nascondeva qualcosa. Mi fece una carezza nel braccio sembrava che mi volesse confortare da qualcosa.
"Jay, perché..." mi interruppe la prof.
"Ragazzi, è arrivata una nuova compagna..." e dalla porta sbucò Meghan con un sorriso che faceva invidia a tutti.
Si mise accanto alla cattedra e salutò con la mano tutti quanti come fossimo all'asilo. Cazzo giusto giusto nella nostra classe...
"Ragazzi, lei è Meghan Ryan" si rivolse alla ragazza, "signorina puoi deserti vicino al banco di Rose".
Meghan raggiunse Rose e si sedette dietro di me.
Senti un ticchettio nella mia spalla e senza accorgermi dalla prof che stava spiegando, mi girai e trovai la mia vecchia amica con ancora quel sorrisetto stampato in viso.
"Mi fa piacere che siamo in classe insieme"
"Già" le feci un finto sorriso e mi girai e tornai con la faccia seria che avevo prima.
Non la odio, anzi la voglio bene però vedendola prima che lei era seduta sopra le gambe del mio Frank, mi vengono gli attacchi di rabbia. Non mi ero nemmeno accorta che stringevo forte la matita fino a romperla.
La prof continuava a spiegare le equazioni, non ascoltavo per niente disegnavo piccoli cuori nel quaderno, distolsi lo sguardo dal quaderno quando la prof chiamò Meghan.
"Ryan, vieni alla lavagna così vedo cosa sai fare!"
Non sentì subito la sedia muoversi e mi parve strano, mi girai per controllare e già visti che si era alzata. Andò alla lavagna muovendosi di più con i fianchi, lo faceva per far notare il suo fondoschiena, in fondo lei non era mai stata brava con la matematica. Diedi un occhiata a Frank, parlava con il suo amico almeno non la guardava.
La prof le dettò l'esercizio e restò immobile con la mano alzata e credo che cercava di decifrare quelle lettere e quei numeri. Feci un mezzo sorriso, così ti impari.
Guardò la prof ed ella la guardava con le braccia conserte con uno sguardo fisso omicida. Sorrisi malefica, mi piaceva la Prof infatti per questo era la mia preferita tra cui insegnava la mia materia preferita.
"Ehm sinceramente prof non mi ricordo nulla..."
"Ryan, cosa non ti ricordi?" domandò esasperata la Prof.
"Beh..." cominciò a diventare tutta rossa e con la coda dell'occhio mi guardò. Sapeva benissimo che io ero brava in matematica e che ai tempi delle elementari e il primo delle miedie le salvavo sempre il culo intervenendo col fare l'esercizio al posto suo, e ogni volta non ricambiava mai.
La cosa che mi piacque molto è che la guardavamo tutti ed era molto in difficoltà.
Stavolta carissima non ti salvo il culo, mi devo vendicare per averci provato con Frank.
Mi sistemai comoda sulla sedia e cominciai a giocherellare con la matita. Dopo che provò a scrivere cose senza senso, la Prof cercò di aiutarla spiegando come avveniva il procedimento e purtroppo senza successo e per mia sfortuna ma un pò di fortuna la Prof mi chiamò.
"Fai vedere alla tua compagna come si svolge l'esercizio"
Sbuffai, "certo prof".
"Posso andare a posto?"
"No Ryan segui da vicino così vediamo se almeno capisci la spiegazione che farà Smith"
"Oh ahimè..." misi una mano nella fronte, "in questa classe devo fare tutto io!" esclamai. I miei compagni e la Prof si misero a ridere, guardai Frank che mi fece uno di quei sorrisi bellissimi, Meghan mi fulminò con lo sguardo, sapevo che era un pò invidiosa per questo attirai l'attenzione.
Presi il gesso dalla lavagna, e svolsi l'esercizio e le spiegavo perfettamente i passaggi.
Dopo dieci minuti finì, "brava Sara ti metto un segno positivo"
"Prof veramente mi dovreste mettere nove, per la buona volontà e anche per la buona spiegazione."
"Sara, accontentati del segno positivo e smettila di fare la presuntuosa" mi lanciò un occhocchiataccia, "andate a posto tutte e due... Ah, Ryan mi aspetto da te che ti impegni"
"Si professoressa"
"Anzi, visto che quest'anno siete d'esame e Ryan non sa praticamente nulla, Sara sarai la sua insegnante privata"
"Ma prof..." cercai di contraddirla.
Mi sorrise, "se riuscirai a farle capire tutto di matematica fino alla fine dell'anno ti metto nove"
"Ma non è giusto prof mi prende per il ricatto".
Rise, "tu lo sai che mi diverto"
Le feci la linguaccia e andai a posto. Le ore passarono, ogni prof facevano qualche domanda a Meghan, alcune rispondeva e altre faceva scena muta. Ogni tanto io e Frank ci lanciavamo occhiate, lui mi lanciava baci e io lo prendevo con le mani portando il bacio volante nelle mie labbra e viceversa. L'ora di pausa andai a sedermi sopra le sue gambe e lanciando di tanto in tanto occhiatacce a Meghan.
"Sara, smettila di provocare Meghan!"
"La difendi pure?"
"No amore, però non la provocare" mi diede un bacio veloce e appena suonò andai a sedermi al mio posto. Ancora il prof di italiano non era ancora arrivato così approfittai per parlare con la mia compagna di banco.
"Jey perché prima hai fatto in quel modo?"
"Oh, poi te lo dico in un altra occasione"
Aprì bocca per parlare ma mi interruppe il prof entrando.
"Ragazzi oggi compito a sorpresa" si sentì un lamento in coro.
È proprio il mio giorno fortunato.
Finalmente all'ultima ora, stavamo facendo storia, mancavano solo cinque minuti, ero l'unica che avevo posato tutto nello zaino. Guardavo l'orologio appeso alla parete sopra alla cattedra.
"E mi aspetto da voi che in questi ultimi mesi vi impegnate..." disse il prof di storia.
Dieci, nove, otto, sette....
"Ragazzi siamo agli sgoccioli. Non deludetemi!"
Lanciai un foglietto a Frank con scritto, "appena suona usciamo come due pazzi" appena lo lesse rise e acconsentì.
Quattro, tre, due, uno. Suonò la campanella. Ci alzammo come un fulmine, anche se tutti i miei compagni furono sorpresi e il prof ci lanciò un occhiataccia, corremmo fuori dalla classe e ancora in corridoio non c'era nessuno. Raggiungemmo pure il cancello, e già i ragazzi stavano uscendo.
Cominciamo a ridere, "siamo due pazzi"
"Si lo siamo"
"Dai ti accompagno a casa..."
"Oh io sono venuta in macchina Frank"
"Ahaha io a piedi"
"Allora mi sa che ti devo accompagnare io" gli diedi un bacio a stampo.
Premetti il pulsante per aprire la macchina, Frank mi aprì la portiera...
"Oh grazie mille" e salì nel lato del guidatore.
Lui fece il giro e salì in macchina.
"Allora sai già come fare la tesina?" dissi per interrompere il silenzio che si era calato fra noi due.
"Veramente no, e tu?"
"Ehm no"
"Vabbe dai tranquilla abbiamo ancora tempo"
"Si lo so" dissi mentre svoltavo l'angolo.
C'era ancora silenzio, cosa alquanto strana.
"Cosa stai pensando?" chiesi.
"Come l'hai conosciuta a Meghan?"
"E a lei che stai pensando?" oddio.
"No, te l'ho solo chiesto?"
"Quindi vuol dire che ci stavi pensando..." da una parte ero seria per vedere la sua reazione, ma dall'altra lo facevo apposta per farlo arrabbiare.
"No, sei scema. Stavo pensando a voi due..."
Lo interruppi, "a noi due?"
"Oddio Sara sei incredibile, perché ogni cosa che dico pensi sempre male?"
"Sei tu che mi porti a pensarci!" posteggiai davanti casa sua.
"Ma cosa ho fatto?" disse esasperato, si toccò i capelli. Oddio quand'era bello.
"Intanto la tua sporca mano era sul suo fianco, e poi prima che arrivavo io di che cosa stavate parlando?"
"Ma di tutto..."
"Non sembra perché quando si è girata sembrava volesse mangiarmi, perciò di cosa stavate parlando?"
"Ancora? Sara, sei troppo paranoica."
"E certo sei uno stronzo egoista, non ti ho ancora perdonato per quello che hai fatto con Marika"
"Io non ho fatto niente con Marika" si difese.
"Vallo a raccontare a qualcun altro!"
"Si vabbe vah.. Con te non si ci può parlare"
"Ah si, visto che con me non si ci può parlare vai a parlare con Meghan"
"Sei scema" e scese dalla macchina senza salutarmi e senza ringraziarmi del passaggio.
Premetti forte l'acceleratore e partì come un fulmine, la velocità mi faceva scaricare un pò della tensione che avevo con l'adrenalina. Sono stupida, tu brutta boccaccia perché devi sempre parlare ora l'hai perso per sempre. No ritornerà. Ne sei sicura forse ho esagerato un pò troppo. Sara, tranquilla quando vedrà che ha sbagliato ritornerà. Lo fanno sempre i ragazzi.
Oddio sto parlando con la mia coscienza, sono malata? O forse non sono neanche umana, sono stata adottata da umani per questo io mi sento così tanto aliena... Si okay, se uno scienziato mi potrebbe leggere nel pensiero a quest'ora eri sopra un lettino legata mani e piedi e trenta mila macchine che vogliono analizzarmi.
Okay sono seriamente preoccupata della mia mente.
Posteggiai la macchina dieci metri più lontano di casa. Un cretino con la BMW ha posteggiato al posto mio, appena lo becco...
Entrai a casa.
"Mamma" gridai, "un cretino con la BMW ha posteggiato davanti casa nostra" entrai in cucina e in quel momento volevo che i miei veri genitori cioè gli alieni mi prendessero per non farmi più tornare nel mondo degli umani senza rivedere Marco che stava ridendo perfino di me.
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Ho voglia di te
RomanceSara, una semplice ragazza, tra cui avrà una vita non noiosa, ma piena di eventi e misteri. All'inizio è solo una semplice ragazza, ma con il passare del tempo tra delusioni e dolori, cambia totalmente. Non sarà più la Sara che conosceremo, ma nuova...