Angelina
3 anni dopo
Roma durante ogni primavera sembrava rinascere: le vie brulicavano di turisti, il sole picchiava scottante sul maestoso Colosseo, il cielo diventava limpido come l'acqua e il Grande Raccordo Anulare... beh, quello rimaneva sempre e costantemente bloccato senza un vero e proprio motivo. La gente credeva che fosse solo una leggenda ma era davvero così. Nessuno aveva mai saputo cosa si nascondesse realmente all'inizio delle lunghe ed interminabili file che ogni giorno –ad un orario ben stabilito, si creavano inevitabilmente.
Non mi sarebbe dispiaciuto restare in macchina in giorno freddo d'inverno, ma con quasi trenta gradi all'ombra alle undici del mattino, nemmeno l'aria condizionata riusciva a riprendermi dal calore della giornata. Ero bloccata nel traffico del Raccordo da più di un'ora e la situazione non sembrava volersi sbloccare velocemente. L'unica cosa che mi salvava da quel tedioso momento mattutino, a cui ero ormai abituata da tre anni a quella parte, era la musica della radio che in qualche modo, in quell'ora del giorno, suonava sempre uno dei miei brani preferiti. Con le note di "I Wanna Dance with Somebody" in sottofondo maledicevo nella mia mente chiunque avesse avuto la brillante idea di costruire e asfaltare quella dannata strada. Probabilmente avevano preso il detto "tutte le strade portano a Roma" un po' troppo seriamente, oppure erano stati solo talmente convinti della loro brillante idea da non sapere che avrebbero creato l'incubo di chiunque abitasse fuori la capitale.
Ad ogni modo, ero ormai rassegnata al fatto che avrei dovuto aspettare un'altra ora abbondante in mezzo a quel casino di auto prima di arrivare in ufficio. Non che la cosa fosse un problema, il vantaggio di essere a capo di una delle case discografiche più famose della nazione era sicuramente quello di potermi giostrare tutto a mio piacimento, persino i miei orari di entrata e di uscita. Ero egoista a pensarlo? Si. Avevo altra scelta? Probabilmente no. Così, decisi di approfittare della situazione caotica per appoggiare la testa sul volante solo due secondi, giusto per recuperare qualche ora di sonno che durante quella settimana avevo perso a causa delle mille cose da sbrigare per il lavoro. Il rumore dei clacson era diventato la mia ninna nanna preferita tanto che ad un certo punto, mi chiesi se effettivamente ci fosse qualcosa di strano nelle mie orecchie.
Quando la mia mente stava quasi per farmi scivolare in un piacevole sonnellino rapido, lo stridente suono del cellulare rovinò tutto. Sobbalzai improvvisamente dallo spavento e mi rimisi dritta prendendo poi il cellulare. Sospirai e mi schiarì la gola per rispondere, ma una voce squillante a me familiare mi anticipò.
"Io non so cosa tu faccia la notte nel tuo rifugio in campagna fuori città, e non voglio saperlo perché probabilmente sarei tanto gelosa da tagliarti la testa. Ma si può sapere perché ci metti sempre così tanto ad arrivare ogni mattina?" Federica, mio braccio destro alla Records nonché migliore amica fedele, era la persona più energica che io conoscessi. E anche la più rompipalle.
"Se proprio lo vuoi sapere, il mio "rifugio" la notte è inondato di pile di documenti da leggere e rileggere fino allo sfinimento, cosa che potresti fare anche tu se solo rispondessi alla mie email." Dissi cercando di capire se il traffico si era sbloccato oppure no.
"Chi è che usa ancora le email nel ventunesimo secolo?"
"Tu di certo no, Fede."
Lei ridacchiò: "Ancora non capisco perché non prendi casa nelle vicinanze, Nina. Sarebbe più semplice per te. Almeno non dovresti svegliarti all'alba per sperare di arrivare in orario."
Io alzai le spalle, come se lei potesse vedermi mentre rispondevo: "È la vecchia casa di famiglia, non voglio lasciarla abbandonata a sé stessa."
"Potresti usarla durante le vacanze estive, ospitare delle grandi feste al tramonto e condividerla con qualche bell'imprenditore dagli occhi azzurri." A volte dimenticavo che la sua immaginazione potesse essere così divertente, sebbene a tratti frustrante.
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THE STAR-(LOVE) SYSTEM - Waxelina AU
RomanceDa quando suo padre è venuto a mancare, la vita di Angela Mango è cambiata improvvisamente: a ventisette anni, e senza nessun preavviso, si è ritrovata costretta abbandonare il suo sogno di studiare canto e buttarsi a capofitto nella gestione della...