Capitolo 12

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Wax

"Perché sorridi come un ebete?"

Alzai gli occhi dal cellulare, e in meno di un secondo –e prima che potessi rendermene conto, Nicolò mi scaraventò in faccio un cuscino puzzolente del divanetto del locale.

"Fammi indovinare: stai facendo sex talking in questo momento." Ipotizzò fiondandosi accanto a me e giocando con i miei capelli. Io cercai di divincolarmi ma invano.

"Nicolò, sei disgustoso." Intervenne Rita, tornando dal bar con altre bevande alcoliche. "Dagli tregua." Sentenziò lei, mentre poggiava il tutto sul tavolino al centro; poi andò a sedersi sulle gambe di Niveo, il suo ragazzo, cingendogli le spalle con le braccia.

"Non fare la santarellina. Credi che non sappia cosa vi scrivete voi due? In confronto, i romani erotici sono poesia." Urlò indicandoli, cercando di sovrastare in qualche modo la musica del posto.

"Cosa ne sai tu di romanzi erotici?" Gli chiesi con una piccola spinta alla spalla. Nel frattempo mi guardai bene dal bloccare lo schermo del mio cellulare, per evitare di rispondere a domande che non volevo ricevere. La verità era che mi rendeva nervoso parlare di Angelina, in qualche modo.

"Sono un inguaribile romantico." La sua risposta fece scoppiare tutti a ridere a crepapelle, tanto che, ad un certo punto, pensai si fosse offeso.

In realtà però, parve sorvolare lo scherno in fretta e non appena dalle casse assordanti del locale riprodussero la voce del dj, che annunciava la canzone del mio amico, si alzò in piedi all'improvviso e cominciò ad esultare entusiasta.

"Questa, signore e signori, è vera musica." Alzò le braccia in aria, vittorioso e poi ci invitò tutti a ballare, tirando con forza Niveo verso al pista. Poi venne verso me e Aaron, che era invece seduto di fronte, ma lo bloccammo subito con gesti rapidi e decisi della mani. All'inizio non parve voler sentire ragione ma poi si arrese, continuando il suo delirio al centro della sala e mettendosi in mostra come suo solito.

Io e il mio migliore amico lo fissammo mentre si metteva in imbarazzo davanti a tutti e cercava di far colpo sulle ragazze, proprio come si guarda ad un programma comico di intrattenimento il sabato sera.

"Incredibile come io possa assistere a tutto questo gratis." Esordì Aaron, protraendosi verso di me ma continuando a guardare Nicolò, che nel frattempo stava mimando grottescamente il famosissimo moonwalk di Michael Jackson con un mano un bicchiere semivuoto di cocktail.

"Secondo te fino a quando reggerà?"

"Tu pensi stia ancora reggendo?"

Scoppiamo entrambi a ridere nella consapevolezza che ormai Nicolò aveva abbandonato il mondo reale e si era proiettato in una dimensione mistica del suo cervello strafatto, pieno di ragazze, unicorni e...ragazze sugli unicorni.

Aaron mi riempì un bicchiere con dello champagne restate e me lo porse, invitandomi a brindare.

"Sono contento che tu sia tornato." Bevve tutto in un solo sorso mentre io poggiai il mio bicchiere sul tavolino, ricevendo uno sguardo perplesso dal ragazzo dai capelli biondi.

Io abbozzai un sorriso e prima che lui potesse chiedermi qualcosa, lo anticipai con la mia risposta: "Ho una conferenza domani."

"L'hai presa molto seriamente, vedo." Si appoggiò con la schiena contro il divanetto su cui era seduto, ed incrociò le braccia.

"Mi sono solo arreso." Alzai le spalle in segno di resa. "Il mio capo non è una persona facile da persuadere."

Lui parve illuminarsi: "Allora esiste qualcuno capace di non cedere alle tue stronzate."

THE STAR-(LOVE) SYSTEM - Waxelina AUDove le storie prendono vita. Scoprilo ora