Epilogo

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POV SANGIOVANNI

Stamattina svegliarmi senza le mie due principesse è stata dura. Ora Maria Sole ha 3 anni e parla continuamente. È una bimba molto intelligente e curiosa. È un continuo chiedere perché, e trovare, a volte, una spiegazione a tutto è difficile. Poi balla tantissimo. Quando torno dallo studio e loro sono in casa, le trovo sempre con la musica accesa che si scatenano e ridono sempre. Chi l'avrebbe mai detto al Sangio di 10 anni fa, che sognava la vita da popstar, che la felicità sarebbe stata una famiglia? Una famiglia molto particolare, ma la più bella al mondo. Un semplice loro sorriso mi cambia l'umore, anche quando torno scazzato da una sessione in studio o da gli innumerevoli impegni. L'altro giorno un giornalista mi ha chiesto quale fosse l'emozione più grande che avessi mai vissuto e io non c'ho pensato un attimo nel dire che fosse la nascita di mia figlia. Non ci credo ancora quando la vedo saltellare per casa che sia passato così velocemente il tempo. Lei è un'emozione continua: la prima sua parolina, che non è stata ne papà e ne mamma per nostro grande dispiacere, ma è stata Imo. Ora vi chiederete cos'è Imo? ve lo spiego subito. Imo è Simone, quel giorno stava tornando a casa e lei piangeva disperata che non voleva lasciarlo andare via. Allora si è arrabbiata così tanto che ha urlato Imo e ci siamo tutti bloccati. Lasciamo stare Simone perché ancora gongola per questo. Simone un pilastro per Giulia è diventato un pilastro anche per nostra figlia. Ogni giorno devono assolutamente vedersi o la piccola diventa una monella ingestibile. I suoi primi passi sgangherati e le innumerevoli cadute, I suoi baci, le sue carezze, il suo modo di magiare sono tutte gioie per me. Ora Giulia le sta insegnando sia lo spagnolo che il catalano. Ci hanno spiegato che così piccoli apprendono meglio. Ed è bello sentirla ripetere tutte le paroline in tre lingue diverse nei suoi modi particolari. Susy le parla spesso in catalano giusto per farle capire i suoni e per riuscire già a capire cosa dice. È una piccola spagnola, con gli occhi cielo come il papà. Questo letto di questa camera senza di loro è bruttissimo, ma era necessario così per tradizione. Beh anche se noi conviviamo da tanto, volevamo rispettare qualche tradizione. Siamo in una villa gigante nei pressi di Vicenza, dove abbiamo deciso di sposarci. Fra le varie location che abbiamo visto fra Roma e Vicenza, ci siamo innamorati di questa. Innanzitutto qui difronte ha un hotel che può ospitare tutti i nostri ospiti. Poi è meravigliosa, piena di verde e ha una chiesa nelle sue mura. È proprio il posto per noi.

Ad un certo punto qualcuno apre di botto la porta della stanza interrompendo il mio flusso di pensieri.

-su dormiglione, sveglia. Oggi non puoi dormire. È il grande giorno- dice mio fratello

-perché sono dovuto capitare in questa famiglia?- dico

-simpatico. Dai che fra poco viene Deddy e ha detto che ti sistema lui i capelli-

-i capelli non si toccano, rimangono al naturale, ricci come piacciono a Giulia-

-ma che carino che sei- dice prendendomi in giro. Io ignoro questo suo parlare e dico

-Comunque ho dormito poco. Non sono in ansia, giuro. Sono solo euforico non vedo l'ora di vedere Giulia!-

-eh ma se non ti sbrighi ora arriva il fotografo, quindi in piedi a fare colazione-

-wow mi hai fatto portare la colazione a letto. Che fratello premuroso-

Si avvicina e mi scompiglia i capelli.

-oggi, dopo la nascita di tua figlia, è un altro giorno che ricorderai per sempre. È un'emozione unica. Il mio fratellino si sposa, mi sembra impossibile. Mi sembra ieri quando sei nato. Invece sei cresciuto in fretta, sei un uomo, sei papà. Ricordati però che per me sarai sempre il cucciolo da proteggere! -

-Abe- lo abbraccio e per stemperare dico- me l'avevano detto che i matrimoni fanno questo effetto! – e ridiamo anche se siamo con le lacrime agli occhi.

Un amore può durare in eterno?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora