Tornato a casa con quel batuffolo di pelo notai mia madre in cucina, non era arrabbiata come al solito. Sembrava non essersi accorta dell'orario. "Mamma, va tutto bene?" Sentivo come parlava vivacemente dalla cucina. Così mi avviai lì e vi trovai un uomo dai capelli bianchi con il volto sorridente segnato da delle profonde occhiaie, era mio padre seduto su una delle sedie. "Hey, ti sembra questa l'ora di tornare a casa? Con quale ragazza sei stato fino a quest'ora?" Non gli rivolsi la parola ma guardai mia madre "Ero con Todoroki, scusami se ho fatto tardi... comunque questo è il nostro nuovo animale domestico, lui non lo può tenere..." Lei era così felice di avere suo marito nuovamente a casa che tutto ciò che vedeva le sembrava fantastico "Tranquillo Izuku, il gatto potrai tenerlo, e sono felice che tu abbia degli amici con cui uscire, però ora vai a dormire." Dissi un sonoro Buonanotte e mi avviai in camera.
Disteso sul letto presi George per poggiarlo sul mio petto, era molto tranquillo, si stava riprendendo dalle cure che aveva ricevuto pochi giorni prima. Lo accarezzai con delicatezza e mi addormentai un po' più leggero, sentendo di non essere più solo. La mattina seguente mi svegliò qualcosa, prima del mio solito orario. Era mio padre "Buongiorno dormiglione, non stai più correndo la mattina, vero? Beh è meglio ricominciare, vestiti che ti aspetto giù." Non era un invito, ma un obbligo. Controllai un attimo dove fosse George e lo vidi appisolato su un mucchio di vestiti sporchi. Così realizzai che ciò che era successo la sera prima era reale. Mi alzai e mi vestii in fretta. Mio padre era già in tuta da ginnastica. "Veloce, due kilometri di riscaldamento e uno di velocità." La resistenza non era un problema, ma la velocità non era proprio il mio forte.
Finita la tortura corsi in casa a cambiarmi e arrivai alla fermata sfinito. Todoroki vedendomi in quello stato disse "George non ti ha fatto dormire stanotte?" Io allora dissi solo "Mio padre" Salimmo sul bus e trascoremmo tutto il tragitto in silenzio. Per la stanchezza poggiai la testa sul finestrino umido e se non fosse stato per Todoroki sarei rimasto spiaccicato lì per ore.
In stazione provai ad avviarmi verso il treno ma venni fermato dal ragazzo dai capelli bianchi. "Non pensare nemmeno di salire su quel treno senza esserti svegliato fuori prima". Allora mi feci portare verso la caffetteria e lui insistette per offrirmi. Sapendo di non poter cambiare la sua idea, lo lasciai fare. Dopo pochi minuti arrivò il mio caffè "Così perderemo il treno!" Todoroki che si era seduto dinanzi a me, fece spallucce "Ne passerà un altro tra cinque minuti". Controllai il tabellone degli orari, ed era vero, così mi tranquillizzai e presi un sorso di quella bevanda calda, amara e schiumosa. Dopo due minuti finimmo e ci avviammo verso il treno.
Arrivati lì passarono lentamente tutte le ore teoriche. Mi stavo annoiando a morte e mi sarei annoiato ancora di più quella sera con mio padre. Sbuffai guardando in generale la classe, sembrava appena stata pulita, sentivo il leggero odore di limone e candeggina "Midoriya-kun, venga a fare l'espressione così almeno presterà attenzione alla lezione." Così presi il gessetto e con stupore del professore e dei miei compagni, in una ventina di secondi finii l'esercizio." Mi ero esercitato tutta l'estate sotto richiesta di mio padre e la fatica aveva dato frutto, ora conoscevo parzialmente tutto il programma.
Il professore allora mi disse "Vai al posto" E non mi rivolse più nemmeno uno sguardo per tutta l'ora. A ricreazione volevo stare con Uraraka e Tenya, ma il ragazzo sarebbe andato in biblioteca, invece la castana aveva conoscuto Tsuyu e ora erano diventate molto amiche. Perciò mi rassegnai a stare da solo. Mi sedei e senza provare nè disagio nè turbamento osservai gli uccelli che volavano liberi. Vicino s me camminava qualcuno, riconoscevo quei passi. Kacchan si sedette dinanzi a me e in un silenzio tombale mi scrutava. Appoggiò la sua testa sul mio banco e di istinto poggiai una mano tra quei morbidi capelli biondi cenere. Credevo si sarebbe indispettito, invece chiuse gli occhi e non proferì parola. Dopo tanto tempo sentii il mio cuore battere di nuovo. Con la coda dell'occhio notai una figura ma non feci in tempo a vederla che se n'era già andata via.
Kirishima's pov
Bakugou aveva detto che sarebbe andato in bagno, così decisi che l'avrei aspettato in giardino, eppure non lo vedevo arrivare, dopo dieci minuti mi preoccupai, e mi diressi in bagno dove non trovai nessuno, così provai a cercarlo sotto un albero dove amoreggiavamo durante la pausa pranzo. E nemmeno lì nulla, perciò rimase solo la nostra aula. E proprio lì vidi una scena che mi spezzò il cuore che era già in mille pezzi. Si trovava lì con Midoriya che gli acarezzava i capelli. Il mio ragazzo si stava accocolando a qualcun'altro che non ero io... me ne andai da lì in lacrime amare.
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Quel bacio sott'acqua ~Tododeku~
Teen FictionTodoroki e Midoriya si ritroveranno a vivere nello stesso paesino di montagna. Passati sconosciuti, amori nuovi e tanti problemi racchiusi nelle mura di una classe, li porteranno ad avvicinarsi, e chissà... buona lettura!