Midoriya's pov
Ero confuso dalla situazione. Non sapevo perchè gli chiesi proprio di ricominciare, era stata una persona orribile con me. Eppure c'era qualcosa che mi attraeva, i bei ricordi, tutti quegli abbracci e le notti passate insieme a guardare film. Odiavo ammetterlo, ma mi mancava. Avevo bisogno di parlarne con qualcuno, Todoroki forse...
Entrato in treno trovai Uraraka seduta. Sembrava pensierosa quanto me. Giunto vicino a lei mi notò. Provai a scriverle un messaggio, però non mi rispose. Ero preoccupato, la vedevo sempre triste.
Nel nostro silenzio trascorsimo il viaggio, arrivati poi alla stazione dell'autobus trovammo Todoroki. Pensai che la ragazza si sarebbe subito rallegrata nel vedere il ragazzo che le piaceva, invece non sembrava dargli conto. Sia io che Todoroki eravamo straniti, non sapevamo bene cosa fare.
"Ehm... Io e Todoroki abbiamo un gatto, sta a casa mia però... se ti fa piacere, puoi venire a visitarlo qualche volta." Guardai Todoroki "Proprio oggi ci eravamo organizzati per accudirlo assieme, ti vuoi unire?" Il ragazzo probabilmente aveva capito la situazione, perciò mi lasciò fare.
Dopo tale notizia Uraraka sembrava stare un po' meglio, così io e Todoroki iniziammo ad aggiungere dettagli su dettagli del nostro amico peloso, e lei sembrava sempre più distratta da quel dolore che si portava sempre dietro. Più tardi giunsimo tutti insieme a casa mia.
Non feci in tempo ad entrare che mi volò uno schiaffo in pieno volto. "Dove sei stato fin'ora? Guarda che dovevi allenarti con me!" I miei amici non dovevano vedere ciò. Mi girai verso di loro, erano preoccupati. "Tranquilli, sistemo tutto subito". Entrai in casa. L'uomo dinanzi a me era furioso e ubriaco. "Papà per favore possiamo parlarne dopo? Appena se ne andranno Uraraka e Todoroki. Ti giuro che ho una spiegazione per tutto questo. Ora vai a letto e riposati."
Lo portai pian piano su per le scale, lo schiaffo bruciava ancora sul mio volto, ma avevo altro di cui preoccuparmi. Quando si sdraiò sul letto gli misi vicino una bottiglia d'acqua. Poi velocemente me ne andai.
Arrivato nuovamente alla porta notai i due parlare tra di loro "Scusate ragazzi, mio padre di solito non è così, probabilmente si è ubriacato." Provai a buttarla sul ridere ma Uraraka mi chiese "Parlava di un certo allenamento, va tutto bene?" Quella era sicuramente l'ultima cosa di cui preoccuparsi "Tranquilli ragazzi, è ubriaco dice cose senza senso. Ogni tanto facciamo ginnastica insieme tutto qui."
I due si trabquillizzarono e salimmo tutti insieme in camera mia, trovammo George sul davanzale della finestra e poco vicino a lui vi era il mio cuscino ridotto a brandelli, sospirai. Appena Uraraka vide il gatto si gettò su di lui per coccolarlo, io e Todoroki invece iniziammo a pulire il macello.
Passò un'ora e mia madre tornò a casa. Era visibilmente preoccupata, le spiegai velocemente l'accaduto. Mi mise una mano sul viso per accarezzarmelo. In quel momento scesero dal piano di sopra Todoroki e Uraraka. Il ragazzo disse "Scusate, se disturbiamo possiamo andare" Mia madre li fermò "No no rimanete pure, ora preparo la cena"
Uraraka disse che doveva andare assolutamente a casa per aiutare i suoi genitori. Così rimanemmo in tre. Io e Todoroki quindi aiutammo mia madre a preparare la cena. Era bello stare in loro compagnia, mi sentivo molto tranquillo e felice. Todoroki era un po' l'opposto di mia madre, sempre calmo, quasi apatico, silenzioso ma che in verità aveva molto da dire. Lui e mia madre stavano andando molto d'accordo, ne ero contento.
Finito poi di mangiare e sparecchiare, io e il mio amico tornammo in camera. Lui si sedette sul letto mettendosi George sulle cosce, mentre io mi sedei sulla sedia della scrivania. Iniziammo a parlare del più e del meno. Arrivammo a raccontarci delle estati passate da bambini e di tutto quello che ci piaceva. Parlammo anche della scelta del nostro laboratorio e compresi che aveva deciso di fare un torto al padre iscrivendosi all'indirizzo d'arte. Ciò mi fece ridere.
Pensavo si fosse creata la giusta atmosfera per parlargli, così ci provai. Il cuore mi batteva in gola, stavo leggermente tremando. Lui notando ciò mi invitò a sedermi al suo fianco. Così feci "Se non te la senti ancora di parlarmi di qualcosa, non devi, tranquillo". Io però volevo farlo.
"No, con te mi sento molto a mio agio, intendo... veramente tanto, ma non troppo!" Oddio che stavo dicendolo, volevo sotterrarmi. Eppure lo sguardo sereno di Todoroki mi incitava a continuare "Quindi si, ciò che sto per dirti è perchè mi fido di te." Presi un piccolo respiro." A me piacciono i ragazzi... in verità uno in particolare... è Kacchan."
Todoroki era leggermente sorpreso, però pochi secondi dopo si ricompose "Non me l'aspettavo... grazie per esserti confidato con me. Solo... sei sicuro che Bakugou sia quello giusto? Ti ha fatto molto male... sai cosa intendo." Era molto preoccupato e non potevo biasimarlo.
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Quel bacio sott'acqua ~Tododeku~
Dla nastolatkówTodoroki e Midoriya si ritroveranno a vivere nello stesso paesino di montagna. Passati sconosciuti, amori nuovi e tanti problemi racchiusi nelle mura di una classe, li porteranno ad avvicinarsi, e chissà... buona lettura!