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Mi sdraiai sul letto leggermente affranto. Non volevo lasciarlo andare. Durante il viaggio di ritorno avevo pensato già dove sistemargli le ciotole per l'acqua e per il cibo. Avevo anche già messo nel carrello di Amazon una lettiera! Misi quel batuffolo di pelo sul mio petto e pensai a chi potevo darlo. Sicuramente non l'avrei mandato in un gattile. Poteva venir adottato da qualche irresponsabile o peggio.

Mi concentrai su chi avevo attorno...passai un bel po' di tempo ad analizzare le persone del paese e infine giunsi a due possibili candidati. Uraraka, era abbastanza responsabile e sicuramente gli avrebbe dato tutto l'affetto del mondo, però ero preoccupato per la sua condizione economica, un gatto le sarebbe stato un peso in più. Il secondo candidato invece era Midoriya. Non lo conoscevo ancora abbastanza, ma sentivo che la compagnia di un animale domestico gli avrebbe fatto bene.

Poco dopo al primo pensiero su Midoriya, ne conseguirono tanti altri. Innanzitutto il suo vestiario appariscente, ma il suo carattere totalmente contrapposto. I suoi modi di fare tipici, come il parlottare fra sè e sè per riorganizzare i pensieri, la sua ansia quando Bakugou si avvicinava a lui, e quello schiaffo...chissà cosa era successo tra quei due. La curiosità non mi dava pace. Era la prima volta che mi interessavo seriamente alle faccende altrui.

Mi impuntai a conoscerlo meglio. Volevo sapere tutto di lui. E con questi pensieri decisi mi addormentai.

Midoriya's pov

Tornato a casa mi presi una bella strigliata da mia madre. Non era arrabbiata, non si arrabbiava mai. Era solo molto preoccupata, mi sentivo in colpa, sapevo di aver sbagliato. Non riuscivo nemmeno a guardarla negli occhi. Lei allora si impietosì. "Stai tranquillo Izuku. Solo, la prossima volta avvisami e non fare così tardi." Mi stampò un bacio in fronte e si sedette sul divano..."Allora con chi mi avevi detto di essere uscito?"

A quella domanda mi bloccai, lei sapeva quanto Kacchan mi avesse fatto soffrire, e sicuramente non sarebbe stata contenta nel sapere che mi ero fatto mettere i piedi in testa dal buonismo, perdonandolo. Così le mentii per la prima volta in vita mia. "Sono uscito con alcuni compagni di classe e ho conosciuto meglio Kirishima, è molto simpatico. Beh, era una mezza verità infondo. Lei sorrise felice "Bene, ma ora è il momento di andare a dormire, che ne dici?" Io allora con un leggero senso di colpa, mi diressi nella mia camera. Prima o poi glielo dirò! Pensai tra me e me.

Mi gettai a tuffo sul letto. Ero esausto, ma dalla settimana seguente, avrei avuto modo di fare ciò che veramente desideravo. Scrivere, era da sempre stata la mia passione nascosta, e tra mille storie, desideravo da sempre pubblicarne una. Voltai lo sguardo verso la scrivania, era piena di cianfrusaglie sparse qua e là, e lì vicino, a terra, si trovava il medesimo spettacolo con gli scatoloni. Traslocare e trovare un nuovo posto per ogni cosa era difficile. Sospirai, e proprio in quel momento, il suono di una notifica, rieccheggiò nella stanza. Presi in mano il telefono.

"Hai fatto ciò che ti ho chiesto?" Roteai gli occhi per la noia e risposi.

"Ci sto provando"

Subito dopo mi spostai ad osservare dalla mia finestra, quella di Todoroki, sembrava essere tornato a casa anche lui, ciò mi tranquillizzò. Ma cosa stavo facendo!? Non potevo stalkerare una persona in questo modo! Finita questa scena spensi le luci e andai definitivamente ad addormentarmi tra mille pensieri.

La mattina seguente corsi verso la fermata, non so il perchè, ma avevo voglia di raccontare a qualcuno come fosse andata la mia uscita del giorno prima, e quel qualcuno era Uraraka. Infatti era l'unica alla quale avevo parlato un po' della situazione. Salutai sia Todoroki che la ragazza. "Hey Uraraka, allora devo dirti che ieri è andata molto bene. Alla fine abbiamo fatto pace! E mi sono divertito tantissimo". Salimmo sul bus e automaticamente io e la mia amica ci mettemmo vicini, continuando a chiacchierare attivamente. Non prestai molta attenzione alle occhiatacce di Todoroki che ormai si era abituato a stare con me di prima mattina. Gli avrei parlato più tardi.

E a proposito del ragazzo. Mi rivolsi più cautamente ad Uraraka, quasi sussurando. "Scusami per la domanda brusca, ma tu e Todoroki vi conoscete da tanto...i suoi capelli sono sempre stati così?" Lei si girò verso di lui, quasi si fosse dimenticata com'era fatto. "Penso tu stia intendendo i capelli bianchi, beh, sono storie passate, non se ne dovrebbe parlare. Diciamo che da piccolo la sua chioma era nera pece ma poi per via dei traumi e dello stress, gli sono cresciuti bianchi. E ora è così."

Rimasi un po' spiazzato, non me lo sarei mai potuto immaginare. Chissà cosa doveva aver passato, in più era così giovane. Avevo moltissime domande e alcuna risposta. Scesi dal bus, volevo dirigermi verso la stazione, quando qualcuno mi toccò lievemente la spalla. Mi girai e ovviamente era Todoroki che con una faccia più apatica del solito, mi chiese "Vorresti un gatto?"

Quel bacio sott'acqua ~Tododeku~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora