Todoroki's pov
I giorni passarono, e tutto sembrava fermo. Rimasto a quella serata. Dove tutto accadde. Kirishima non veniva più a scuola da tempo. Tra Bakugou e Midoriya si percepiva aria di tensione. Gli unici che avevano giovato della situazione erano Uraraka e Tenya, tra i quali sbocciò un giovane amore.
Tutto questo non aveva importanza ora. Mi ritrovavo seduto dinanzi a quel vetro. Pensai per un secondo di andare via, scappare dai miei problemi, ma quando dall'altra parte lo vidi arrivare cercai in tutti i modi di rimanere calmo. Ci avevo lavorato e ora dovevo affrontarlo.
Indossava una tuta arancione, era diverso dall'ultima volta che l'avevo visto. Erano passati anni. I suoi occhi erano ancora più infossati. I suoi capelli stranamente neri, tinti con chissà che liquido. E infine le sue braccia, bruciate e piene di tatuaggi, di quelli che si fanno in prigione smontando le bic.
"Touya"... Riuscii a dire solo questo. "Finalmente ti sei fatto vivo. Pensavo fossi morto." Alla parola "morte" mi orriddii. "Quindi... che mi racconti?" Disse con un leggero ghigno.
Mi ero preparato con lo psicologo, ce la potevo fare. "Ho delle domande. Su quello che è successo quel giorno". Lui sbuffò.
"Non ti chiederò il perchè. Non c'è. Ma come ti senti per le tue azioni?" Lui mi osservò, scrutava ogni mio segnale del corpo. "Sento di aver fatto la cosa giusta... uccidendola. Era solo uno straccio da buttare." Lacrime che non piangevo da anni, stavano per uscire. Avevo gli occhi lucidi quando notai che stava picchiettando il mignolo sinistro sul suo fianco.
Era un linguaggio segreto che avevamo escogitato da bambini per farci capire che stavamo dicendo una bugia. Non era un gesto casuale. Ma ovviamente, come potevo credergli?
I 10 minuti di visita erano finiti. Me ne andai. Lì fuori c'era Enji ad aspettarmi. Non mi chiese nulla, non gli interessava veramente. Piuttosto si concentrò su ciò che serviva a lui "Allora, a scuola il corso di scienze politiche come va?" Dovevo fare di tutto per inseguire il mio sogno. Come Midoriya voleva diventare uno scrittore, io sarei diventato un artista.
"Non mi sono iscritto. Sto facendo il club di arte. Voglio fare l'artista". Lui rimase composto alla guida della sua macchina. "No, non lo farai, tu farai economia. E basta." Non volevo stare zitto. "No. Non deciderai quello che ne è della mia vita. Se tu vuoi superare l'azienda del padre di Midoriya a me non interessa! IO VOGLIO SOLO QUESTO". Urlai con la voce che non avevo mai avuto.
"Andiamo a scuola. Subito. Cambierò io stesso la tua iscrizione" Deglutii. "Fai come ti pare, ma questo non mi fermerà dall'inseguire il mio sogno". Si doveva fare sempre come voleva lui.
Arrivammo veramente davanti scuola. Lui entrò, ordinandomi di starmene seduto al mio posto. Almeno dovevo guardare il lato positivo. Ero riuscito a parlare con Touya. Scrissi un messaggio a Midoriya, per chiedergli come stesse, il quale, nel frattempo si era chiuso in casa. Non sapevo cosa gli passasse per la testa, potevo solo immaginare.
Midoriya' pov
La sera in cui Todoroki mi riportò a casa mi sembrò quasi che tutto si fosse risolto, o che nulla fosse davvero successo.
Eppure, dovetti fare i conti subito dopo con i miei dubbi.
Cosa provavo davvero per Katsuki?
E lui per me?Ripensai al bacio. Un momento che spesso sigilla un rapporto d'amore, che poteva diventare talmente disgustoso.
Un sapore che nemmeno lo spazzolino e il migliore dentifricio poteva togliere.
Poi, allo schiaffo, che dopo il primo momento di rabbia, lasciò spazio solo allo sconforto.
Ero stato usato come un giocattolo. E anche il mio cervello si era preso gioco di me forzando dei sentimenti mai esistiti.
Fissavo il soffitto con le lacrime secche agli occhi. Sentivo lo stomaco in subbuglio, e il reflusso salire. Quei giorni era stato difficile mangiare qualunque cosa.
Mia madre aveva cercato di tirarmi su con il mio dolce preferito, ma oltre a punzecchiarla con la forchetta, portarla alla bocca sembrava impossibile.
Mi sentii anche in colpa, mia madre mi voleva bene e nonostante i problemi causati da mio padre in quei giorni cercava di prendersi cura di me. Per un attimo mi ero sentito nuovamente bambino.
Ero anche stato fortunato, l'uomo era andato via per un'altro "breve periodo" almeno potevo risparmiarmi le sue lamentele costanti sulla mia persona.
Nella mia testa continuavano a ripetersi le scene della festa, e non riuscivo a fermarle in nessun modo.
Io, Bakugou e Todoroki.
Il vaso, la goccia e colui che poteva essere la colla. Ma per il momento avevo in testa solo un altro rosso.
Avevo vestito i panni dell'amante inconsapevolmente. Eijiro era un mio amico, e io lo avevo tradito
Fu l'unica persona a cui scrissi in quei giorni. Volevo parlargli e chiarire la situazione da vicino, ma quando mi rivelò che avrebbe cambiato scuola, un coltello affilato mi trafisse.
Mi sentivo complice, sporco.
Eccoci qui! Un nuovo capitolo dopo mesi. Scusarmi non serve a molto, però con la scuola che sta per finire, i capitoli torneranno regolari. Per ora godetevi questo bellissimo capitolo, scritto anche da Miss_Glecss <3
STAI LEGGENDO
Quel bacio sott'acqua ~Tododeku~
Teen FictionTodoroki e Midoriya si ritroveranno a vivere nello stesso paesino di montagna. Passati sconosciuti, amori nuovi e tanti problemi racchiusi nelle mura di una classe, li porteranno ad avvicinarsi, e chissà... buona lettura!