il visconte e io

12

Parliamo di quanto è brutto essere fissati.
Sentirsi gli occhi addosso in qualunque momento, sentirsi giudicato per ogni mossa. Quelle chiacchiere sottovoce che, chiaramente, parlano di te.
Ti senti un pesce fuor d'acqua. È così che mi sento.
<Lady Danbury, sbaglio o tutti mi fissano?> chiedo a quest'ultima, che mi ha fatto compagnia per una camminata mattutina. <credo proprio di sì> si guarda intorno. Andando avanti, scorgo Penelope Featherington con la sua famiglia, anche loro sono attenti a guardarmi, così mi avvicino.
<Qualche problema,Pen?> <certo che no scusami> si affretta a rispondere lei. <Dovremmo dirvi congratulazioni, signorina Villayn?> chiede Lady Featherington con curiosità e forse invidia. <Per cosa dovreste?> interviene Lady Danbury. Pen mi porge l'articolo di Lady Whistledown e rimango basita tanto quanto loro alla lettura. Passo l'articolo a Lady Danbury.
Viscontessa? Corteggiamento?
Che razza di fantasie sono queste?
Apro la bocca in cerca di trovare le parole giuste, ma non ne esce nulla. Fortunatamente c'è Lady Danbury che risponde al posto mio la famiglia Featherington, per poi prendermi sottobraccio e camminare.
<Devo trovare Anthony.>

Non c'è traccia di Bridgerton, perciò mi dirigo direttamente verso casa loro. Da sola, però, poiché Lady Danbury si è fermata a parlare con mia madre.
La cameriera mi accoglie e in salone c'è tutta la famiglia riunita che discute. Non so perché, ma qualcosa nella mia testa mi dice di origliare un po'. È sbagliato,lo so, è maleducato, lo so...ma solo per qualche secondo.
"Ho già detto di no! Ho tantissime pretendenti perché dovrei sposare lei?" obietta Anthony. "Perché è bella, educata, simpatica, colta...non è quello che cerchi in una donna?" risponde Lady Violet alzando un po' la voce. Sento del silenzio, perciò ne approfitto.
Appena metto piede nella stanza gli sguardi si rivolgono tutti su di me.
<Annalisa, cara, posso aiutarti?> Lady Violet si mostra subito gentile e sorridente. <scusatemi, se ho interrotto qualcosa> lancio un'occhiata veloce a Ben ed Eloise, che sembrano capirmi al volo. Benedict sussurra un dobbiamo parlare.
<Non preoccuparti, non sei mai un disturbo> mi rassicura la donna, porgendomi dei biscotti appena sfornati. Ne prendo uno per cortesia e lo assaggio.
È davvero fantastico! Morbido, dolce...okay possiamo alle cose importanti.
<Anthony ti posso parlare un momento?> arrivo al dunque. Lui annuisce e il silenzio continua. <in privato, se non è un problema> specifico.
<Ciò che hai da dirmi puoi dirlo davanti a loro> morde un biscotto e mi fulmina con lo sguardo.
Dovrò cambiare il mio discorso e renderlo più signorile. "perfetto" sussurro e mi accomodo anch'io su una poltrona.
<Immagino che abbiate letto l'articolo di Lady Whistledown-> vengo interrotta da Eloise subito dopo <Oh si, quello su Anthony e il suo corteggiamento irresistibile> ride. Noi altri la guardiamo senza ridere, così chiede scusa e mi fa proseguire. <volevo solo dirti, che ti chiedo la gentilezza-> <Okay, ho capito dove vuoi arrivare. Ti chiedo io la gentilezza di non raccontare bugie in giro. Io non ti sto corteggiando, e per quanto la cosa possa farti piacere in tal caso...beh mi dispiace> stavolta mi interrompe Anthony.
<PIACERE?> alzo la voce <Se proprio dobbiamo parlare sei tu che vai a mettere strani voci in giro! Figurati se spero che tu...> mi interrompo.
<E tu figurati se io voglia...> dice mentre sogghigna. <Cosa vorresti dire?>
<Ragazzi, calmatevi! Tutti e due.> Lady Violet ci richiama. <Ero venuta qui per dirti, se mi fai continuare, che dovremo far cambiare idea a Lady Whistledown> concludo. <Far cambiare idea a lei non sarà un enorme problema, lo è però, sapere cosa ne pensa la Regina. Il suo pensiero è il pensiero di tutti, e se lei vi vuole insieme...beh dovrete faticare> ci informa Lady Violet, quasi sorridendo.
Io ed Anthony rispondiamo contemporaneamente. Io con un "certamente" e lui con un "sarà fatto".
È una sfida Anthony? Perché in tal caso, sfida accettata.