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É il primo ballo alla quale mi presento ormai occupata. Anthony ed io camminiamo insieme per la sala, la mia mano appoggiata al suo braccio.
Le persone ormai non hanno più nulla di dire.
Alla gente interessa solo di poter parlare male, non aspetta altro. E se uno scandalo si rivela in realtà "apposto" cercheranno sempre qualcos'altro di cui potersi lamentare. Eppure mi chiedo perché siano tutti così cattivi...
Non ho rivolto più la parola al visconte da ieri pomeriggio. Non ho il coraggio di affrontarlo.
<sei ancora arrabbiata con me?> mi chiede sottovoce. Non rispondo ma il mio silenzio vale più di mille parole.
Non sono arrabbiata con lui perché credo non mi voglia, ma perché mi ha fatto credere che sia cosi.
<lo prendo come un si> continua lui.
I violinisti cominciano a suonare e la musica inonda la sala. Anthony scosta il suo braccio e si posiziona davanti a me. Mi porge la sua mano invitandomi a danzare. Mi fissa. Quegli occhi scuri puntanti su di me, che squadrano ogni centimetro del mio corpo, che mi fanno venire i brividi. Non mi stancherei mai di guardarli. Mi ci perdo ogni volta che li guardo come se non li avessi mai visti. Accetto il suo invito accostando la mia mano alla sua.
Raggiungiamo il centro della pista e poggia un braccio suo mio fianco, facendomi sussultare.
Balliamo in silenzio. Niente battutine, niente scherzi.
La Regina ci osserva con attenzione al lato destro della sala. Noto che sorride.
A dire la verità, tutti ci osservano.
<stiamo facendo qualcosa di sbagliato?> gli chiedo senza capire. Lui scuote la testa. <Preferisco così, a dire la verità, solo io e te. Mi basta.> mi spiazza. La mia fronte è solo a qualche centimetro di distanza dalla sua. Sento il calore del suo respiro sul mio viso.
Finita la musica, esco fuori la sala per prendere un po' d'aria. O meglio dire, per dare il via libera alle lacrime che scendono dal mio viso. Non riesco a controllarle, non riesco a controllare le mie emozioni. Dei passi pesanti e veloci mi raggiungono da dietro. Mi giro asciugando rapidamente le lacrime .
<stai scappando> esordisce lui <da cosa dovrei scappare?> faccio la finta tonta. <Da me. Da noi> non replico, invece lui continua. <Dimmi perché mi odi così tanto> suona più come un ordine, che una richiesta. <Odiarti? Ma allora proprio non capisci nulla...io ti amo, Anthony! Ma tu mi hai ferita. Quando hai detto di dovermi sposare per forza, gli sguardi che mi lanci da quel momento, cosa mai possono significare? Non vuoi sposarmi. È chiaro. Scappo per non farti vedere che soffro>
confesso sinceramente. L'ho detto, lo amo. Mi sento più leggera, adesso. 
<Credi che io non voglia sposarti? Credi che io non soffra? Ho distrutto il tuo sogno, Annalisa. Alla fine dei conti, hai avuto un matrimonio combinato. Volevi decidere tu della tua vita ed io non te l'ho permesso. Credi che io non ti ami? Io ti amo, Lisa. Talmente tanto che ho buttato via il mio onore per poter assaporare le tue labbra così rosse. Ed è perché ti amo, che mi sono arrabbiato con me stesso. Perché ti ho tolto la possibilità di scegliere.> si avvicina e prende il mio viso tra le mani. Pian piano, le gocce della pioggia bagnano i nostri vestiti e i nostri volti.
Fino a che la pioggia aumenta e siamo completamente bagnati.
<siamo già stati così> mi ricorda, facendomi sorridere. <Ti dai la colpa di troppe cose. Perché sei così esigente con te stesso? Non hai distrutto nessun sogno Anthony. Io volevo sposarmi per amore, e non so noi cosa siamo, forse un disastro, ma se non è questo l'amore allora non so cosa possa esserlo.> Prendo le sue mani e le sposto. Senza però lasciare la presa. <Datti una possibilità. Dalla a me.> mi avvicino, rendendo la distanza tra noi davvero poca. I nostri nasi si sfiorano. Lui inspira fortemente.
<Dio, il tuo profumo mi rende pazzo> muove la testa facendomi aumentare la voglia di buttare le mie braccia attorno al suo collo e baciarlo.
<mostrami quanto pazzo ti fa diventare> lo istigo.
Lui cede alla tentazione e mi bacia. Il bacio è lento, ma passionale. Le nostre labbra sono state lontane troppo tempo. Sono complete solo insieme.
Si stacca d'un tratto e strappa dei tulipani presenti nel giardino della famiglia di Luke.
Me li porge e io li prendo esterrefatta.
<Tulipani, sono il simbolo della passione> spiega guardandoli. Io faccio altrettanto ammirando i colori accessi del giallo e del rosa. Sono i fiori più belli che abbia mai visto. <sono stupendi, Anthony>
<tu sei stupenda> arrossisco al complimento.
<Beh, alla viscontessa Bridgerton piacciono molto i tuoi complimenti, gradirebbe riceverli spesso> ironizzo cominciando a camminare verso la sala.
<Ci tengo ad informarti, viscontessa, che non obbedisco a gli ordini di nessuno> mi raggiunge, spingendo la mia spalla in modo scherzoso.
<sarà un'eterna lotta con te> alzo gli occhi al cielo
<non immagino vita eterna più bella> mi prende per mano ed entriamo di nuovo in sala.
Tutti ci guardano male. Sarà per l'aspetto completamente bagnato.
<Qualcosa non va?> urla Anthony, facendo imbarazzare tutti gli invitati. Una risata mi scappa, e lui mi dà corda.
<solo io e te...mi basta.>

il visconte e ioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora