<Carrozze sospette nel bel mezzo della notte, conosce i pettegolezzi di tutti, si innervosisce quando parlo di Lady Whistledown> Eloise cammina avanti e indietro per il salone di casa sua, ed io l'ascolto seduta ad un comodo divano.
<e poi quand-> <Credi che lei possa essere Lady Whistledown?> la interrompo sorpresa. Lei si ferma di botto e mi guarda pensierosa e triste.
<Eloise, credo che tu stia viaggiando un po' con la mente. Come può Pen essere la scrittrice che tutti temono? È la tua migliore amica...credi che ti nasconderebbe una cosa così importante?> mi alzo e mi avvicino a lei, prendendola per le spalle affinché si tranquillizzi. Lei dopo un po' di esitazione sorride <hai ragione, sto esagerando.> si distacca da quel che non si può considerare nemmeno un abbraccio e afferra un biscotto per poi addentarlo e commentarne il gusto ad alta voce. Una risata mi scappa dato il suo modo goffo di mangiare.
<Eloise non trovo più alcune delle mie vesti, per caso le hai viste?> entra nella stanza, senza maglia. Anthony non si è ancora reso conto della mia presenza, poiché ha la testa china sull'orologio che si sta allacciando al polso. Quando alza lo sguardo e mi nota, sembra avere la mia stessa reazione. Rimane senza dire una parola. Il respiro si affatica ogni secondo in più che passa mentre mi guarda. Distolgo lo sguardo velocemente. <scusate, non sapevo ci foste anche voi> si scusa ed esce dalla stanza.
Voi? Ha davvero usato il voi per parlare con me?
<Ci foste anche voi?> lo raggiungo alle sue spalle, lui si gira non rispondendo. <siamo ritornati ad usare la formalità, Lord Bridgerton?> chiedo incrociando le braccia. <Non avevi detto che avrei dovuto evitarti?> controbatte lui <si, ma-> <perfetto, allora non vedo dove sia il problema.> si gira e ritorna sui suoi passi.
Ha ragione. Perché sono così complicata? Ho chiesto io di evitarci, ho voluto io che non ci fossero complicazioni, allora perché me le creo lo stesso?
Eppure sentire quel distacco nel tono della sua voce, mi ha quasi bruciata viva.<ANNALISA!> sento la voce di mia madre al piano di sotto. <Lisa!> insiste, così mi decido a scendere quelle scale per raggiungerla nel salotto. Ha il nuovo articolo di Lady Whistledown fra le mani e posso solo provare ad immaginare quale pettegolezzo, quella scrittrice, questa volta abbia deciso di scrivere. <Cari lettori> comincia a leggere ad alta voce <sono l'unica che durante lo scorso ballo, ha notato strani sguardi d'intesa tra il nostro diamante della stagione e il libertino di Londra più desiderato?> porge lo sguardo su di me e subito dopo nuovamente al foglio di carta <Magari tra i due scapoli più ambiti della stagione è nato qualcosa, o forse c'è sempre stato...> adesso lascia fisso i suoi occhi su di me. Rimango a bocca aperta sentendo le parole scritte dall'autrice misteriosa. Odio i pettegolezzi, a maggior ragione se sono su di me. Che pettegolezzi poi! Io ed Anthony che proviamo dei sentimenti verso l'altro, lo trovo...strano.
Lady Danbury non mi lascia neppure il tempo di replicare che comincia ad esultare contenta. <Quando avevi intenzione di dircelo?> <Mai! Tra me e Lord Bridgerton non c'è assolutamente nulla>
i loro sorrisi si spengono. <Ma li ho visti anch'io i vostri sguardi> controbatte mia madre.
<Lo sguardo di due persone che ballavano insieme. Questo hai visto. Nulla di più, nulla di meno> insisto.
<lo sai vero, che a volte degli sguardi valgono più delle parole? Le parole possono essere pronunciate a vuoto, gli occhi non sanno mentire. Anthony è un buon partito, un bel ragazzo, vi conoscete da anni. È pieno di difetti ma dove sarebbe il divertimento se fosse perfetto?> si intromette Lady Danbury. Non so bene cosa rispondere. Potrei dire che non è il mio caso, che i miei occhi non dicono nulla. Potrei dire che non è un bravo ragazzo, non solo è pieno di difetti, essi sono anche innumerevoli volte maggiori ai suoi pregi. Potrei dire che sarebbe estenuante passare una vita intera accanto ad un uomo con cui litigare per una qualsiasi sciocchezza. Non so quale delle frasi scegliere, perciò non sceglierò nessuna. <La famiglia Bridgerton ci ha invitate alla tenuta di Aubrey Hall domani pomeriggio. Ho già accettato, ma se per te è un problema passare il pomeriggio, e la notte li, posso disdire.> mia madre mi si avvicina e mi prende per una mano. Mi accenna un sorriso che conosco bene, un sorriso sincero ma non del tutto felice. <Voglio solo la tua felicità> l'abbraccio, come non facevo da giorni.
<non c'è bisogno di disdire. Sarà una dimostrazione che tra me ed Anthony non c'è nulla.>Spazio autrice
scusate se non ho postato per un mese intero, la vacanza mi ha rubato molto tempo e sopratutto connessione! Cercherò di recuperare velocemente💛
spero che la storia vi stia piacendo, ho in mente tante belle scene nei prossimi capitoli!
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il visconte e io
FanfictionLa stagione del 1814 è cominciata. Il visconte Anthony Bridgerton é probabilmente lo scapolo più ambito di Londra, peccato che sia un libertino allergico al matrimonio, o almeno tutti pensano. In realtà il visconte Bridgerton è pronto a trovare la s...