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L'incontro "familiare" tanto atteso è arrivato.
L'intera famiglia Bridgerton è pronta a passeggiare con noi. Incrocio lo sguardo di Benedict, non sembra essere arrabbiato con me, ma la vergogna mi spinge ad abbassare la testa. Mia madre si accorge della mia azione e con un dito sotto il mio mento, alza il mio capo. <Mai abbassare la testa.> mi sussurra accennando un sorriso, ricambio.
<Sapete già cosa fare> dice Lady Violet e tutti entriamo in azione. Lei e mia madre, come da capofila, cominciano a camminare a braccetto enfatizzando i loro atteggiamenti. Seguono Lady Danbury e Daphne, Benedict, Colin ed Eloise, ed infine io e lui. Mi porge il suo braccio e controvoglia con una mano lo afferro. Nessuno dei due osa proferire parola, silenzio stampa. Ho gli occhi fissi davanti a me, ma riesco a sentire il peso del suo studio quando mi osserva mentre camminiamo. Posso anche non ricambiare lo sguardo, ma non posso ordinare al mio corpo di non reagire.
<Annalisa-> cerca di incominciare lui. <ricordi ancora il mio nome, mi sorprendi> lo interrompo.
<Lo so, questo non è quello che volevi. Tu desideravi l'amore, un gentiluomo, un bel matrimonio... invece sei costretta a sposare me> Ma allora proprio non capisce? È così stupido da non capire che non mi interessa un matrimonio perfetto, una bella vita o un gentiluomo, ma semplicemente stare con lui?
Crede che sposarlo mi renda infelice, ma non capisce che è la circostanza a farmi stare male. Il fatto che lui sia così amareggiato nel dover condividere il resto della sua vita con me.
<Ti sbagli, Lord Bridgerton, quello che desideravo era solo non essere presa in giro> finalmente lo degno del mio sguardo e posso notare il suo volto offeso. <Non ti ho presa in giro> corruga la fronte.
<Baciarmi e poi essere più triste che possa perché devi sposarmi, cosa ti sembra di preciso?>
Veniamo interrotti da Lady Danbury, che con il suono della sua tosse, palesemente finta, richiama la nostra attenzione. Captiamo subito che il tono della nostra voce stava diventando troppo alto.
<vor-> <Anthony non è il momento ne il luogo adatto.> lui stranamente non controbatte.

Le persone che ci vedono non fanno altro che mormorare, sparlare e giudicare. Ma nessuno è in grado di poter giudicare qualcun altro. La cosa positiva, è che almeno qualche sorriso ci è stato rivolto, mia madre e le altre due signore ne saranno felici.
Mi scosto da Anthony e raggiungo il mio migliore amico allontanandolo leggermente dagli altri.
<Benedict non so precisamente cosa dirti...solo mi dispiace> cerco di scusarmi. <Lisa, anche se non lo ammettevi, io ti conosco. I tuoi occhi brillano quando lo guardi. Non devi scusarti con me> mi scompiglia i capelli. I tuoi occhi brillano quando lo guardi come vorrei che non fosse vero.
<Eppure ti vedo triste. Non vuoi sposarlo?> mi chiede incuriosito. <Ben, io vorrei con tutto il mio cuore sposarlo, ma solo se lui ricambiasse. E non è così, perciò non lo voglio neppure io.> abbozzo un sorriso quando noto nel suo sguardo un pizzico di tenerezza. <come fai a sapere che non ricambia?> <perché ne parla come se fosse la cosa più brutta che gli potesse capitare. Dovrebbe essere felice di sposarmi, invece sembra così costretto.>
Benedict non risponde, si limita a mordersi l'interno delle labbra pensieroso. Ad un tratto un gentiluomo biondo dall'aspetto gentile mi si avvicina e mi saluta come vecchi amici che si incontrano.
<Congratulazioni> mi guarda dalla testa ai piedi. Vedo ancora un po' di delusione nei suoi occhi.
<Grazie, Luke> rispondo. Anthony si avvicina a noi e assume la sua aria da superiore. Mento alzato, braccia incrociate dietro la schiena, occhi che squadrano e commentano da soli.
<Congratulazioni, Lord Bridgerton, deve ritenersi molto fortunato> Il visconte si limita a sorridere in modo falso. È gelosia, la sua? Quest'uomo è un enigma. Non riuscirò mai a capirlo davvero.
<Spero di vedervi stasera, al ballo organizzato dalla mia famiglia. I miei genitori sono tornati da un viaggio lungo, e quale modo migliore di inaugurare il loro ritorno?> prima che potessi replicare, Anthony mi precede. <Certo che ci saremo. Non me lo perderei per nessuna ragione al Mondo>
pff, simpatico...

il visconte e ioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora