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Un bel bagno caldo era proprio quello che ci voleva.
Non riesco a smettere di pensare alle parole del visconte, risuonano interrottamente nei miei pensieri. Allora prova le mie stesse sensazioni, quando entro nella sua stessa stanza. Quando mi cerca tra la gente e trova il mio sguardo. Quando un uomo mi si avvicina. Quando respirare diventa difficile se gli sono troppo vicina. Se prova questo, allora siamo nella stessa situazione. Il che da un lato mi rassicura, significa che non sono stupida.
<Annalisa, sei pronta? Siamo già tutti al piano di sotto> bussa alla porta Lady Danbury. Mi alzo velocemente dalla vasca e indosso un vestito turchese. Raccolgo i capelli in una treccia morbida.
Raggiungo gli altri al piano di sotto, dove mi aspetta una cena deliziosa. Prendo posto accanto a Daphne ed Eloise. <Vi state trovando bene ad Aubrey Hall?> chiede Violet gentilmente a mia madre. Come se fosse una calamita, ripongo il mio sguardo su Anthony e dei brividi mi percorrono lungo la schiena notando che già mi guardava. <oh benissimo, come sempre. Non vi ho mai ringraziata abbastanza per l'ospitalità che avete sempre avuto per me e per mia figlia> risponde mia madre. <non c'è ne bisogno> cerca di replicare ma mia madre la interrompe nuovamente <invece si. Non è facile per noi, con un marito che non è mai presente ma è sempre fuori per affari. Inoltre mia figlia non gode della compagnia di una sorella o di un fratello come i vostri figli. Voi però ci avete sempre trattate come parte della vostra famiglia> è vero. Ho sempre dato per scontato di passare le feste con i Bridgerton, di poter presentarmi a casa loro quando ne avevo voglia. Ho sempre dato per scontato la loro amicizia.
<Siete mia amica, per me è solo un piacere Lady Mary> Violet porge la sua mano a quest'ultima, e le stringono con affetto.
Mentre le guardo continuo a sentirmi osservata, giro la testa alla mia destra e lui è ancora lì con gli occhi puntati su di me. Taglia la sua carne, beve, senza distogliere lo sguardo. Ed io faccio altrettanto.
<tutto bene?> cattura la mia attenzione Daphne. Annuisco per poi intromettermi in un discorso tra Colin ed Eloise. Anche Anthony ha smesso di guardarmi e parla con Benedict.

<Buonanotte> saluto tutti e torno nella mia camera.
Indosso le mie vesti serali e mi stendo sul letto.
Per quanto cerchi di dormire, sembra impossibile prendere sonno. bruciavo al solo pensiero di non dover vedere più il vostro viso tra la gente Cambio posizione costantemente, destra Non esiste un luogo, un momento, in cui voi non mi vesserete sinistra, siete il mio tormento ,pancia in giù. Non è la soluzione. Riesco ancora a sentire le gocce di pioggia sul mio viso.
Mi alzo dal letto ed esco fuori dalla mia camera, in cerca di distrazioni. Mentre scendo le scale, qualcuno sta facendo il percorso opposto. Mi giro e cerco di salire le scale abbastanza velocemente da non farmi vedere. <cosa ci fate ancora sveglia?> nell'udire la sua voce, mi volto rassegnata. <potrei farvi la stessa domanda> lui percorre gli ultimi tre gradini che ci separano. <risponderei senza alcun problema> fissa le mie labbra mentre parla.
Non posso permettere che riaccada, qualunque cosa fosse, tra noi deve esserci la dovuta distanza.
Mi scosto più indietro, lui alza lo sguardo sui miei occhi. <dovrei andare, Lord Bridgerton> <dovreste> concorda lui. Eppure, rimango lì immobile. "Cammina!" continuo a ripetere nella mia testa, ma le gambe non si muovono di un passo. Proprio mentre Anthony si sta per avvicinare, viene interrotto.
<Anthony sei qui> Daphne sposta lo sguardo dal fratello a me <ti cercavo> lui annuisce, e senza nemmeno salutare scende nuovamente le scale. Daphne rimane qualche secondo a guardarmi e poi segue il fratello maggiore.

il visconte e ioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora