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Capitolo 19








«Cosa ci fai qui?»

Semplice domanda da rispondere e per Esteban sa cosa significa avere la coscienza sporca per il suo comportamento non consono da aver utilizzato in questi due giorni, lui ha sbagliato e non ha idea di come sistemare il macello.

Si sente in colpa e dopo aver chiuso definitivamente con Elena, lui ha aperto gli occhi e una cosa è certa, lui si è trovato bene con Sara e non vuole per niente perderla e non vuole scappare.

Si avvicina, ma Sara indietreggia di un passo, non si sente sicura. Si sente presa in giro, dopotutto hanno passato dei bellissimi momenti assieme. Si era ritrovata a girovagare per Monza ed aveva in mente Esteban, ma non riesce a mandare giù il suo comportamento.

Esteban rimane di stucco e allora decide di non fare nessun passo e spiegare come siano andate le cose, forse è meglio così.
Nel mentre il suo cellulare continua a squillare, ma lui non ha intenzione di rispondere e non vuole rovinare l'ulteriore momento.

«Cosa ci fai qui?» ripete per la seconda volta, ma con un tono più alterato e si trattiene per non piangere, si sente ferita.
«Voglio spiegarti» dice con calma, ma Sara inizia a ridere per non urlare dal nervoso.
«Cosa vuoi spiegare? Lo so che ti sei visto con Elena» Esteban rimane senza parole perché non pensava che sapesse il suo nome, ma forse qualcuno è venuto a dirle la verità.
«Si è vero» deve ammetterlo. È l'unica cosa che può fare in questo esatto momento, non può più nascondersi. La guarda in faccia con serietà. «Mi ha rotto le scatole per farsi che ci potessimo affrontare per l'ultima volta»

Sara tira fuori il cellulare e mostra una foto dove si vedesse Esteban in compagnia di Elena e si scambiavano un bacio, Esteban rimane proprio a bocca aperta e non pensava che qualcuno fosse così infame da fare questo nei suoi confronti.

«Mamma mia, si vede da questa foto come avete affrontato la situazione» dice schifata. «Esteban puoi anche andartene dopo questa presa per il culo» blocca il cellulare e se lo rimette nella tasca dei suoi jeans.
«Voglio dirti quanto mi dispiaccia e sono serio per una volta» Sara alza gli occhi al cielo.
«Non credo alla tua serietà» non c'era da aspettarselo questa reazione da parte della bionda ed Esteban abbassa la testa mortificato e non voleva fare questo torto. «Mi dispiace Sara, non volevo ferirti»
«Non volevi ferirmi?!» si altera. Si avvicina bruscamente al pilota e il suo sguardo serio mette a disagio Esteban. «Tu non mi prendi per il culo, hai capito? Io come dovrei sentirmi dopo ad aver visto questa foto?! Uno schifo! Esteban, sono stata veramente bene in questi giorni, mi hai difesa e poi cosa fai? Te la baci! Mio dio, non pensavo di frequentarmi con un idiota! Non voglio conoscere una persona che mi prenda per i fondelli e mi racconta un sacco di balle per ripulirsi la coscienza» si asciuga una lacrima, è troppo ferita talmente sta dicendo in questo esatto istante la sua verità dei fatti. «Vattene.» dice a denti stretti.

Esteban per la prima volta nella sua vita piange in silenzio, non aveva mai versato una lacrima davanti ad una persona, lo faceva sempre di nascosto, ma questa volta è grazie a Sara che si stia sbloccando definitivamente. Si asciuga una lacrima.

«E io volevo dirti una cosa importante, sono qui a piangere come una femminuccia, non lo avevo mai fatto davanti ad una persona qualsiasi, io sono qui per dirti quanto ci tengo e dopo averla baciata, io sentivo il bisogno di allontanare una persona non giusta per me ed essere qui da te e vorrei costruire qualcosa con te. Mi hai cambiato e non avevo mai parlato con nessuno di te e tutti gli ingegneri, meccanici e persino Otmar sono stati ammaliati da te! Tu sei diversa da tutti e il tuo essere timida hai fatto suscitare in me un qualcosa che non avevo mai provato» prende le sue mani e sorride perché è pronto a fare un passo verso di lei. «Forse mi hai fatto innamorare di te e l'ho detto a Elena, mi aveva baciata per ripicca e so che lei sia stata d'accordo con qualcuno per farci questa infamata»

Sara non sa se fosse vero oppure una menzogna per pulirsi la coscienza. Abbassa leggermente la testa perché non riesce a guardarlo in faccia, troppa paura di affrontare un'altra batosta. Le sue lacrime scendono copiosamente sulle sue guance e la vista è appannata per colpa delle lacrime intrappolate nei suoi occhi.
Esteban non voleva farla piangere e si sente in colpa ad averla ferita nel suo profondo. L'abbraccia e scoppiano tutti e due in lacrime perché loro due sono uniti e stavamo bene insieme, sia fisicamente, mentalmente e psichicamente.
Dalla prima volta che si erano visti si sono baciati e da quel momento tutti e due non desideravano un secondo bacio.
L'amore fa questi scherzi e poi quando si mette in mezzo la testa, mezze cose non si fanno per la paura oppure per non fare un passo e poi? Arriva il rimpianto di non aver preso un'altra strada.

Sara vorrebbe veramente non ascoltare la sua testa, ma viene tartassata dai suoi paletti e si sente imprigionata nelle sue paranoie più assurde, ma questa è una cosa normale che il novantanove per cento delle persone ha queste fissazioni o paranoie che siano.

«Esteban, io non so...»
«Io voglio provare con te»

Esteban mette due dita sotto il suo mento e lo alza dolcemente, vuole vedere quegli occhi azzurri come il mare traforare il suo cuore. Vuole perdersi e guardare ammaliato il suo bellissimo viso.
Appoggia la fronte contro la sua e fissarla da vicino.

«Sasa» ormai lui chiama così questa dolce ragazza. Sorridono.
«Mi era mancato questo soprannome»
«Invece a me mancano quelle bellissime labbra» Sara strabuzza gli occhi e non crede alle sue orecchie di aver sentito quella bellissima frase, sembra banale, ma per Sara ha suscitato dentro di sé un caos. Il suo cuore batte forte, il suo stomaco si stringe e tutti i suoi nervi iniziano a muoversi con minuscoli movimenti.

«I want someone who love me
I need someone who needs me
'Cause it don't feel right when it's late at night
And it's just me in my dreams
So I want someone to love (Voglio qualcuno che mi ami, ho bisogno di qualcuno che abbia bisogno di me, perché non mi sembra giusto quando è notte fonda restare solo nei miei sogni, quindi voglio qualcuno da amare.)» Sara canta la sua canzone preferita prima di far combaciare le loro labbra in una danza di amore e di desiderio, quello che provano entrambi, in questo istante, e talmente c'è foga e la voglia di approfondire il loro bacio, da dolce diventare vorace, sentono la voglia di voler di più e tutto quello che fosse successo se n'è andato dai loro pensieri e vogliono solo godersi.

Improvviso - Esteban OconDove le storie prendono vita. Scoprilo ora