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Capitolo 2

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Capitolo 2







Ore passano e Sara è sempre chiusa nella sua stanza, non sente niente oltre le cuffiette perché ha il volume a palla. Non vuole sentire solo con calma la sua amata musica.

Sua sorella è nell'altra stanza, ha dovuto sopportare fin troppo la discussione dei suoi con lei, solo perché ha dovuto rifiutare un maledetto voto.

Da una parte pensa:" chi me lo ha fatto a fare di iscrivermi in un'università?"
Questa domanda le frulla da ben due anni e mezzo. Si pente di aver iniziato a frequentare quella facoltà.

I suoi sono ancora nel salone che stanno discutendo a voce alta, talmente parlano forte che si sentono le voci oltre la porta. Si maledice nella sua mente.

Vorrebbe andare dalla gemella e di dirle di andare a farsi una vita tutta loro. Vorrebbe accompagnarla in quella esperienza, lontana dalla routine, lontana dall'ansia.

Per colpa dei genitori, Dalila soffre di ansia. Deve prendere dei calmanti per far passare quegli attacchi e ogni tanto esagera con le pastiglie.

Stranamente è riuscita a nascondere questo segreto a tutti, per adesso non è ancora uscito. Vorrebbe parlarne con la sorella, ma non si sente sicura perché magari i genitori le spiano. Non hanno privacy in quella casa.

Non possono raccontare una minima avventura che i genitori lo sanno subito.
Purtroppo, Dalila deve tenersi tutti i suoi demoni dentro un diario segreto. Non può parlarne tranquillamente con i suoi genitori perché non si sente compresa.

Dalila dovrebbe essere la positiva della sua gemella, ma purtroppo non è così. Anche lei passa dei suoi momenti no, ma ne ha tanti, però deve fingere che vada tutto bene, per il quieto vivere in questa casa.

Possiamo andarcene da questa casa
-inviato✓

Non illuderti🙁

Io non mi illudo, ma sei tu che non vuoi farlo
-inviato✓

Non voglio farlo perché non abbiamo liquidi

Chi ti dice che non abbiamo liquidi?
-inviato✓

Sente bussare violentemente dalla stanza e sa già chi è. Blocca immediatamente il telefono perché non si sente tranquilla dal fatto. Quando apre la porta si trova suo padre con uno sguardo duro.

Dalila si guarda attorno per non vedere la presenza di sua madre. Il telefono le vibra in mano, ma non ha tempo di leggere la notifica. Suo padre entra nella stanza senza dire una parola.

Non riesce a capire quel comportamento molto strano.

«Te lo ripeto, perché hai accettato quel voto?» non vuole demordere il castano.

Dalila trattiene il respiro perché non sa il reale motivo. Cioè, in verità lo sa. Non ha più voglia di mettersi in gioco per farli contenti. Ha sempre odiato essere paragonata alla migliore rispetto alla sua gemella.

Improvviso - Esteban OconDove le storie prendono vita. Scoprilo ora