Lovers' Hearts

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[Soft]

«Hai un talento per trovare persone strambe, eh?»
«Ho trovato te, quindi direi di sì.»

———

In cui Christian può finalmente tornare a casa per le vacanze di Natale, sul treno incontra un ragazzo riccio e un po' imbranato, e senza aspettarselo riceve il miglior regalo che sia mai esistito. E pensa che, a volte, due cuori si riconoscono senza che noi facciamo niente.







«Treno in transito al binario tre. Allontanarsi dalla linea gialla.»

Christian sbuffò annoiato mentre la gracchiante voce registrata ripeteva lo stesso messaggio un paio di volte, sempre con la sua cadenza meccanica e innaturale.

In tutta sincerità, amava e odiava i treni in transito, in base alla stagione: li adorava durante le giornate estive, quando attraversavano di gran carriera la stazione, portandosi dietro una piacevolissima ventata d'aria che spazzava via almeno per un attimo la calura.

Li odiava, invece, durante l'inverno, quando creavano un insopportabile turbinio di gelo che sembrava capace di trascinare con sé anche il più piccolo rimasuglio di calore faticosamente racimolato.

E in quel momento il suo odio era ai massimi picchi, considerando che era una fredda sera di dicembre e che lui era lì fuori da un'eternità, perché il suo treno era in ritardo di ben cinquanta minuti.

Cinquanta! Avrebbe fatto prima a chiedere un passaggio a Babbo Natale, a quel punto.

Come se non bastasse, l'interno della stazione era senza riscaldamento e perciò nemmeno aspettare lì sarebbe stato meglio. Tanto valeva stare all'aperto, ormai.

Christian sbuffò di nuovo - il fiato caldo che si trasformava in nuvolette chiarissime non appena lasciava le sue labbra - e si strofinò le braccia con le mani coperte dai pesanti guanti di lana. Nonostante il giubbotto, il berretto e la sciarpa che lo avvolgeva fin quasi alle orecchie, stava congelando.

Ben presto sarebbe stato un Christian-ghiacciolo, in mostra in un museo per essere osservato dalle generazioni future. Ma almeno in quel modo sarebbe stato al caldo.

«Treno in transito al binario tre. Allontanarsi dalla linea gialla.»

«Ho capito, ho capito.» Sbuffò Christian, andando a ripararsi dietro una delle colonne che sostenevano la tettoia, nella speranza di proteggersi almeno un pochino dal vento in arrivo.

Chiuse gli occhi per un attimo, sentendo in lontananza il ritmo regolare del treno in corsa sulle rotaie, ma li spalancò di colpo quando il mezzo sfrecciò ad altissima velocità proprio alle sue spalle, investendolo in pieno con una ventata che lo spostò facilmente di mezzo metro, congelandolo fino alle ossa.

A quel punto Christian sentì l'irrefrenabile impulso di schiaffeggiarsi da solo: aveva sì cercato riparo dietro una colonna, peccato che si fosse messo sul lato sbagliato, così invece di ripararsi si era totalmente esposto.

Idiota, si insultò mentalmente, spostandosi dall'altra parte e aggrottando la fronte infastidito dal frastuono del treno.

A giudicare da quanto fossero stordite le sue capacità intellettive, aveva davvero bisogno della pausa natalizia.

Glimpse of Us|| ZenzonelliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora