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In cui Mattia frequenta l'ultimo anno di liceo nascondendo da anni la cotta che ha per il suo professore di francese ma, finalmente, le sue fantasie diventano realtà.
L'ultimo anno di liceo è quello in cui, senza ombra di dubbio, è maggiormente sconsigliabile rimanere indietro.Infatti studiare poco alla volta consente nel rush finale dei mesi caldi un ripasso oculato e moderato. Insomma, iniziare con il piede giusto garantisce anche un finale trionfante.
Gli argomenti di studio sono forse più interessanti rispetto agli anni precedenti, almeno così la pensa Mattia.
Se prima si doveva sforzare per aprire un libro e mettersi a fare mappe concettuali per far sì che gli argomenti restassero ben impressi nella sua mente, adesso è un vero piacere leggere quei capitoli anche per le sue conoscenze personali, solo perché ha davvero voglia di saperne di più.
L'ultimo anno è quello in cui tutti gli insegnanti tendono, generalmente, ad ammorbidirsi e a simpatizzare. Si organizzano cene, scherzi e occasioni per stare tutti insieme. Questo Mattia lo ha notato fin da subito con il professore di francese, per esempio.
Gli sembra più spensierato, alla mano, e si è accorto anche che non ci pensa due volte adesso a scambiare due battute con gli alunni. Forse perché sta per liberarsi di una classe di scalmanati, si sta togliendo un peso di dosso e non dovrà più disperarsi per quei ragazzini quasi ventenni.
«Non riesco a recuperare, Mattia. Più la fine si avvicina, più i miei voti con Stefanelli calano. Secondo me vuole bocciarmi! Che schifo il francese.»
Matteo è sempre stato il compagno di banco di Mattia. Non hanno posti assegnati, al cambio dell'ora ognuno può scegliere liberamente in quale banco sedersi e Wax, il soprannome con il quale il ragazzo si fa chiamare, magari perché è un tipo di poche parole o forse perché ha subito capito che Mattia non gli avrebbe creato problemi, ogni mattina per cinque anni si è lasciato cadere a peso morto e con poca grazia sulla sedia di legno accanto a quel ragazzino dai capelli un po' ricci e lo sguardo smarrito che ricorda un cucciolo di cerbiatto.
Non hanno mai parlato più di tanto, il loro rapporto potrebbe sembrare strano per chi li vede dall'esterno. Principalmente i due si vedono solo in pausa pranzo nel cortile sul retro del liceo per fumarsi una sigaretta, solo il rosso in realtà, e si limitano a stare seduti uno accanto all'altro durante le lezioni per prendere appunti senza troppe distrazioni.
Eppure appena hanno una sera libera in cui non devono studiare per qualche test non ci pensano due volte ad incontrarsi per approfondire, diciamo così.
«Non possono bocciarti per una sola materia, Wax. La tua media non è così male, hai solo qualche problema con la grammatica, ma sei comunque vicino alla sufficienza. Forse...»
«Oh, sta' zitto. Non hai voce in capitolo! Sei il cocco di Stefanelli, lo sanno tutti. Hai visto come ti guarda ogni volta che prendi il massimo ai suoi test? Fottiti.»
«Fotti-mi.»
Ad un primo sguardo, Wax ha il classico aspetto da bad boy. Insomma, ha rischiato più volte la sospensione per aver fumato erba nei bagni della scuola - e c'era anche Mattia con lui, nonostante non avesse fatto nulla, si ritrovò a sgattaiolare dalla finestra, è quello lo sanno solo loro due - non socializza con gli altri studenti, è come un fantasma che si aggira per le aule solo per fare il suo dovere e stare attento alle lezioni, ha sempre questo modo di vestirsi con colori smorti e jeans trasandati ma, se ci si passa un po' di tempo insieme si capisce che è solo un ragazzo con interessi diversi rispetto ai suoi coetanei.
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Glimpse of Us|| Zenzonelli
Fanfiction'Cause sometimes I look in his eyes And that's where I find a glimpse of us And I try to fall for her touch But I'm thinking of the way it was Said I'm fine and said I moved on I'm only here passing time in her arms Hoping I'll find A glimpse of us'...