The Not Heard

III

𝘕𝘰𝘵𝘢 2: 𝘐𝘭 𝘥𝘦𝘵𝘦𝘯𝘶𝘵𝘰 𝘚𝘰𝘬𝘰𝘭𝘰𝘷 𝘢𝘭𝘭𝘶𝘥𝘦 𝘢𝘭𝘭𝘢 𝘴𝘤𝘰𝘮𝘱𝘢𝘳𝘴𝘢 𝘥𝘦𝘪 𝘤𝘰𝘳𝘱𝘪 𝘥𝘦𝘪 𝘥𝘦𝘵𝘦𝘯𝘶𝘵𝘪 𝘥𝘰𝘱𝘰 𝘭𝘢 𝘮𝘰𝘳𝘵𝘦, 𝘪𝘯𝘷𝘪𝘵𝘢𝘯𝘥𝘰𝘮𝘪 𝘢𝘥 𝘢𝘱𝘳𝘪𝘳𝘦 𝘭𝘦 𝘣𝘢𝘳𝘦 𝘤𝘩𝘦 𝘴𝘰𝘯𝘰 𝘴𝘵𝘢𝘵𝘦 𝘤𝘰𝘯𝘴𝘦𝘨𝘯𝘢𝘵𝘦 𝘢𝘪 𝘧𝘢𝘮𝘪𝘭𝘪𝘢𝘳𝘪. 𝘚𝘶𝘤𝘤𝘦𝘴𝘴𝘪𝘷𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘷𝘪𝘦𝘯𝘦 𝘱𝘪𝘤𝘤𝘩𝘪𝘢𝘵𝘰 𝘥𝘢 𝘶𝘯𝘢 𝘨𝘶𝘢𝘳𝘥𝘪𝘢 𝘦, 𝘲𝘶𝘢𝘯𝘥𝘰 𝘯𝘰𝘯 𝘨𝘭𝘪 è 𝘱𝘪ù 𝘱𝘰𝘴𝘴𝘪𝘣𝘪𝘭𝘦 𝘷𝘦𝘥𝘦𝘳𝘮𝘪, 𝘦𝘴𝘴𝘢 𝘴𝘪 𝘴𝘤𝘶𝘴𝘢 𝘤𝘰𝘯 𝘭𝘶𝘪 𝘦 𝘨𝘭𝘪 𝘥𝘪𝘤𝘦 𝘵𝘦𝘴𝘵𝘶𝘢𝘭𝘪 𝘱𝘢𝘳𝘰𝘭𝘦: "𝘗𝘦𝘳𝘥𝘰𝘯𝘢𝘮𝘪 ******, 𝘮𝘢 𝘥𝘪 𝘧𝘳𝘰𝘯𝘵𝘦 𝘢 𝘭𝘦𝘪 𝘯𝘪𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘱𝘳𝘦𝘧𝘦𝘳𝘦𝘯𝘻𝘦". 𝘈 𝘤𝘰𝘴𝘢 𝘢𝘭𝘭𝘶𝘥𝘦𝘷𝘢?
𝘕𝘰𝘵𝘢 3: 𝘐𝘯𝘴𝘱𝘪𝘦𝘨𝘢𝘣𝘪𝘭𝘮𝘦𝘯𝘵𝘦, 𝘢𝘭 𝘥𝘦𝘵𝘦𝘯𝘶𝘵𝘰 𝘗𝘢𝘳𝘪𝘴𝘪 𝘷𝘪𝘦𝘯𝘦 𝘤𝘰𝘯𝘤𝘦𝘴𝘴𝘰 𝘥𝘪 𝘮𝘶𝘰𝘷𝘦𝘳𝘴𝘪 𝘢𝘭 𝘥𝘪 𝘧𝘶𝘰𝘳𝘪 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘴𝘶𝘢 𝘤𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘯𝘦𝘭𝘭𝘦 𝘰𝘳𝘦 𝘯𝘰𝘵𝘵𝘶𝘳𝘯𝘦. 𝘐𝘮𝘱𝘰𝘴𝘴𝘪𝘣𝘪𝘭𝘦 𝘤𝘩𝘦 𝘳𝘪𝘦𝘴𝘤𝘢 𝘢 𝘯𝘰𝘯 𝘧𝘢𝘳𝘴𝘪 𝘣𝘦𝘤𝘤𝘢𝘳𝘦 𝘥𝘢𝘭𝘭𝘦 𝘨𝘶𝘢𝘳𝘥𝘪𝘦 𝘤𝘩𝘦 𝘤𝘪𝘳𝘤𝘰𝘯𝘥𝘢𝘯𝘰 𝘭𝘢 𝘱𝘳𝘪𝘨𝘪𝘰𝘯𝘦. 𝘊𝘰𝘮𝘦 𝘧𝘢 𝘢𝘥 𝘢𝘷𝘦𝘳𝘦 𝘲𝘶𝘦𝘴𝘵𝘪 𝘱𝘳𝘪𝘷𝘪𝘭𝘦𝘨𝘪?
𝘕𝘰𝘵𝘢 4: 𝘓𝘢 𝘨𝘶𝘢𝘳𝘥𝘪𝘢 𝘝𝘪𝘯𝘤𝘦 𝘥𝘪𝘤𝘩𝘪𝘢𝘳𝘢 𝘤𝘩𝘦 𝘪𝘭 𝘥𝘦𝘵𝘦𝘯𝘶𝘵𝘰 𝘗𝘢𝘳𝘪𝘴𝘪 𝘴𝘪 𝘳𝘪𝘧𝘪𝘶𝘵𝘢 𝘥𝘪 𝘣𝘦𝘳𝘦 𝘦 𝘮𝘢𝘯𝘨𝘪𝘢𝘳𝘦 𝘵𝘶𝘵𝘵𝘰 𝘲𝘶𝘦𝘭𝘭𝘰 𝘤𝘩𝘦 𝘱𝘳𝘰𝘷𝘪𝘦𝘯𝘦 𝘥𝘢𝘭𝘭𝘢 𝘮𝘦𝘯𝘴𝘢 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘱𝘳𝘪𝘨𝘪𝘰𝘯𝘦, 𝘤𝘰𝘴𝘵𝘳𝘦𝘵𝘵𝘰 𝘤𝘰𝘴ì 𝘢𝘥 𝘦𝘴𝘴𝘦𝘳𝘦 𝘯𝘶𝘵𝘳𝘪𝘵𝘰 𝘥𝘢 𝘶𝘯𝘢 𝘴𝘢𝘤𝘤𝘢 𝘢𝘭𝘪𝘮𝘦𝘯𝘵𝘢𝘳𝘦.
𝘕𝘰𝘵𝘢 5: 𝘓𝘢 𝘴𝘦𝘤𝘰𝘯𝘥𝘢 𝘢𝘭𝘢 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘱𝘳𝘪𝘨𝘪𝘰𝘯𝘦, 𝘤𝘰𝘯𝘵𝘦𝘯𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘢𝘭𝘵𝘳𝘦 𝘤𝘦𝘭𝘭𝘦, è 𝘴𝘵𝘢𝘵𝘢 𝘳𝘢𝘴𝘢 𝘢𝘭 𝘴𝘶𝘰𝘭𝘰 𝘱𝘦𝘳 𝘤𝘳𝘦𝘢𝘳𝘦 𝘭'𝘦𝘥𝘪𝘧𝘪𝘤𝘪𝘰 𝘪𝘯 𝘤𝘶𝘪 𝘥𝘰𝘳𝘮𝘰 𝘪𝘯𝘴𝘪𝘦𝘮𝘦 𝘢𝘥 𝘢𝘭𝘵𝘳𝘪 "𝘤𝘰𝘭𝘭𝘦𝘨𝘩𝘪". 𝘛𝘶𝘵𝘵𝘪 𝘪 𝘥𝘦𝘵𝘦𝘯𝘶𝘵𝘪 𝘥𝘪 𝘲𝘶𝘦𝘭𝘭'𝘢𝘭𝘢 𝘴𝘰𝘯𝘰 𝘮𝘰𝘳𝘵𝘪, 𝘵𝘳𝘢𝘯𝘯𝘦 𝘶𝘯𝘰. 𝘊𝘩𝘪 è 𝘪𝘭 𝘴𝘰𝘱𝘳𝘢𝘷𝘷𝘪𝘴𝘴𝘶𝘵𝘰?

♞

Continuai a fissare la mia calligrafia sottile e chiara per quelle che mi parvero ore, ma probabilmente erano pochi minuti. Sapevo che in quel luogo ci fosse qualcosa che non andava, ero il motivo per cui mi trovavo lì, eppure non mi aspettavo di ricavare così tante domande in così poco tempo.

«Nicole!». Qualcuno bussò alla porta e quel qualcuno era Daneen, la mia vicina di camera. «Sei sveglia? Andiamo a fare colazione?».

Non ho proprio dormito Daneen, se proprio vuoi saperlo.

«Arrivo!». Nascosi il mio taccuino al solito posto, lontano da occhi indiscreti, e con le mani mi lisciai il lungo vestito dal colore tortora che avevo scelto. Il tessuto era simile ad una camicia, infatti un paio di bottoni argentati percorrevano, in fila, il centro del mio petto. Un cerchietto nero che spiccava a contrasto con il biondo dei miei capelli completava il look da brava ragazza che ero stata costretta ad adottare per entrare nella mia parte.