⛓️ 𝐃𝐀𝐑𝐊 𝐑𝐎𝐌𝐀𝐍𝐂𝐄 𝐒𝐓𝐀𝐍𝐃-𝐀𝐋𝐎𝐍𝐄 ⛓️
Ci sono vendette che non hanno tempo e sbagli per cui non esiste redenzione.
Nicole Castillo, laureata in psicologia, ne ha solo uno per finire in un'isola in mezzo all'oceano antartico di nome Hea...
Oggi è la festa dei defunti, in Sicilia, e soprattutto a Palermo, é una festa molto sentita. Ci convinciamo che le persone care non se ne vadano mai del tutto, che si prendano sempre cura di noi. É una coincidenza che questo capitolo sia capitato proprio oggi, la scaletta l'ho fatta molto tempo fa, ma lo prendo come un segno. Se state commemorando un defunto e oggi é una giornata un po' triste, spero che questo capitolo sia il giusto mix fra dolore e gioia che possa addolcire un po' le prossime ore. Buona festa dei morti, amici e amiche🤍
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Quando mi svegliai quel giorno, poggiando i piedi sul pavimento per infilarmi le pantofole, ero cosciente del fatto che l'intera giornata sarebbe stata come vivere l'inferno sulla terra. Sul mio telefono, poco sopra l'orario, si trovava la data di oggi scritta in piccolo: mercoledì 20 dicembre 2023. Sei anni dalla sua morte.
Theodore non era ancora tornato a Heard Island, a quanto pare si sarebbe trattenuto fino al possibile, facendo ritorno soltanto il giorno della nostra partenza. A me, Lysander, Daneen, Vince e altre poche guardie erano stato concesse delle ferie natalizie da passare a casa, un paio di settimane per rilassare la mente e tornare ad operare al meglio una volta rientrati a lavoro. Non sapevo con quale criterio fossero stati scelti i i dipendenti da far tornare a casa, ma il fatto che Cairo e altere guardie corrotte rimanessero qui senza la nostra supervisione mi preoccupava e non poco.
Oggi non c'era spazio per la preoccupazione pero, oggi c'era spazio, nel mio cuore e nella mia mente, solo per il dolore e la nostalgia.
«Casper», mi sentii chiamare con un tono delicato.
Alzai lo sguardo e trovai due occhi scuri colmi di dispiacere. Era lui l'unico che conosceva bene la storia e il motivo per cui avevo scelto quel lavoro. Sapeva che giorno infernale fosse per me, lo viveva al mio fianco, assorbendo il mio dolore e asciugandomi le lacrime, da anni.
Dentro qualsiasi missione ci trovassimo, anche in terre dove la guerra spazzava via tutto, durante quel giorno io mi spegnevo, mi arrestavo, mi nascondevo in qualche stanza e facevo a botte con il mio stesso dolore. «Prenditi del tempo per te. Oggi puoi posare l'ascia per un secondo e rimandare a domani la tua missione da eroina, il mondo non cadrà a pezzi».
Mi sfilò delicatamente la penna dalle mani, che stavo usando solamente come anti-stress, e mi guardò con dolcezza, strisciando il dorso di due dita sulla mia guancia a mo' di carezza. «Non lasciare che il dolore ti tolga il respiro come ha fatto a tuo fratello. Lui non lo vorrebbe».