Sono passati due giorni dalla partita contro la Salernitana e ho approfittato di questi pomeriggi passati in sala prove per studiare la coreografia da portare agli Eurovision.
Verso ora di pranzo raggiungo mio padre a bordo campo, dove i ragazzi stanno finendo di allenarsi e lo trovo in piedi, dietro la linea bianca che incornicia l'intero campo, intento a scrivere qualcosa su un quadernino.
<<Ciao papà, pranziamo insieme?>>
Gli chiedo avvicinandomi, lanciando di tanto in tanto qualche occhiata verso i calciatori, alla ricerca di Giovanni.
<<Vorrei tanto tesoro, ma devo vedermi con De Laurentiis>>
Mi risponde, senza nemmeno alzare lo sguardo dal foglio.
<<Ultimamente vi incontrate spesso>>
Mentre pronuncio queste parole, il mister dei bianco azzurri posa finalmente il quaderno e mi degna di uno sguardo.
<<C'è tanto lavoro da fare, soprattutto per la festa e per la probabile vittoria della squadra>>
Spiega, osservando i suoi amati calciatori, cosa che dopo qualche secondo faccio anche io.
<<Come procede in sala prove?>>
Mi chiede, forse per cambiare discorso o forse perché realmente interessato a quello che faccio.
<<Bene, non mi posso lamentare>>
Rispondo voltandomi nuovamente verso di lui.
<<Mi fa piacere tesoro>>
Questa volta anche lui si volta verso di me e lascia spazio sul suo volto ad un sorriso luminoso.
<<Ragazzi basta così, pausa pranzo!>>
Urla a tutta la squadra per poi lasciarmi un bacio sulla fronte e incamminarsi verso il varco che porta all'uscita dal campo. Alcuni ragazzi lo seguono mentre altri trascorrono alcuni minuti a scambiarsi quattro chiacchiere, io invece prendo posto sulla panchina vuota e mi guardo un po' intorno, almeno fino a quando non sento il cellulare nella mia tasca vibrare.
Lo estraggo dal tessuto felpato della tasca dei pantaloni e quando mi accorgo che è un'email da parte della direzione degli Eurovision, la apro."Buongiorno
In questa e-mail troverà alcune informazioni importanti per quanto riguarda l'evento e il suo arrivo a Liverpool. Prima di tutto volevamo informarla che, quanto alle spese di volo e albergo, se ne occuperà l'azienda stessa.
Al suo arrivo in Hotel le verrà consegnato un pass che dovrà indossare ogni qual volta farà ingresso nell'arena, sia per le prove che per l'esibizione ufficiale.
Qui sotto, in allegato, troverà il programma per intero, con tanto di orari e indirizzo dell'hotel e dell'arena.
Sono graditi puntualità e serietà, ci faccia sapere al più presto il nominativo del suo accompagnatore.
Cordiali saluti
Direzione Eurovision Song Contest"Leggo il contenuto col fiato sospeso e do un'occhiata al programma, scoprendo con stupore che gli orari sono tutti fattibili, l'unica cosa che mi lascia perplessa è proprio la questione "accompagnatore", visto che mio padre non mi ha ancora dato conferma.
Rileggo l'email altre due volte prima di bloccare il telefono e posarlo in tasca, poi mi alzo dalla panchina per andare a mangiare, ma qualcuno me lo vieta.
<<Hey Giada>>
Mi volto nella direzione da cui proviene la voce e porto una mano sulla fronte per coprire gli occhi dal sole. Pierluigi avanza verso di me a passo svelto e una volta raggiunta, si posiziona di fronte a me.
<<Ciao>>
Metto le braccia conserte, lui invece sfila i guantoni usati durante l'allenamento.
<<Visto che non mi hai più scritto ho pensato di chiedertelo di persona>>
Inizia a parlare e già riesco a sentire in lontananza la frase che sta per dire.
<<Stasera sei libera?>>
Mi guarda negli occhi e lo faccio anche io per un secondo, ma la mia attenzione viene rubata dal passaggio di Giovanni alle spalle del portiere, che non perde occasione di lanciarmi una strana occhiata.
<<Allora?>>
La voce di Gollini mi fa tornare alla mente la domanda che mi ha appena fatto e alla quale non ho ancora risposto.
<<Hem scusami, ma stasera sono occupata>>
Ennesima bugia della settimana, stasera sono più che libera e so che forse il suo intento è quello di uscire in maniera amichevole, ma ora come ora ho la testa altrove.
Non sapendo come uscire da questa situazione mi limito a sorridergli in segno di saluto, poi lo sorpasso e raggiungo la mensa del centro sportivo.
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PASSO A DUE - Giovanni Di Lorenzo
FanficGiada, ballerina di 25 anni, passa la maggior parte delle sue giornate chiusa in sala prove. La cosa più importante per lei è sempre stata la musica, compagna fedele della sua vita fin da quando era bambina. Suo padre, Luciano Spalletti, l'ha sempr...