CAPITOLO 26

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Sono quasi le nove di sera e qualche minuto fa, Giovanni ha richiesto alla reception il servizio in camera per la cena. Siamo entrambi in camera ora, io sono seduta su una poltroncina molto comoda a leggere in maniera più attenta il fascicoletto con tutti gli appuntamenti, lui invece è in bagno da qualche minuto.
Mentre leggo l'ultima fascia oraria riguardo le prove che avrò domani, sento la porta del bagno aprirsi alle mie spalle.
<<Che ci fai ancora così?>>
Mi domanda, ma io continuo a dargli le spalle.
<<Così come?>>
Chiudo il fascicolo e mi volto. Mi ritrovo davanti un bronzo di Riace dai muscoli scolpiti e ricoperti di tatuaggi.
Giovanni è il mutande avanti ai miei occhi e i miei occhi contemplano ogni parte del suo corpo, dall'alto verso il basso, senza tralasciare nulla.
<<M...ma non ho un costume>>
Ribatto, probabilmente rossa in viso e con l'agitazione che aumenta sempre di più.
<<Neanche io, ma ti ricordo una cosa...>>
Fa una pausa e si avvicina a me, si china leggermente per arrivare all'altezza del mio viso e punta i suoi occhi nei miei.
<<Ti ho già vista nuda>>
Inizio a sentire caldo, molto caldo e i miei occhi senza volerlo, o forse si, finisco in mezzo alle sue gambe.
<<Ti imbarazzi?>>
Mi domanda notando il rossore sulle mie guance e facendo un passo indietro.
<<È così evidente?!>>
Dico per poi alzarmi e posare il fascicolo sulla poltroncina su cui ero seduta.
<<Abbastanza, ma a me piace>>
Afferma, avvicinandosi nuovamente a me.
<<Perché non vai a cambiarti?>>
Propone prima di lasciare un soave bacio sulle mie labbra, facendo scattare una scarica elettrica in tutto il mio corpo.
<<Va bene>>
Rispondo poco prima di sorpassarlo e raggiungere il bagno. Una volta dentro sfilo la maglia e i pantaloni restando così in intimo, ma non esco subito, osservo la mia immagine riflessa nello specchio e inizio a fare una sorta di discorso interiore.
<<Puoi farcela, l'hai già fatto, devi solo lasciarti trasportare, forza!>>
Provo a convincermi e solo dopo qualche istante mi accorgo che questa mattina ho indossato, come completino intimo uno tutto nero in pizzo, con lo slip a brasiliana.

Esco dal bagno e con grande sorpresa noto che Giovanni e già immerso nella vasca con la testa poggiata sul bordo di quest'ultima.
Faccio qualche passo verso la Jacuzzi e quando il numero 22 del Napoli si accorge della mia presenza, lascia trapelare sul suo viso un'espressione compiaciuta.
<<Cazzo>>
Lo vedo compiere qualche movimento al di sotto delle bolle che invadono la vasca e poco dopo mi fa cenno con la mano di raggiungerlo.
Faccio come dice e mi siedo di fronte a lui, con le gambe serrate e il corpo completamente immerso nell'acqua. Restiamo a guardarci per minuti interminabili e dal modo in cui mi osserva capisco che questa distanza tra noi non durerà ancora per molto.
<<Vieni qui>>
Allunga un braccio verso di me e senza farmelo ripetere due volte, afferro la sua mano. Mi ritrovo in piedi al centro della vasca, con le bolle e gli schizzi d'acqua che solleticano la mia pelle. Continuano a guardarci e poco a poco mi tira verso se, facendomi avvicinare sempre di più al suo corpo.
Ad un tratto poggia le mani sulle mie cosce e mi tira verso il basso facendomi sedere a cavalcioni su di lui.
<<Non dovresti sentirti in imbarazzo, ora stiamo insieme>>
Nonostante le sue parole, faccio ancora fatica a credere che effettivamente siamo una coppia adesso, ma decido di non guastare in momento con le mie solite paranoie.
Passo le mani lungo le sue braccia, fin quando non raggiungo il suo petto, punto in cui le mie mani si fermano.
Guardo i tratti neri che ricoprono la sua pelle ambrata e provo ad immaginare i significati di tutti quei disegni e quelle scritte.
<<Ti piacciono?>>
Mi domanda notando mi interessata.
<<Si, ma mi piace ancora di più pensare che ognuno di questi nasconde una storia>>
Ammetto tracciando alcune line nere che percorrono il suo braccio destro.
<<Magari un giorno potrei rivelarti tutti i miei segreti>>
Mi guarda serio mordendosi lievemente il labbro inferiore, cosa che mi fa impazzire.
<<Potresti iniziare ora, non credi?>>
Propongo, passando lo sguardo dai suoi occhi alle sue labbra.
<<I segreti hanno un prezzo>>
Sorrido maliziosa per un istante, poi rispondo.
<<Sarebbe?>>
Lo sento sistemarsi sotto di me mentre con un dito percorre la spallina del mio reggiseno.
<<Se vuoi conoscere un mio segreto devi togliere questo>>
Sorride malizioso e nel giro di qualche secondo il mio reggiseno finisce sul parquet della stanza.
I suoi occhi passano da un seno all'altro fin quando non inizia a toccarli con le mani, facendomi arrossire ancora di più.
Mi dimentico completamente dei segreti di cui stavamo parlando poco prima e istintivamente inizio a muovere il bacino su quella che ormai è diventata un'erezione.
Lo sente ansimare ed emettere mugoli flebili che non fanno altro che suscitare in me il desiderio di averlo dentro.
<<Non ce la faccio più...>>
Quasi si lamenta affranto dalla voglia mentre le sue mani finiscono sui miei fianchi, inducendomi a muovermi con più veemenza.
<<Spostati>>
Mi fa alzare dalle sue gambe e sfila i boxer che fino a pochi secondi fa coprivano la sua intimità. Senza dire nulla e senza darmi il tempo di razionalizzare il tutto, sfila anche i miei slip, lasciandoci completamente nudi.
<<Ti voglio>>
Sussurra in maniera sensuale facendomi finire di nuovo a cavalcioni su di lui. Iniziamo a baciarci come due forsennati intenti a vivere in una situazione di astinenza da baci. Le nostre lingue si intrecciano e io continuo a muovermi su di lui senza però far combaciare le nostre intimità.
Ad un tratto lo sento entrare e senza smettere di baciarlo continuo a muovermi facendo movimenti circolari e andando su e giù sulla sua durezza.
<<Cazzo...cazzo...>>
Inizia a gemere e quando smettiamo i di baciarci, poggio la fronte sulla sua perdendomi nei suoi occhi.
Le sue mani tornano sui miei seni, questa volta non in maniera delicata.
<<Ah...ah...>>
Urlo staccandomi dalla sua fronte e alzando gli occhi al cielo. Sento che potrei esplodere da un momento all'altro e devo ammettere che rispetto alla prima volta questa è molto più bella.
Mi muovo sempre più forte, sento le gambe tesissime attorno a lui per quanto sto andando forte, ma lui sembra apprezzare la cosa visto il modo in cui continua a gemere.
<<Alzati...>>
Seguo il suo ordine e non appena mi sposto dalle sue gambe, lui si alza e stringe la sua durezza in una mano, iniziando a masturbarsi proprio avanti ai miei occhi, per portare a termine ciò che io ho iniziato.
Dopo qualche secondo viene, facendo finire il seme tutto sul parquet della stanza. Continua a muovere la mano, sempre più lentamente e nel mentre riprende fiato e fa dei sospiri lunghissimi.
Sono in preda ad una crisi ormonale, così mi alzo e riprendo a baciarlo in maniera passionale. Le sue mani finiscono sui miei glutei e spingono la mia intimità verso la sua, più e più volte.
<<Appoggiati al bordo>>
Ancora una volta seguo ciò che mi dice mentre lui si abbassa dinanzi a me.
<<Ma cosa...>>
Neanche il tempo di concludere la frase che me lo ritrovo con la testa tra le mie gambe.
Un calore e una sensazione mai provata prima, invade ogni poro della mia pelle e più muove la lingua più il piacere aumenta, vorrei che questa sensazione non finisse mai.
<<Ah...>>
Urlo stringendoci i seni e mordendomi le labbra.
<<Gio....ah>>
Gemo, facendo finire una mano tra i suoi capelli, spingendo la testa più in profondità.
Il piacere aumenta costantemente, così come i miei gemiti, fino a quando non esplodo sulle sue labbra.
Lo vedo alzarsi e arrivare con il viso a pochi millimetri dal mio, sono ancora in una fase confusionale, persa tra il piacere e la voglia di averne ancora. Si avvicina ancora di più e mentre sta per baciarmi qualcuno bussa alla porta.
<<La cena è servita>>
Sussurra lui, lasciandomi un veloce bacio e uscendo dalla vasca.

SPAZIO AUTRICE
Voi non sentire caldo?🔥
(Chiedo scusa per eventuali errori)

PASSO A DUE - Giovanni Di LorenzoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora