Listen to me - Y/n pov

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" 'Fai di me ciò che vuoi'.. l'ho davvero detto? Cosa mi passava per la mente? Perché? Perché ho detto una cosa del genere, mi considero la sua puttana?"

Avevo delle sensazioni contrastanti. Non capivo se volessi piangere, ero così nervosa.. presi il mio pacchetto di sigarette e andai nell'area fumatori di corsa, chiesi l'accendino 4 volte, fumai 4 sigarette una dietro l'altra. Avevo un casino nella testa.. volevo solo tornare a casa.

Passai il pomeriggio con un corso di aggiornamento del make-up coreano. Poi corsi a casa.

"Che faccio? Vado?"

Ero distesa a letto a pensare, non avevo molto tempo, tenendo conto che avrei dovuto prepararmi. Stavo pensando a quale vestito mettermi.

"Che clown.. aaargh vaffanculo"

Mi alzai di scatto e aprii l'armadio, scelsi un vestito corto nero dal colletto alto e la schiena di fuori.

"Che gli piaccia? Ma chi se ne frega, deve piacere a me, mi sento figa"

Mentre mi truccavo mi arrivò una chiamata da un numero sconosciuto, pensavo fosse Taehyung con i suoi magheggi tra managers e quant'altro..
"Sì?" Risposi
"Buonasera, sono fuori dall'edificio con la macchina, la aspetto signorina Y/n"
Sapevo che in un modo o nell'altro avrebbe fatto qualcosa pur di farmi arrivare da lui, non sapendo il suo indirizzo.
Uscii e salì in macchina, mi faceva male il petto, mi veniva nausea, non capivo cosa stessi facendo.
Arrivai su un quartiere privato, benestante, mi lasciò difronte ad un palazzo molto elegante, era molto tipico di Taehyung. All'entrata vidi uscire uno in giacca e cravatta.. era lui. Mi mancò il respiro per qualche secondo, lui sorride compiaciuto squadrandomi dalla testa ai piedi.
"Benvenuta" disse sorridendo "Seguimi"
Entrò prima lui, mi stava quasi lasciando la porta in faccia, lo seguii verso l'ascensore, entrammo.
Selezionò il piano 13. Ero agitata, quasi imbarazzanta, non ero molto a mio agio, lui invece canticchiava schioccando le dita. Arrivati al tredicesimo piano notai solo una porta, era il suo appartamento. Aprì la porta, entrai dopo di lui. La casa era arredata da un design molto particolare, molti dei mobili presenti erano strani, ma divertenti, si vede che rientrano nei gusti di Taehyung.

Notai la sala da pranzo, un tavolo apparecchiato per due.
"Sediamoci e mangiamo, che dici?"
Annuii.
I piatti erano ben preparati, erano spaghetti allo scoglio con un'aragosta che non centrava nulla, era palese che non avesse cucinato lui ma qualche cuoco personale; c'era solo lo champagne, avrei preferito anche dell'acqua.. non mi sentivo ad agio, mi sembrava di vivere in un film.

-"Bel vestito" disse sorridendo mentre sorseggiava lo champagne
-"ti ringrazio.."

"Mi sento male, non riesco a mangiare come si deve"

-"senti.. Taehyung.. io cosa ti ho fatto? Insomma.. sono a Seoul per lavoro da neanche una settimana.. sono entrata e hai deciso che sono la tua preda, è così?"
Sghignazzò, bevendosi tutto d'un colpo il calice.
-"È mooolto difficile spiegarti come stanno le cose. Da quando ti ho vista non ci ho più capito niente, volevo qualcosa di profondo con te, ripeto mi hai incuriosito fin da subito. Ti reputo speciale, unica e sveglia."
-"per questo allora sono il tuo giochino?"
-"Y/n sii sincera con te stessa. Non avresti dovuto spogliarti per me, io ho solo fatto il resto."
-"stronzate"
-"Y/n finiscila, ti ho chiesto più di una volta nel mentre se lo volevi, pure i tuoi occhi parlavano chiaro, eri vogliosissima. Io volevo te. Tu volevi me. Ci siam venuti in contro."
-"Lo so bene, è solo che.."

"No Y/n non piangere, NON PIANGERE"

Una lacrima mi scese sulla guancia. Lo guardai, non sapevo come continuare il discorso. Mi alzai dalla tavola e presi la borsa, me ne stavo andando. Mi afferrò il polso per fermarmi, mi voltai e gli tirai uno schiaffo.
-"Quindi è così? È così che tratti le tue truccatrici? Una qualsiasi quando ti fa comodo per svuotarti le palle"
-"Y/n ascoltami"
-"non me ne frega un cazzo io non voglio avere a che fare con te, non sono una puttana"
-"Y/n credo tu mi piaccia"
Lo guardai per qualche secondo in silenzio con le lacrime che continuavano a scendermi.
-"cazzate.." dissi singhiozzando.
-"va bene, se pensi siano cazzate, libera di crederlo." si voltò e si sedette a tavola, riprendendo a mangiare.

-"Sei.. T-Taehyung.. sei arrabbiato?" domandai

𝐒𝐮𝐜𝐡 𝐚 𝐠𝐨𝐨𝐝 𝐧𝐢𝐠𝐡𝐭Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora