Capitolo 9

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VALENTINA POV

"Maledetto-" ringhia Giulia balzando addosso a uno dei cacciatori, gli strappa la balestra e sferra un pugno che lo butta a terra. Ma non è solo, l'altro cacciatore scocca un dardo verso Giulia: la spingo via appena in tempo ma un dolore acuto mi trafigge il braccio.

Giulia guarda inorridita la mia ferita per un attimo, poi si riscuote voltandosi verso il cacciatore.

"Ti ucciderò!" urla lanciandosi in avanti ma le afferro la mano.

"Dobbiamo andare via" altri dardi ci volano addosso e la trascino via da lì.

Non possiamo affrontarli.

Corriamo senza sosta, alle nostre spalle i passi dei cacciatori sono sempre più lontani, cerco di concentrarmi sul pericolo per evitare di pensare al sangue invitante su quell'albero.

Una trappola, e se non fossi stata così ipnotizzata dalla sete me ne sarei accorta subito.

Arriviamo in pochi minuti a casa, ma non possiamo fermarci, ci raggiungeranno.

"Dobbiamo andare via, dobbiamo seminarli, dobbiamo-"

"Avrei potuto ucciderli" dice Giulia.

"No, non ci saresti riuscita" guarda il mio braccio insanguinato e abbassa lo sguardo colpevole.

"Hai ragione." stringe i pugni, ma più che la rabbia stanno vincendo i sensi di colpa "Lascia che pensi al tuo braccio"

Afferra il dardo ancora sporgente, stringo i denti e con un colpo secco lo estrae, coprendo subito il buco con un panno pulito.

"Bevi" mi offre una sacca di sangue che bevo avidamente e subito il dolore si fa meno pressante "Ok, continua a fare pressione sulla ferita, guarirà in poco tempo. Faccio le valige, abbiamo un po' di sangue da portare con noi"

"Va bene" butto la sacca vuota a terra "La macchina?"

"Dovremo usare la mia, possiamo raggiungere lo yacht"

"Yacht?" ecco a che cosa si riferiva prima.

"Sì, ma non ha molto carburante, dovremo fermarci a fare scorta"

"Va bene, l'importante è andare via da qui subito" fuori dalla finestra ancora non c'è nessuno in vista "Ci seguiranno"

O peggio, chiameranno rinforzi.

"Avverto mamma" 

Giulia va a preparare le valigie mentre io chiamo mamma al cellulare. 

"Valentina? Che succede?" dice ancora assonnata.

"Alberto ci ha teso una trappola e mi ha visto mentre stavo per bere del sangue" dico tutto d'un fiato "Era insieme ad altri cacciatori, siamo fuggite per un pelo."

"Dove siete ora?" ora è decisamente sveglia.

"A casa di Giulia, stiamo per andare via"

"Sbrigatevi, vi seguiranno"

"Lo so" stringo il telefono "E tu?"

"Starò bene"

"Non vieni con noi?"

"No, se ci dividiamo dovranno dividersi anche nell'inseguimento, e per te sarà più facile viaggiare senza la mia presenza"

Odio dirlo, ma ha ragione. Stare accanto a un umano 24 ore al giorno sarebbe...troppo. Ma non posso non preoccuparmi.

"Che farai?"

"Fuggirò, il più lontano possibile." aggiunge dopo qualche attimo "Cercherò di rimanere in contatto"

Immortal Love - SempreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora