Capitolo 15

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Come aveva fatto a non capirlo ?
Gli era tutto chiaro.
Gli omicidi erano tutti collegati, i due dottori erano amanti e quello era sicuramente un delitto passionale.
Non restava altro per loro che passare all'ultimo step, quello definitivo: l'interrogatorio con la donna.
Toby voleva capire perché lo avesse fatto.

Il castano osservava lei da dietro il vetro oscuro, stando nella stanza adiacente a quella degli interrogatori, da esso vedeva l'immagine della donna.
La dottoressa Smith. Aveva capelli castani e corti, il viso pieno di occhiaie e pallido, ed era magra, così tanto che le si potevano vedere le ossa delle scapole da sotto quella canotta aderente che indossava.
Lo sguardo della donna era vuoto, fissava un punto impreciso nella stanza con le mani congiunte in preghiera appoggiate sulle ginocchia.

"Io non ho fatto nulla."
Sussurrò più a se stessa che all'agente che aveva di fronte. Quest'ultimo era tarchiato e in carne, la divisa gli andava così stretta che qualche bottone sarebbe potuto cedere e cadere da un momento all'altro. Aveva uno sguardo severo. Mentre al suo fianco c'era un uomo spilungone dal viso sottile e appuntito, indossava uno smoking di tre taglie più grandi della sua e aveva uno sguardo più apprensivo. Erano il tipico esempio di poliziotto buono e cattivo, ma con i ruoli invertiti.

"Signora Smith. Sapete che è penalmente perseguibile il reato di falsificazione dei documenti ?"
Chiese l'uomo basso e tarchiato, mettendole davanti i stessi fogli che Toby aveva fotografato pochi giorni prima. Quei fogli che testimoniavano i vaccini.

La donna abbassò lo sguardo, rimanendo in silenzio e ispezionando la sfilza di documenti che le si presentavano davanti agli occhi.
"Non sono dei documenti falsi."

"E perché li avete nascosti ? Il vaccino è letale ?"

La donna fece un forte sospiro.
"Sì, è un vaccino letale."

"Come mai non lo avete tolto dalla circolazione, invece che arrecare altre morti inutili ?"
Ringhiò sempre il poliziotto, stringendo la mano in un pugno.

"Lo abbiamo fatto per i soldi. Io, mio marito e il dottor Isacc."

"Il dottor Isacc. Sapeva che aveva una relazione con vostro marito ?"

La donna annuì:" lo sapevo."

"Ed è per questo che ha ucciso entrambi ?"

Toby non si accorse, ma aveva appena portato il pollice alla bocca e dal nervoso si stava rosicchiando tutte le pellicine del dito, mentre guardava fisso i tre soggetti da dietro il vetro oscurato.
Era quella la domanda definitiva che avrebbe potuto ribaltare la situazione.

La donna abbassò la testa, annuendo lentamente. A quel punto i due poliziotti si guardarono in faccia e annuirono, poi quello basso e tarchiato guardò nuovamente la dottoressa Smith.

"La dichiaro in arresto, per l'omicidio di suo marito, del dottor Isacc e di tutte quelle persone che sono morte per il vostro vaccino letale."
Nel frattempo che parlava, il poliziotto spilungone prese le manette e ammettò la donna.

A quel punto Toby fece un respiro profondo, come se lo avesse trattenuto per tutto quel tempo e guardò Ben. I due si sorrisero: era tutto finito.

-•-

Il giorno dopo all'arresto, i due giunsero in ufficio. Toby aveva lavorato a quel caso tutta la notte insieme a Ben, tanto che avevano delle occhiaie da far paura.
Avevano bevuto litri e litri per mantenersi svegli tutti la notte, ma alla fine si erano ritrovati a fare altro e avevano utilizzato quelle poche ore a disposizione, prima di attaccare a lavoro, per concludere l'articolo.

In quel momento il castano lo aveva messo davanti al suo capo, lui lo aveva letto tutto in un fiato. Poi, con un sospiro, aveva abbassato il foglio e lo aveva appoggiato sulla scrivania.

"Ottimo lavoro. Sarà la notizia dell'anno questa. Voglio proporti una cosa, Rogers."

Il castano era tutto orecchie.
"Voglio promuovere caporedattore. Accetti ?"

Toby non risusciva a credere alle sue orecchie. Erano anni che ambiva a quel posto e poi, di punto in bianco, gli si era presentata davanti quell'occasione d'oro.
Guardò prima Ben, lui gli sorrise, era felice.
Poi saettò con lo sguardo a Roy.
"Io...su due piedi."

"Posso cedere il ruolo a Tim, se non puoi."
Lo sguardo del maggiore si fermò prima in quello del castano, poi passò a quello del biondo: aveva capito la loro intesa.

"Io voglio collaborare con Ben."
A quel punto sul viso di Roger si espanse un sorriso. Aveva raggiunto il suo obiettivo; Toby, che era un lupo solitario, aveva finalmente deciso di collaborare con qualcuno.

"Va bene."

"Non ho finito qui. Voglio anche che sul fondo dell'articolo ci sia anche il nome di Ben."

"Toby io..."
Intervenne il biondo, l'altro gli si affiancò.

"Lui ha contribuito più di me per la stesura e gli devo tutto quanto. Quindi mi limiterò a fare solo il semplice giornalista al suo fianco."

Il maggiore annuì:" se è questo che vuoi. Allora ti accontenterò. Ti darò un ufficio e lo condividerai insieme a Ben."

I due si scambiarono un sorriso d'intesa:" accetto."
Disse Toby.

Era dannatamente felice.
Finalmente non si sentiva più solo.

Fine.

Spazio autrice

Beh che dire. Ho finito la storia ma non mi fermerò di certo qui con lo scrivere qualcosa.
Ho già in programma altre storie e per chiunque piaccia il mio modo di scrivere potete seguirmi. Anche sul mio account IG: wormhole10_
Vi aspetto in molti.

Voglio lasciare dei miei commenti sulla storia.
Ho voluto pubblicare questi ultimi capitoli tutti in uno perché non potevo farvi aspettare e volevo anche sapere un vostro parere su queste pagine che ho scritto.
Mi fa piacere che comunque sia stata seguita solo che ho scritto pochi capitoli perché con i giorni le idee sono comunque scarseggiate e tra un esame universitario e il lavoro ho comunque cercato di buttare qualcosa giù. Ora però mi piacerebbe sentire voi nei commenti. Su qualche vostra impressione o altro.
Inoltre, volevo ricordare che i capitoli non sono stati revisionati quindi se vi capita sottomano qualche errore vi prego di segnalarmelo. Grazie mille a tutti quanti ❤️❤️❤️

Murder in the city (TICCIDROWNED) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora