Capitolo 3

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Quando purtroppo suonò la ricreazione, uscii dall'aula ancora un po' spaesata, ma decisa a mettere da parte questa strana emozione e mi diressi verso il punto di incontro concordato con Luca, sperando che potesse farmi pensare ad altro in quanto non ho mai provato questi sentimenti per una donna se non per lei.

Appena vidi Luca, il mio viso si illuminò di un sorriso sincero. Mi avvicinai a lui e lo abbracciai. "Scusami se sono sembrata arrabbiata prima, Luca. Non volevo rovinare il nostro momento al club di lettura."

Luca mi prese per le spalle e mi sorrise dolcemente. "Non ti preoccupare, Marty. Capisco che la situazione sia stata frustrante, ma ricorda che possiamo affrontare qualsiasi cosa insieme."

Mi sentii sollevata dalle sue parole e ringraziai la fortuna di avere qualcuno come Luca al mio fianco. Mi resi conto che, anche quando le cose non vanno come previsto, avere il sostegno di una persona può fare la differenza ma decisi di non raccontargli nulla della mattinata.

Continuammo a camminare insieme, immersi nella vivace atmosfera della ricreazione. Passammo davanti alle macchinette del caffè e notai qualcuno in piedi di fronte ad esse. Era la professoressa Cardo che sembrava concentrata nell'inserire il denaro nella macchinetta per prendersi un caffè.

I miei occhi si posarono su di lei per un istante, e quella strana emozione che avevo provato in classe riemerse improvvisamente.
Mi sentii confusa e inquieta, incapace di spiegarmi il motivo di quel turbamento.

Luca notò la mia distrazione e seguì lo sguardo che avevo fissato sulla professoressa. "Hey, Martina, sembri un po' distratta. È successo qualcosa?"

Cercai di nascondere la mia confusione e sorrisi debolmente. "Niente di importante, tranquillo. Solo un pensiero che mi è passato per la testa."

Decidemmo di proseguire oltre, per non attirare l'attenzione della professoressa Cardo. Continuammo a parlare concordando di vederci la sera a casa sua per festeggiare la riapertura del club.
Era confortante passare del tempo con Luca, che mi faceva sentire al sicuro e compresa.

Tuttavia, non riuscivo a togliere dalla mia mente l'immagine della professoressa Cardo. Il suo sguardo intenso e il suo sorriso affascinante mi tormentavano, creando un vortice di emozioni contrastanti dentro di me.

Durante una delle nostre lezioni di Lettere, l'aula si riempì di un'energia diversa. Mentre la professoressa Cardo stava spiegando la trama di un romanzo classico, la porta si aprì di scatto. Entrò un'altra insegnante, la professoressa Mannu, visibilmente agitata.

"Mi scuso per l'interruzione, professoressa Cardo, ma devo portarle una comunicazione urgente", disse la professoressa Mannu, cercando di riprendere il fiato.
La professoressa Cardo si alzò dalla sua scrivania, incuriosita. "Cosa succede, professoressa Mannu? Spero che sia nulla di grave."
La professoressa Mannu annuì, cercando di recuperare il respiro. 

"Mi è stato comunicato che la nostra preside ha organizzato un concorso letterario per gli studenti della scuola. È un'opportunità unica per mostrare le loro abilità di scrittura e potrebbe portare ad un importante riconoscimento per la nostra scuola."

La professoressa Cardo ascoltava attentamente, il suo sguardo brillante di interesse. "Capisco. E cosa c'entra con me?"
La professoressa Mannu si avvicinò e sussurrò qualcosa all'orecchio della professoressa Cardo. Il suo viso si illuminò di sorpresa e gioia.
"Posso partecipare come giudice del concorso?" chiese la professoressa Cardo, con un sorriso radioso.
La professoressa Mannu annuì.
"Assolutamente, professoressa Cardo. Sarebbe un'onore per noi avere la sua esperienza e competenza nella valutazione dei lavori degli studenti."

La notizia del concorso letterario si diffuse rapidamente tra gli studenti. L'entusiasmo era palpabile, e molti di noi si sentivano motivati a partecipare. Era un'opportunità per mettere alla prova le nostre abilità di scrittura e, chissà, magari ottenere un riconoscimento speciale.

Nelle settimane successive, la professoressa Cardo dedicò parte delle nostre lezioni alla preparazione del concorso.
Ci guidò attraverso esercizi di scrittura creativa, ci fornì preziosi consigli e ci incoraggiò a esprimere le nostre voci uniche attraverso le parole.

Mi sentivo ispirata dalla passione e dalla competenza della professoressa Cardo.
Ogni volta che mi guardava, provavo una strana combinazione di timore reverenziale e attrazione. C'era qualcosa in lei che andava oltre il semplice ruolo di insegnante, qualcosa che mi attraeva in modo profondo e misterioso.

Con il passare del tempo, i miei sentimenti per la professoressa Cardo si intensificarono. Le sue parole mi toccavano nel profondo, le sue lezioni mi arricchivano come persona e come scrittrice. Non potevo più negare che la mia attrazione fosse più di una semplice ammirazione accademica.

Tuttavia, ero consapevole dei limiti imposti dalla nostra relazione studente-insegnante. Non potevo lasciare che questi sentimenti interferissero con il mio impegno scolastico e con il rispetto che le dovevo come insegnante. Cercai di concentrarmi sul concorso letterario, cercando di dimostrare la mia passione e abilità nella scrittura.

Amore tra le righe della ConoscenzaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora