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KIRISHIMA POV

La mattina arriva veloce ed apro gli occhi con le energie completamente rinvigorite.

Punto subito lo sguardo di lato, ma al mio fianco il bianco futon è completamente vuoto.

Mi metto seduto e noto per terra un tappetto di fogli stesi ordinatamente, sono così tanti che coprono praticamente tutto il pavimento.

Gattono verso questa e noto essere tutte bozze del progetto del dojo, delle lettere per i clan e delle sfide da fare con le proprie regole.

Proprio in quel momento, nella stanza entra il biondo con in mano un vassoio d'oro, sopra questo poggia una teiera decorata con due tazzine.

Lo pone nell'unico punto libero sul pavimento e si siede al mio fianco come se nulla fosse.

"Cosa? Non ti va bene il the nero per colazione? E io che pensavo di aver fatto qualcosa di carino per una volta"

Sospiro ed alzo gli occhi al cielo.

"Hai lavorato tutta la notte?! Devi dormire un po', forza a letto!" lo costringo poggiando sulle sue gambe la coperta.
"Non sono un bambino! Guarda che se non lo facevo di questo passo saremmo ancora in alto mare!"

Ringhio disapprovato, ma mi arrendo appena inizia a versare il the in una tazzina.

Me la passa e l'afferro in silenzio, continuando però a guardarlo male.

"Sicuro di non essere stanco?" domando prima di berne un sorso.
"Quante volte devo dirtelo: sono una divinità, non ho bisogni primari. E guarda che lo stesso vale per te"

Annuisco sconfitto e bevo il the mentre osservo tutti i fogli sparsi.

"Come li dai al villaggio?"

Alza lo sguardo ed indica alcuni pezzi di carta.

"Questi sono i definitivi. Fra poco i profeti apriranno il tempio, appena finiamo il the andiamo a lasciarli all'altare" spiega muovendo lentamente le nove code.

Mugolo d'assenso e gli domando cosa avremmo fatto dopo.

"Dobbiamo andare nei nostri clan a consegnare la lettera. Ci troveremo verso il fiume, quando il Sole sarà perfettamente sorto, per parlare di cosa ne pensano i clan"

Annuisco e finiamo il the, così iniziamo ad escogitare il nostro piano.

Raccoglie i fogli che gli servono e, dopo che ne ho approfittato per guardare quel bel culetto sodo, va verso la porta.

Mi alzo e, dopo essermi vestito visto che ero ancora nudo dalla nottata scorsa, gli corro appresso.

Arriviamo dietro l'altare e ci poggia con cura i fogli sopra, dicendomi poi di aspettare soltanto.

Infatti, pochi secondi dopo, la grande porta centrale si apre ed entra finalmente un po' di luce.

I profeti si inginocchiano all'istante e lodano solennemente il biondo, ma lui è più interessato ad aspettare che guardino i fogli.

Finalmente un uomo indica ai compagni di vedere qualcosa sull'altare, così tutti si avvicinano.

Iniziano a sfogliare i pezzi di carta e rimangono completamente sbalorditi.

"Il progetto di un dojo?! Questo è un segno della grande kitsune! Lei ci ha lasciato l'onore di costruire qualcos'altro per lei!"

Si mettono a guardare il progetto fatto da Katsuki, ma dalle loro espressioni deduco non stiano capendo molto.

"Cos'è questa cosa? È una stanza o un giardino?"
"Non vedo muri, quindi penso un giardino"
"Ma no! Non vedete che qua ci sono dei segni più scuri? Per me è una stanza"

Dove nasce il lontano {kiribaku}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora