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BAKUGO POV

Resto seduto a terra a guardare fuori, dalle piccole finestre, la Luna ormai limpida nel cielo oscuro.

Il vecchio mi ha davvero rinchiuso in una stanza della sua casa, è ridicolo!

Non capisco come siamo finiti in così poco a causare questo, stava andando tutto troppo perfettamente.

Sospiro e, più guardo la Luna, più sento un peso formarsi all'altezza del mio petto.

Mi metto in piedi e vado verso la porta della stanza, poggiando l'orecchia pelosa su essa.

Sentendo che il vecchio dorme beatamente, capisco di avere campo libero.

Corro silenziosamente verso una finestrella e l'analizzo, tentando di capire come aprirla.

Ha provveduto a sigillare ogni gancio con una corda, così che non potessi uscire, ed ovviamente mi ha anche privato della katana.

Mi metto in punta di piedi per raggiungere il lazzo e tento di slabbrarlo con i denti e le unghie.

Ho entrambi molto appuntiti che ricordano quelli di una volpe, quindi mi tornano molto utili.

Vedo i primi fili separarsi e capisco così che la corda non reggerà ancora per tanto.

Finisco col strapparla con la forza delle braccia e finalmente il gancio è libero.

Apro così la finestrella, ma metabolizzo solo ora che è davvero piccola.

Ci passerò?

Prendo una piccola rincorsa e mi aggrappo con le mani sul telaio, invece i piedi tentano di fare attrito sul muro.

Mi arrampico lentamente ed arrivo con la testa davanti alla finestrella, bisogna solo oltrepassarla.

La prima parte del corpo riesce ad uscire con un po' di dolore, sono fuori fino alla pancia.

Ma appena provo a spingermi più fuori, capisco che qualcosa non va.

Poggio le mani di nuovo sul legno del talaio e tento di strisciare fuori, ma niente.

Il culo non vuole fottutamente passare.

"E che cazzo" soffio a denti stretti ed a bassa voce.

È vero, Eijiro mi ha sempre lodato per avere un bel culo, ma ora non aiuta per nulla

Devo uscire da qui

Continuo ad usare la forza delle braccia per spingermi, ma è davvero faticoso.

Prendo un gran respiro ed uso tutta l'energia che ho in corpo.

Incredibilmente riesco nell'intento, ma ho usato così tanta forza che sono volato di faccia sull'erba.

Mi lamento mentalmente e mi massaggio il naso che ha sbattuto, spero non inizi a sanguinare ora.

Mi alzo e, sistemato il kimono, inizio a correre fuori dal villaggio delle kitsune.

Io ho bisogno di lui

Non ce la faccio a stare senza quell'oni

La mia corsa, però, inizia a rallentare sempre di più, finché mi fermo del tutto.

Ma dove voglio andare?

Anche lui è prigioniero, ne sono sicuro, se vado al suo villaggio mi uccideranno all'istante

Cazzo... Cosa cazzo posso fare...?

Il mio sguardo resta fisso sul terreno, guardo i miei geta che calpestano l'erba che ora sembra blu oceano.

Dove nasce il lontano {kiribaku}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora