ʚEpilogoɞ

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Il Sole inizia a calare per lasciare spazio nel grande cielo scuro l'amata Luna, questa sempre circondata dalle sorelle stelle.

Il villaggio di Tsubu kin si sta preparando per andare finalmente a riposare: gli uomini tornano a casa dopo lunghe e pesanti giornate di lavoro nei campi e le donne possono finalmente rilassarsi ora che i bambini dormono.

Ma ci sono proprio due bimbi che non ne vogliono sapere di andare a dormire, stanno seduti nel futon e guardano la loro mamma con sguardi imbronciati.

"Mamma, ci avevi promesso che oggi ci finivi di raccontare la storia!" esclama il bimbo più grande.
"Esatto!" concorda il più piccolo al suo fianco.

La donna dai lunghi capelli neri sorride e si siede ai piedi del futon, facendo così capire ai figli che avrebbe fatto ciò che volevano.

Le piace ciò che chiedono, le ricorda quella volta che da piccola con il suo fratellino si era fatta raccontare la stessa storia dal suo nonno.

Accarezza le due testine corvine e li guarda intenerita.

"Dove eravamo rimasti? Me lo riuscire a ricordare?"
"Sì! Loro due erano stati trovati dai clan!" afferma orgoglioso il più grande.

La madre annuisce e sorride, quella era la sua parte preferita, la raccontava sempre usando le stesse parole del suo ormai defunto nonno.

"I due amati vennero scovati dai clan, loro tentarono di difendere il loro amore, ma si scatenò una violenta guerra" inizia a dire lei.

I bimbi ascoltano curiosi, stringendo la coperta del futon come per ripararsi dagli spiriti maligni.

"Questa portò a una terribile sorte: le due anime vennero spezzate, il loro legame eterno venne diviso dalla morte. Ecco come è nato il lontano"

I due si grattano gli occhietti per trattenere le lacrime, anche se così piccoli fin dalla più tenera età gli è stato insegnato di essere estremamente devoti a quelle due divinità.

"E p-poi mamma?"
"Ma le loro anime non hanno mai smesso di amarsi e si sono posate sul Sole e sulla Luna, il primo per la nostra grande kitsune e la seconda per il suo amato oni"

I piccoli guardano subito fuori dalla finestrella, indicando la Luna che stava iniziando a sbucare timida dall'orizzonte.

"Ma mamma: se la grande kitsune è sul Sole, come fà a stare anche nel tempio ed aiutarci con così tante cose?"

La donna ridacchia e lascia un bacio sulla testa del bimbo che ha fatto la domanda.

"Lei non sta sempre nel Sole, sà che la Luna la protegge quindi in quel momento si impegna per aiutare anche noi. È per questo che dobbiamo essere grati di ogni suo gesto"

Il bimbo annuisce ed abbraccia la madre, seguito a ruota dal fratellino.

"Mamma, anche noi finiremo per essere lontani?"

Lei rimane colpita dalla domanda, ci pensa su e trova difficile dare una risposta.

"Noi non siamo divinità come loro, abbiamo una vita molto più corta e anche una maggiore possibilità di separarci. Ma sono sicura che, se questo accadrà, lei starà al vostro fianco e vi proteggerà come ha sempre fatto"

I bimbi annuiscono assieme e la donna li mette finalmente a dormire, uscendo poi dalla loro stanza.

Va nella sua camera, trovando il marito già addormentato, e si inginocchia davanti il piccolo altare creato in onore della grande kitsune e dei parenti defunti.

Accarezza con una mano la pancia gonfia che ospita un altro pargoletto ed unisce poi i palmi in segno di preghiera.

"Oh mia salvatrice, mia unica aiutante e confidatrice, grazie per tutto ciò che fai per me, per la mia famiglia e per tutto il villaggio. Hanno dedotto che fra pochi giorni ci sarà un eclissi, finalmente ti ricongiungerai col tuo amato. Che la tua buona anima giaccia in pace ed in eterno travolta solo dai puri sentimenti che provi per lui"

Si inchina davanti all'altare ed accende un bastoncino d'incenso, andando poi verso il letto.

Si spoglia della parte più pesante del kimono e si mette sotto le coperte con il marito, stringendosi a lui per non farlo allontanare.

Quella notte, nel cielo scuro, le sorelle stelle fecero un regalo alla sorella Luna che aspettava impaziente l'arrivo dell'amato.

Si abbracciarono tutte assieme, formando così nel cielo la costellazione della Volpetta.

La Luna era felice, splendeva gioiosa di quel dono che le ricordava tanto l'amato.

La lontananza li devastava, ma sapevano che potevano contare sull'altro per la loro sicurezza.

E quando il giorno dell'eclissi arrivò, tutto attorno a loro si oscurò rendendoli gli unici protagonisti, l'unica fonte luminosa erano i loro corpi abbracciati che non volevano più separarsi.

Lontano, questo è il lontano: è quella estenuante voglia di tornare dalla tua persona amata e non volerla lasciare per nessuna ragione.

THE END

***Spazio autrice***
Buongiorno gentaglia mia<3

Questa piccola storiella è terminata, mi ritorna un po' in mente quando pubblicavo la ff demon che era altrettanto corta!

Cmq, che ne pensate? Sono riuscita a strapparvi qualche lacrima o farvi porre qualche domanda filosofica?

Dopo questa ff, cos'è per voi il lontano?

Ammetto di essere una grande fan della filosofia, a scuola non è che vada benissimo in sta materia ma amo pormi domande del genere!

Cmq, se in questa ff la kiribaku era già fidanzata, nella prossima ci sarà un meraviglioso slow burn... Pensate che durerà solo una decina di capitoli? Pfff! Dovete attendere più di 35 capitoli muhaha!

Che sadica, ma mai quanto la ff dopo ancora... Ok basta spoiler!

Sono piena di idee e progetti, cercherò di portarvi la prossima ff al più presto visto che è già pronta, ma non prometto nulla visto che sono presa molto male con quella dopo ancora...

Mi scuso in anticipo pk so già che ci metterò tanto :(

E nulla, come ogni volta vi ringrazio dal primo all'ultimo (soprattutto la mia _Eleonora_22) e mi scuso per eventuali errori, sto cambiando lievemente stile di scrittura ^^

Detto questo, ci si vede chissà quando alla prossima kiribaku (preparatevi pk questa sì che vi farà sclerare ed imprecare ogni santo)
Buona vita<3

Dove nasce il lontano {kiribaku}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora