Green Eyes 2 - Follow your heart

In love?... maybe.

Quel mattino Jay si risvegliò tra le braccia di Edward, il quale dormiva profondamente. Il sole era da poco sorto, penetrando delicatamente attraverso le imposte. Per una volta, il castano si concesse un sorriso appena accennato.

Cavolo... stento a crederci, eppure ieri ci siamo davvero baciati!

A quel pensiero arrossì poi, senza pensarci, allungò timidamente una mano e gli accarezzò una guancia. Era così morbido e caldo, Edward! Visto il protrarsi del suo sonno, si sporse in avanti e gli posò un bacio fugace sulla fronte.

- Edward... svegliati - mormorò, dolcemente. Lui mugugnò qualcosa d'incomprensibile, sbadigliando. D'improvviso spalancò i begli occhioni verdi, assai lucidi e brillanti, e lo fissò intensamente.

Jay rammentò per l'ennesima volta ciò che aveva ammesso.

'Perché mi sono innamorato di te.'

Si sforzò di pensare a unicorni che mangiavano gattini (immagine propostagli da Troy nel loro primo anno di conoscenza) per non arrossire. Funzionò, almeno in parte, sennonché gli venne da ridere.

- Buongiorno... - iniziò il moro, esibendo poi un'espressione perplessa. - Perché stai ridendo?

Invece di scoppiare a ridere, Jay si trasformò in una maschera d'impassibilità.

- Non stavo ridendo...

Edward scosse lentamente il capo.

- Vado a preparare la colazione - borbottò, scendendo lentamente dal letto e stiracchiandosi, sul bel volto un sorriso sornione.

Il padrone di casa annuì. D'improvviso aveva freddo. Com'era possibile?

~~~

Poco dopo erano entrambi in cucina, in silenzio, ognuno a sorseggiare il caffè dalla propria tazza evitando accuratamente lo sguardo dell'altro, ma spiandosi di sottecchi in continuazione.

L'imbarazzo era palpabile e il silenzio assordante, tanto che pareva possibile udire i propri pensieri.

Non ci posso credere... ieri sera... non è stato un sogno, vero? Ci siamo realmente baciati. O almeno spero.

Questi erano i pensieri di Edward, il quale non poteva fare a meno di continuare a sbirciare il viso e l'espressione di Jay. Il castano era rosso fino alle orecchie, e a un'occhiata più attenta si poteva notare che si stava sforzando di non sorridere.

Ti prego, smettila di fissarmi!, pensava invece il ragazzo dagli occhi cioccolato, sentendosi morire dall'imbarazzo.

Non molto più tardi uscirono di casa per andare a scuola, sempre fianco a fianco da sentire di tanto in tanto le loro braccia coperte dalle felpe frusciare le une contro le altre e le mani che si sfioravano. Edward gli fece una carezza lievissima sul dorso della mano, guardando altrove.

L'arrivo di Amélie mise fine a ogni buon proposito di afferrare la sua mano e stringerla nella propria.

- Che avete oggi, voi due? - domandò la ragazza, osservando gli amici - e coinquilini - evitarsi come se si sentissero terribilmente in imbarazzo per la presenza dell'altro.

- Nulla - disse Edward, proprio mentre Jay esclamava 'assolutamente niente!'.

Amélie scoppiò a ridere.

- Stareste proprio bene insieme... sempre che già non lo stiate.

Loro si profusero in balbettii confusi, gesticolando, e la ragazza rise ulteriormente. Allora ci aveva visto giusto.

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Che qualcosa era cambiato, se ne accorse quel pomeriggio anche Mark, vedendo il proprio giovane aiutante barista con la testa fra le nuvole e l'ombra di un sorriso sul volto solitamente impassibile.

- Innamorato? - gli chiese. Lui arrossì vistosamente, ma sapeva che del suo capo si poteva fidare.

- Può darsi - rispose, e abbassò lo sguardo. Mark gli scompigliò affettuosamente i capelli color cioccolato.

- Per caso di quel bel ragazzo appoggiato al lampione che ti sta fissando?

Jay sentì il proprio cuore battere più forte, mentre si sporgeva a sbirciare chi fosse. Non appena incrociò gli occhi verdissimi di Edward, il suo viso raggiunse la sfumatura di bordeaux più acceso che Mark avesse mai visto.

- Dài, va' da lui - disse allora, dandogli una spintarella gentile.

Il ventunenne lo guardò stupito.

- Davvero? Posso?

Mark rise.

- Sì, qui finisco io. Ohi, ma sei ancora lì imbambolato? Vai, Jay!

Il castano gli sorrise con gratitudine, poi uscì.

- Edward!