You're just an idiot!

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Era ormai il tramonto quando Edward giunse a casa, esausto e un tantino depresso, e soprattutto senza alcun acquisto. Alla fine s'era limitato a girovagare senza meta per i vari negozi, non comprando però nulla.

Decise di rilassarsi un po' davanti alla televisione, ma poi si ritrovò, irritato e annoiato, a fare zapping. Andò a preparare la cena. Cucinare lo aiutava a non pensare e gli piaceva parecchio. Gli piaceva anche e soprattutto quando cucinava per due. Jay era una buona forchetta.

Quella sera però ciò che preparò riuscì solo a fargli salire un nascente senso di nausea. Si limitò a mangiucchiare svogliatamente quello che aveva nel piatto.

E poi, nonostante gli avesse detto di non aspettarlo, preparò qualcosa anche per Jay; finito di cenare, poggiò il capo sulle braccia, pensando.

Perché si sentiva così nei confronti del padrone di casa? Si stava innamorando?

Io non voglio innamorarmi... l'amore fa solo male.

Be', poteva essere solo una cotta passeggera, no? No, nel profondo se lo sentiva, era molto di più.

Oh Jay... perché hai baciato Amélie?

In verità non è che ne fosse così sicuro, ma dopotutto che c'era di strano? Un bel ragazzo come lui aveva certamente la ragazza, anche se non lo voleva ammettere.

Ora... sarà da lei? Rimarrà lì a dormire? Con lei?

Si sentì male al sol pensiero.

Ti prego, Jay... torna presto a casa!

~~~

L'orologio segnava le undici e mezza quando Jay rincasò. Solitamente, dato che il bar chiudeva all'una di notte, Mark, il suo capo (nonché proprietario del locale), lo lasciava andare a casa a mezzanotte. Quel giorno gli aveva permesso di finir di lavorare mezz'ora prima, vedendolo nervoso e assente con la testa. Conosceva Jay da così tanti anni ormai da volergli bene quanto ne avrebbe voluto a un figlio, e riusciva a cogliere ogni più piccola sfumatura solo dal linguaggio del corpo.

Il castano sospirò e sbadigliò, entrando in cucina. La luce si accese dopo un lunghissimo istante, illuminando un'imponente figura beatamente addormentata con le braccia sul tavolo e il capo su di esse.

Passata l'iniziale sorpresa, Jay si concesse un sorriso lieve. Quello zuccone aveva voluto aspettarlo e gli aveva pure preparato la cena.

Sedette davanti a lui e iniziò a mangiare. Doveva ammetterlo: Edward era davvero un cuoco provetto, al contrario suo che non sapeva preparare neanche un piatto di pasta senza far saltare in aria mezz'appartamento o rovesciarsi l'acqua addosso.

Il moro mugugnò qualcosa e si stropicciò un occhio, prima di aprirli entrambi.

- Sei tornato...

- Ti avevo detto di non aspettarmi... - ribatté pacatamente Jay - ma grazie della cena.

- Com'è andato il lavoro?

Edward lo fissò ambiguamente, forse mezzo assonnato o forse qualcos'altro.

- Bene... Mark mi ha lasciato andare via prima.

- E con Amélie? - si lasciò scappare il ragazzo dagli occhi verdi, mordendosi poi la lingua, ma era troppo tardi.

Jay lo guardò sconcertato.

- Amélie?

- Vi siete incontrati oggi, no?

Sento puzza di qualcosa di sgradevole...

- Tu come fai a saperlo?

- Vi ho visti...

- E perché mai avresti dovuto vederci?

Edward sembrò andare in panico, e subito dopo riprendere il sangue freddo.

- Passavo di lì per caso...

Il castano inarcò un sopracciglio.

Per caso...

- E allora?

- Non hai detto che andavi al lavoro?

Jay digrignò i denti e strinse i pugni sotto il tavolo.

- Lei mi ha scritto un messaggio in cui diceva che probabilmente ci saremmo incontrati mentre passava da suo zio, che starà in Inghilterra per un po' prima di tornare in Francia, tutto qui.

- Perché mi hai detto che è la tua migliore amica se vi siete baciati?

E non doveva andare così, quella conversazione non avrebbe mai dovuto prendere quella piega, ma Edward non riusciva a fermarsi, a tenere la lingua a freno.

- Non ci siamo mai baciati! - sbottò il castano, conficcandosi a sangue le unghie nelle cosce. Quel ragazzo sapeva davvero come fargli perdere le staffe.

- Lei non è innamorata di me - aggiunse poi, a bassa voce. Al moro sembrò fin troppo facile giungere a una conclusione così ovvia, praticamente servita su un piatto d'argento.

- È questo, vero? Lei non è innamorata di te ma tu sì.

Jay rimase per un attimo paralizzato, prima di diventare paonazzo. Si alzò di scatto, sbattendo i pugni sul tavolo.

- Allora sei solo un idiota! - esclamò, e se ne andò, probabilmente nella propria camera. Edward restò interdetto.

Dove aveva sbagliato?

Green Eyes 2 - Follow your heartDove le storie prendono vita. Scoprilo ora