He loves you

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Edward era felice. Felice non solo per gli ultimi avvenimenti, ma anche perché era il giorno libero di Jay ed era domenica.

- Allora oggi non lavori?

Il castano esibì un'espressione fintamente esasperata, malcelando un sorriso enorme.

- Non lavoro, no.

Edward sorrise a sua volta e gli accarezzò il capo, facendolo arrossire un po'.

- Lascia che ti porti la colazione a letto, quindi.

E prima che lui potesse fermarlo uscì dalla sua camera, ancora in pigiama, e si diresse in cucina, per poi riapparire poco dopo con in mano tazza e croissant.

- Grazie... - mormorò il ragazzo dagli occhi cioccolato, avvampando ulteriormente.

Gli veniva naturale fingersi infastidito quando lui lo viziava, ma stava cercando di imparare ad essere più dolce, nonostante alla sua domanda 'adesso vuoi essere il mio ragazzo, Jay?' non avesse risposto né sì né no, limitandosi ad abbracciarlo. Certo che voleva, però non aveva il coraggio di dirglielo.

- Ah, Edward?

Il moro gli scompigliò i capelli castani con dolcezza.

- Sì?

- Oggi cucino io...

Lui rise e disse:

- Va bene -, facendo imbronciare Jay.

- Perché ridi?

- Perché ho la netta sensazione che tu sia una frana ai fornelli!

- Ingrato, dovresti portare più rispetto al tuo padrone di casa! - rise a sua volta il castano, ed Edward gli fissò le labbra.

- Oh sì... - mormorò, e lui deglutì. - Molto, molto di più.

E si baciarono, piano, per non spargere briciole e caffè ovunque.

~~~

Provarono a pranzare con ciò che aveva preparato Jay, chiudendosi in cucina e relegando il moro in qualunque altro posto a parte quello, ma alla fine s'erano ritrovati a tossire entrambi per il sapore terribile, di bruciato.

Così Edward aveva subito ovviato al problema ordinando due pizze e dando pacche affettuose sulle spalle del coinquilino, dicendogli che a tutti capitava qualche... incidente di percorso.

Lui lo aveva fissato abbacchiato, scusandosi per aver rovinato il pranzo, poi gli aveva chiesto se volesse cucinare per cena, o se volesse dargli una possibilità per dimenticare quella cosa immangiabile che aveva preparato...

Il ragazzo dagli occhi verdi aveva sorriso, replicando che sbagliando s'impara.

E così ora Jay stava alacremente lavorando e spentolando mentre Edward gli gironzolava attorno, rispondendo di tanto in tanto alle sue domande o dandogli consigli.

Intanto le ore passavano, e il moro sbadigliava dal languorino nato nel proprio stomaco.

Si avvicinò e posò il capo nell'incavo fra capo e collo dell'aspirante cuoco. Lui sussultò.

- È p-pronto.

Sei adorabile...

E in silenzio si misero a mangiare.

- Wow, Jay, è delizioso!

Il castano arrossì, a testa bassa.

- D-davvero?

- Nettamente meglio.

Finito di cenare Jay si mise a lavare i piatti, ignorando le proteste di Edward.

Green Eyes 2 - Follow your heartDove le storie prendono vita. Scoprilo ora