11. Strict old rules

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SEO-JUN

La guardo correre sotto la pioggia con un sorriso ampio, talmente reale da provo­carmi una fitta al petto.

È bellissima... sembra un angelo caduto dal cielo, alle prese della sua missione: riportare la pace nel mondo terrestre.

I suoi occhi azzurro cielo brillano anche a metri di distanza e, non appena ri­chiama la mia attenzione, d'istinto ricambio il suo sorriso ed eseguo la sua richie­sta: la raggiungo e la abbraccio, ed insieme ci assorbiamo ogni goccia di pioggia che ci finisce addosso.

«È stupendo vederti fare il tenerone» sussurra, ridendo.

Mi allontano di poco dal nostro contatto fisico, giusto per guardarla negli occhi in modo provocante. «Guarda che posso sempre tornare a fare lo stronzo, se ti piace di più».

Sembra riflettere sulle mie parole, per poi affermare con finta convinzione: «Ma­gari, di tanto in tanto potrà essere utile per entrambi».

Scuoto la testa, divertito dalla sua risposta.

Tradotto nella lingua di Nina, vuol dire che non le piace vedermi fare il coglione.

Si scrolla dalla mia presa per riprendere a ballare e divertirsi, mentre i capelli le cominciano a bagnarsi e ad appiccicarsi sulla fronte.

«Chi dice che, per essere un Reale, non ci si può divertire?» chiede, più a se stessa che a me.

Le rivolgo un'occhiata confusa, e all'improvviso il volto di Nina viene sostituito da quello di Hanuel, la mia ex ragazza.

«Smettila di fare il cretino che, se davvero vorrai prendermi in moglie, non tolle­rerò a lungo le tue scemenze, e come me neanche il tuo acclamato Popolo continue­rà a seguirti» la sento rimproverarmi, e la voce acuta di Hanuel mi scava una fossa nel petto, facendomi maledire il giorno che l'ho presentata a tutti.

Le sue pupille, cariche di azzurro, fanno riapparire il volto angelico di Nina, ma la confusione che regna in lei nel vedermi spaesato e terrorizzato mi fa rabbrivi­dire ancora di più.

Un fortissimo respiro mi fa sedere di scatto sul letto, riportandomi alla realtà. Il movimento fulmineo del risveglio – l'essere passato da sdraiato a seduto in un attimo, insieme al respiro affannato e pesante – causa in me un calo di pressione più che evidente, infatti cado all'indietro senza neanche accorgermene, atterrando di nuovo con la testa sul soffice cuscino.

Cosa diamine ho appena sognato?

Resto a fissare il soffitto, con il braccio poggiato sulla fronte e lo sguardo spalancato, attraversato da un mix impressionante di emo­zioni mai provate prima d'ora: indecisione, confusione, ammirazione, terrore...

Cosa cavolo vorrebbe insinuare il mio subconscio?

Ieri sera, probabilmente, ho esagerato con la passeggiata serena e il mio gesto spontaneo con Nina...

Nel sogno mi è sembrata così libera, pura, stupenda...

Ma cosa sto pensando, Dio mio... è solo un'impicciona che si è infiltrata nel mio mondo senza chiedere il permesso, ed io devo fare in modo di farla andare via.

Ma poi... paragonarla ad Hanuel, la mia ex ragazza? Sul serio?

Sono completamente opposte, nonostante il colore dei loro occhi sia lo stesso. Nina è delicata, seppur anche senza peli sulla lingua... Ha­nuel, invece, si è rilevata una manipolatrice sin dal principio, ma io avevo lo sguardo completamente accecato dall'amore da non accor­germene.

Che stupidità, la mia...

Non ripeterò mai più lo stesso errore: magari Nina sarà anche bella – e cavolo se lo è... sembra seriamente un angelo – ma sono fermamente convinto che la sua apparente innocenza nasconda tutta la sua meschi­nità. Non posso rischiare di farmi rovinare per davvero.

ROYAL HEARTSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora