15. Find your happiness

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Nina Gomez

Le braccia di Morfeo, a volte, risultano essere talmente comode e appaganti da non farti più voler tornare nel mondo dei vivi. Tra lui tutto sembra migliore. Ciononostante, il buio porta anche i pensieri, e i pensieri ricordano la merda che la propria vita si ritrova ad affrontare, senza però riuscire a darti delle strategie per risolverli.

Quelli che non fanno altro che invadere la mia mente, per me, sono troppo grandi da essere contenuti in un solo corpo, e sinceramente non so neanche io come faccia ad andare avanti, nonostante tutto.

Forse ho un coraggio di ferro, chi lo sa...

Ogni cosa che fa parte di me sembra essere il gioco di un karma che non sa con chi prendersela, tenendo me come mira perfetta. Cerco di tenere a bada tutta la negatività, ma posso almeno sapere come sconfiggere almeno una parte di questa?

Non è giusto che una ragazza di quasi diciotto anni debba convivere giornalmente con cose più grosse di lei:

come primo intoppo, c'è Jun e il suo strano comportamento nei miei confronti, con conseguenti strane scene di gelosia contro suo fratello... non riesco a capire se faccia tutto ciò per accentuare la sua parte da finto fidanzato protettivo, che tratta la propria dama come se fosse l'unica ragione di vita. Inoltre, i suoi sguardi, i suoi sorrisi, la sua dolcezza: vorrei almeno capire quando sta fingendo per i media, e quando invece sta facendo sul serio;

come secondo dubbio, in collegamento con il primo, c'è sempre lui, insieme al mio non capire cosa lui pensi davvero di questa situazione. Gli fa piacere? Gli pesa? Gli sto ancora sui nervi? Tutte queste domande senza risposta mi mandano in crisi il cervello, perché nei suoi momenti di tranquillità sembra davvero nutrire un affetto profondo per me, cosa che mi fa sognare ad occhi aperti e sentire la donna più fortunata del mondo;

al terzo posto, ci sono io con la triste compagnia del mio malefico inconscio, in quanto in compagnia di Jun – specie quando lui sembra comportarsi da vero ragazzo – mi sento pervadere da una miriade di sensazioni meravigliose, che non sapevo neanche potessero esistere. La sua vicinanza, il suo tocco delicato, i suoi sorrisi rassicuranti... tutto di lui scatena in me emozioni di cui ignoravo l'esistenza, e soprattutto risvegliano parti interne del mio corpo che non credevo neanche di avere. Ho paura ad ammetterlo, e anche solo a pensarlo mi si restringe il cuore per il terrore di come possano andare le cose, ma credo che Seo-Jun non mi sia indifferente, né a me né al mio interno... mi sto innamorando di una Bestia, e non riesco a trovare ragioni valide per far accadere il contrario;

come quarto pensiero, poi, c'è il professore di letteratura con la sua punizione: io e Seo-Jun – o meglio, dovrei dire soltanto io – non abbiamo completato le due relazioni da dover consegnare, e il terrore mi fa girare la testa. Mi sento un fallimento totale;

al quinto posto, c'è mia madre che, nonostante tutte le cure che sta ricevendo e i ben due mesi di ricovero intensivo passati, non ne vuole ancora sapere di risvegliarsi. Come se non bastasse, l'ospedale psichiatrico non fa che contattarmi continuamente per riscuotere la somma che gli spetta per le cure avute e, nonostante sia una cosa giusta in quanto lavorano duramente, ho una paura immensa di non risolvere un bel niente. Anche se dovessi davvero trovare un modo per pagare le cure per il ricovero, non posso sapere se lei si risveglierà, facendomi beare della sua bellissima voce;

al sesto punto, c'è l'immancabile spacciatore di mia madre, nonché anche colui che l'ha indotta sulla cattiva strada, facendola anche avere una dipendenza per il gioco d'azzardo e le slot machine... come diamine ha fatto, quel mostro, a rintracciare me per riscuotere la grossa somma che mia madre gli ha fatto perdere? Con Jun che si è intromesso, dando a quel tizio un mazzetto di won molto pieni senza sapere nulla, non riesco a fare altro che sentirmi ancor più in debito, e il disagio che sento mi fa contorcere le viscere;

ROYAL HEARTSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora