18. Missing and returning

91 10 10
                                    

Seo-Jun Kim

Stare con Nina è diventata, giorno dopo giorno, la cosa più bella da fare per stare bene con me stesso, tenere sotto controllo i miei attacchi di rabbia e mettere in azione il mio lato divertente.

Vederla sorridere grazie alla mia mia presenza, poi, mi fa sentire così pieno di vita, e fiero di me, che non smetterei più di baciarla.

Neanche per un secondo.

E questi pensieri mi destabilizzano, perché quel piccolo Chow Chow sta con me solo per via della nostra finta relazione... e non capisco quale sia la vera natura di queste sensazioni stralunate, tutte che si presentano quando sono in sua compagnia.

Adoro stare con lei, vedere il suo sorriso, sentire la sua risata, incrociare i suoi occhi cristallini, baciare le sue labbra piene e morbide ed infine, non per importanza, amo stringerla tra le mie braccia e farla sentire a casa.

Perché lo capisco da come il suo corpo cede, quando mi abbraccia.

Amo ogni cosa che le riguarda, e mi sento vuoto se anche solo per un'ora non sento la sua voce o il suo profumo nei dintorni.

Cerco di assorbire appieno le sue braccia mentre si stringono contro il mio petto, durante il tragitto di ritorno a Palazzo, mentre non riesco a smettere di pensare ad ogni mio gesto partito dalla spontaneità – e non dal fatto di portare avanti la nostra finta storia.

Un pensiero improvviso mi fa rabbrividire, temendo il peggio: e se mi stessi seriamente innamorando di Nina?

Ho passato questi mesi ad assillarla, ad infastidirla, a provocarla...

Forse il mio ego sperava di farla innamorare di me, farmi desiderare, perché è così che ho sempre fatto con le ragazze... ma non ho mai sentito il bisogno di farlo con così tanta insistenza.

Le mie intenzioni non sono mai state negative, eccetto all'inizio – in quanto ho odiato profondamente il suo essere entrata nel mio mondo con la sua innocente prepotenza – ma tutto ciò che abbiamo passato insieme mi ha fatto cambiare totalmente idea su di lei.

Me ne rendo conto solo adesso, a partire dal modo in cui la guardo e la ammiro anche quando si trova ad affrontare umori negativi. La vedo come se non avessi mai visto nessuno forte come lei, in grado di affrontare tutto il male che la sovrasta a testa alta, lasciandosi abbattere ma mai completamente.

Inizialmente pensavo fosse una ragazza invasiva e bugiarda, una di quelle che hanno sempre dei secondi fini nascosti – essere stato per due anni con Hanuel mi ha rovinato, a quanto pare – ma con il tempo ho capito che lei è decisamente tutto ciò che mostra di essere: non indossa maschere, e non sembra avere paura di essere giudicata male, troppo schietta per gli standard del mondo.

Ammiro ogni cosa di lei, anche quelle pochissime volte che sbaglia, e se qualcuno dovesse chiedermi cosa ci trovo di speciale in lei, la risposta sarebbe scontata, ma anche carica di significato: la sua semplicità.

Cavolo...

credo che il danno sia già stato fatto...

e non so se mai riuscirò a dichiararglielo.

Rovinerei tutto ciò che si è creato finora, senza alcun dubbio.

Ho troppi casini per la testa, al momento, e non riuscirei neanche a reggere un rifiuto da parte sua, anche perché io stesso non mi sento ancora pronto a fare i conti con questi sentimenti così forti.

Parcheggio finalmente nel sotterraneo del Palazzo, buttando fuori un lungo sospiro carico di dubbi e ansie, ma appena scendo dalla moto mi è impossibile evitare di baciare Nina con tutto il bisogno che sento nascermi dall'interno.

ROYAL HEARTSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora