CAPITOLO 4
Lei è Ronnie
Secondo Ethan devo uscire.
Tipo tra le persone e non solo ruotare come una trottola tra i clienti del Pink Ocean, ma a una festa e chi meglio del mio amico inglese — che ha vissuto per alcuni anni in Germania elogiandomi così per settimane intere gli October Fest — poteva trascinarmi fuori dal quartiere in cui ormai vivo, lavoro e prendo le granite alla fragole sedendomi in riva al mare?Dov'è che mi ha portata Ethan?
Ovviamente a un festival della birra in un parco naturale, alberi tutt'intorno, persone, chiasso, gente già ubriaca fradicia e zanzare.
«Io dovevo stare lontana dall'alcol, non venire a una festa dove ciò che le persone festeggiano è proprio l'alcol» mi lamento affianco ad Ethan che vedo alzare una mano e salutare qualcuno in lontananza che non riconosco affatto.
In smoking blu scuro, mocassini e occhiali da sole mi domando se non abbia sbattuto di testa contro qualcosa perché questo non è decisamente l'abbigliamento più coerente per il luogo e il tipo di festa.«Sembri il boss mafioso di un cartello albanese» aggiungo mollandogli un'occhiata di striscio.
Ethan in tutta risposta mi sventola una mano davanti al viso.
«Shh, piccola streghetta. Ora andiamo a fare una degustazione, ho sentito dire che più in fondo c'è uno stand con palestrati travestiti da vichinghi.»Aggrotto la fronte e mi giro a guardarlo, beccandolo con un sorrisetto sornione.
«Che?»
«Sì. E c'è anche una roba alla D&D con arena di combattimento. Posso scommettere su di te?» alza i pugni elettrizzato.
Lo guardo inevitabilmente male.
«La pianti con queste scommesse? Se la vita fosse un casinò tu saresti un barbone» gli faccio ben notare.Da dietro i suoi occhiali da sole so che mi sta guardando offeso.
«E perché?» chiede mentre continuiamo a camminare sull'erba in direzione di quello stand che non scorgo ancora nessuna parte. Ce ne sono parecchi, magari sarà più in lontananza.
«Perché le perdi tutte di continu-» una zanzara mi pizzica il collo e con una schiaffo provo ad ammazzarla. «Cazzo...» biascico con fastidio mentre Ethan al mio fianco alza la mano a destra e sinistra salutando le persone come se stesse calpestando un red carpet.«Almeno conosci qualcuno in tutta questa marmaglia di gente?»
Lui sorride. «No» caccia una strana risatina acuta che pare voglia anticipare un ictus o qualcosa del genere.
«Ma se sorridi e saluti, le persone faranno lo stesso e ti ameranno a primo impatto come un colpo di fulmine. Positività, streghetta, positività. Se tu rilasci energia positiva, ricevi energia positiva.»
«Non voglio essere amata e né tantomeno che qualcuno mi venga davanti a sorridermi perché gli sferrerei un pugno in faccia» dico e ammazzo un'altra zanzara che mi punge sul braccio.«Senti, mi dai quella tua giacca che indossi inutilmente? Queste zanzare di merda mi stanno succhiando via tutto il sangue» mi fermo e gli faccio segno passarmela immediatamente. Ethan se la sfila di dosso.
«Hai un sangue molto dolce» mi passa la giacca che appoggio sulle spalle. «Strano, perché sei più acida dei lime che uso per i Margarita.»
Lo guardo male di nuovo.
«Le zanzare sono attratte da un grande rilascio di anidride carbonica» replico. «Non perché io abbia un sangue dolce.»
«E allora respira di meno, no?»Sbatto teatralmente le palpebre.
«Giuro che la prossima zanzara l'afferro e te la ficco nei pantaloni.»
Lui sorride beffardo.
«Sei sempre nervosa, per questo motivo respiri molto ossigeno. Dai, prendiamoci qualcosa da bere» dice e si avvicina a uno stand di birra artigianale mai visto in giro, deve essere una produzione su piccola scala.
Lo afferro per un braccio fasciato dalla camicia bianca con sopra il gilet nero, e provo a fermarlo.
«Ethan io non posso bere...» mi lamento.
«Troviamo qualche birra analcolica» replica semplicemente. Alla fine sbuffo scocciata e mi allontano di qualche passo guardandomi in giro mentre attendo Ethan che, lanciandogli occhiate di tanto in tanto, lo becco a flirtare in un modo disgustoso con la quarantenne che sta dietro lo stand per strapparle uno sconto.
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Cuori in Tempesta 3
RomanceScene +18 🔥 Ronnie è persa. Nella sua testa, nel suo cuore e la strada per ritrovare se stessa è lunga e dissestata, piena di insidie: rancore, senso di colpa e un vuoto dentro di lei che non sa come colmare. Tutto d'un tratto nella sua vita piomba...