38 | È finita

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CAPITOLO 38
È finita

«Ma che è successo poco fa?»
Ethan.
Non appena rientrata nel Pink Ocean sono tornata subito a lavorare senza badare alle occhiate del mio miglior amico. Adesso che il locale si sta svuotando a poco a poco, finalmente posso prendere una piccola pausa accanto al bancone del bar.
«Niente» rispondo semplicemente.

Ethan non sembra della stessa opinione, mi rifila un'occhiata silenziosa mentre continua a lavare dei bicchieri.
«Due ragazzi stavano per ammazzarsi a vicenda per te. Questo sarebbe niente?» ironizza e inizia a pulire il bancone con un panno.
«Logan è solo protettivo» commento.
Lui caccia un sorriso. «Protettivo...» mormora in uno strano modo. «Come se a te servisse la protezione di qualcuno, al massimo sono gli altri che devono proteggersi da te.»
Lo guardo inevitabilmente e lui alza gli occhi dalla superficie in marmo nero.

«Non glielo hai detto, vero?» chiede.
Alzo un sopracciglio come di conseguenza.
«A Nicholas. Non glielo hai detto che adesso stai insieme a qualcuno?»
«Non ne ho avuto il tempo.»
«Ma se hai avuto una intera settimana a disposizione.»
«Ero raffreddata» replico con fare ovvio. Lui mi guarda di traverso.
«Un messaggio? Una telefonata? Un codice
Morse? Un segnale col fumo in stile indiani d'America?» ridacchia con fare divertito ma glielo si legge in faccia che in realtà pare solo esasperato. Lo sono anche io di me stessa. Come dargli torto?

«Non ho il numero di Nick» ribatto.
Lui alza un sopracciglio incredulo. «Come, scusa? Cioè vi frequentate da tre mesi e tu non hai il suo numero?»
«Se avessi il suo numero tutto sarebbe diventato una cosa... non so seria? Qualcosa che va oltre a quello che generalmente facciamo?»

Ethan ride.
«Tu sei strana forte, fattelo dire.»
Sbuffo sonoramente.
«Stasera, vai e glielo dici a quattro occhi. Altrimenti combini casini. Il tuo ex stava per saltagli addosso. Vuoi una qualche rissa in questo posto? Io sì, adoro quando i maschi alpha si picchiano, sono sexy da morire...» commenta con aria sognante guadagnandosi un'occhiata torva. «Ma se spaccano qualcosa, dovrai parlare tu con Denise, io non lo farò.»
Tira su gli angoli della bocca e finisce di pulire il bancone, sul quale poggio le braccia e nascosto il viso per qualche istante. Maledizione.
Ethan ha ragione.

Devo affrontare Nicholas e subito prima che io possa scatenare qualche scenario apocalittico. Non so di cosa è capace Logan quando si tratta di gelosia. Mi ha espressamente detto che non intende lasciarmi andare, non un'altra volta e la cosa mi rende veramente felice, ma allo stesso mi fa sentire strana.

Con Adrien ho cercato di avere una relazione, che è andata rapidamente in fumo solo dopo qualche giorno.
Con Logan ho il terrore che questo possa ricapitare perché in fatto di relazioni faccio abbastanza schifo, ne sono certa ormai. Ma non voglio creare casini, non questa volta. Voglio che le cose tra me e lui funzionino davvero e per renderlo possibile devo chiudere il capitolo Nicholas.

«Cazzo... e che gli dico?» mormoro più a me stessa che a Ethan.
«Che hai un ragazzo» risponde lui con fare ovvio.
Sollevo la testa di poco e lo guardo.
«Ho un ragazzo» ripeto cercando di accettare questa nuova versione della mia vita.
Ethan annuisce.
«Proprio così.»

Sì, è facile. Tre parole.
Che potrà mai andare storto?
Niente, esatto.

***

Dopo le cinque di pomeriggio esco di casa. Decido di lasciar la moto vicino al marciapiede e farmi la strada fino all'appartamento di Nicholas a piedi per svuotare la testa e prepararmi un discorso o qualcosa del genere. Se questo mattino era libero vuol dire che ha il turno serale-notturno il che è perfetto. Gli parlo, me ne vado e poi aspetto verso le sette Logan che venga a prendermi per andare insieme all'appuntamento.

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