CAPITOLO 31
Io sono questa adessoMi fa male la faccia, cazzo.
Alla fine afferro il pacchetto di fazzoletti, ne prendo uno e mi tampono il naso. Una fitta di dolore mi attraversa tutto il setto nasale fin dentro il cranio. Merda.
«Bella... la tua moto. Bella vernice» commento con voce nasale mentre dietro di me qualcosa di spacca, alcune bottiglie volano, qualcuno cade su un tavolo.
Logan invece si sposta di mezzo metro alla mia destra evitando il tizio che viene sbattuto contro la porta del bagno. Va e si poggia sul tavolo da biliardo, puntando gli occhi su di me.
«Mi hai seguito» mi fa però lui, serio in viso. «Perché?»
Poggio la nuca contro il legno alle mie spalle e chiudo per un istante gli occhi.
«Non ti ho seguito» mento, parzialmente almeno perché non sapevo fosse qui. «Volevo dell'acqua.»
«Potevi prenderla dalla stazione di rifornimento» osserva.
«Volevo un tipo di acqua che lì non vendono.»
«E cioè?» corruccia le sopracciglia.
«Con un altro sapore.»Lui sorride lievemente e nello stesso tempo qualcuno spacca un'altra bottiglia.
«L'acqua ha sapore? E da quando?» chiede credendoci a stento.
Tolgo il fazzoletto e tiro su col naso mandando giù per la gola il sangue delle narici. Rabbrividisco di getto per il sapore metallico che mi sale su per per l'esofago.
«Da quando bevo quella aromatizzata al limone.»Logan solleva le sopracciglia stupito.
«Parli della limonata?»
Scuoto la testa. «No.»
«Sembra limonata, invece» replica.
«No. È acqua aromatizzata al gusto di limone. È diverso.»Qualcuno viene sbattuto sul tavolo di biliardo di colpo, tanto che Logan si sposta di scatto e non sapendo dove andare a pararsi dalla rissa si avvicina, e prende posto sul pavimento di fianco a me. Gli lancio un'occhiata.
«Fra quando arriverà la polizia secondo te?» chiede.
«Non ne ho idea, magari fra un paio di minuti. Puoi... puoi vedere se la strada per l'uscita è libera?»
Lui alza un indice, si affaccia leggermente e dà un'occhiata.
«Nah... ci sono cinque tizi che si stanno dando dei pugni in faccia in un modo abbastanza ridicolo.»
Sorrido lievemente. «Lotta tra canguri?» chiedo.
Lui mi guarda, ci pensa su e fa una smorfia divertita.
«Lotta tra canguri di tipo accoppiamento o per la supremazia territoriale?» chiede.
«Beh... credo supremazia territoriale. Ma è un club di motociclisti questo locale?»«Ah... non ne ho idea.»
Aggrotto istintivamente la fronte.
«Anche sulla barca avevi detto lo stesso. Scusa, ma tu almeno sai dov'è che vai quando ci vai?» cerco di non ridere.
Alza le spalle con noncuranza.
«Io ho preso un gelato e mi si è sciolto sulle mani, quindi mi serviva un posto dove lavarle. Mica sapevo che questo è un club di motociclisti» replica come se niente fosse e per alcuni istanti mi inbambolo a guardarlo.
«Credo che hai setto nasale deviato» mi fa notare d'un tratto.
Aggrotto le sopracciglia e d'istinto mi porto due dita controllando.
«A me sembra normale» ribatto. Lui si gira in mia direzione e mi fa segno di avvicinarmi. Afferra il mio viso e rabbrividisco copiosamente mentre poggia i pollici di lato al naso.
«Fai un profondo respiro.»
Eseguo senza replicare. Un frangente di secondo e fa un movimento secco. I miei occhi lacrimano di colpo e una fitta si proponga din dentro ogni minuscola parte della testa.«Ecco fatto» dice e solleva le pupille nelle mie. Le mani ancora sul mio viso, il suo così vicino al mio che ho smesso di respirare da non so quanti secondi mentre il cuore ha preso a battere lentamente ma con forti battiti, tanto sismici da rovistarmi ogni molecola del corpo.
Ci fissiamo in silenzio mentre il caos della rissa continua sotto le note di Brother Louie di Modern Talking che continua a suonare in aria e che nessuno sembra prestare attenzione e stoppare.Qualcuno viene scaraventato e cade proprio accanto ai nostri piedi.
Logan toglie di scatto le mani dal mio viso e io riprendo a respirare di conseguenza. Mi giro, con le guance che mi vanno a fuoco, e gli occhi si puntano su una bottiglietta d'acqua che rotola su se stessa e si ferma vicino al tizio svenuto.
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Cuori in Tempesta 3
RomanceScene +18 🔥 Ronnie è persa. Nella sua testa, nel suo cuore e la strada per ritrovare se stessa è lunga e dissestata, piena di insidie: rancore, senso di colpa e un vuoto dentro di lei che non sa come colmare. Tutto d'un tratto nella sua vita piomba...